Chi è Arimane ?

ArimaneRudolf Steiner (1917). “Quando i tempi saranno maturi (e vi si stanno preparando), Arimane si incarnerà semplicemente in un corpo umano, nel mondo occidentale. Questo evento si dovrà verificare, come pure si è incarnato Lucifero e come si è incarnato il Cristo, poiché ciò è stabilito per l’evoluzione terrestre. ….
Parrà forse singolare, a tutti coloro che frequentano mezzi di informazione alternativa, e che sono al corrente dei temi riguardanti il Nuovo Ordine Mondiale, l’elite globalista, e tutte le strutture ed organizzazioni ad essa correlate, che a dirigere tutto il carrozzone che sta portando il mondo nella direzione nefasta sotto i nostri occhi, è un solo uomo.
Ma a pensarci bene, non potrebbe essere diversamente.
Un capo, che non mostra ovviamente in pubblico la propria vera identità interiore, ma di fatto qui sulla terra ha carta bianca, ha materialmente la possibilità di fare ciò che vuole, al di sopra di ogni struttura ed organizzazione conosciuta e non.
E, naturalmente lo sta già facendo.
Il vertice unico della piramide di potere, de facto il re del mondo attuale.
Il suo nome, nella funzione che sta vivendo da essere incarnato esattamente come ognuno di noi, è Arimane.
Forti del patrimonio visivo/emotivo che ci ha dato la visione del film Avatar, immaginiamolo come un comandante che ha come missione quella di prendere il controllo di un corpo umano, e da quella posizione dirigere il mondo verso la più scellerata delle distruzioni.
Necessaria a far emergere un suo nuovo stadio evolutivo, insegnandoci quale è il nostro autentico potere di creazione.

Ma come può essere?
Se ci pensiamo seriamente, tendiamo a rifiutare che un tizio come noi sia davvero investito delle funzioni di capo supremo.
Ma se immaginiamo che le sue conoscenze sull’universo, con le quali si è attrezzato per la sua missione, gli permettono di avere accesso all’intero ventaglio dei poteri che l’uomo ha, in termini di intelligenza, consapevolezza e di capacità di agire sulla materia, poteri che sono né più ne meno pari a quelli divini, anzi sono quelli divini, ciò può apparirci quanto mai reale.
La differenza tra noi e lui sta nella direzione data a tale potere, nel suo caso verso la distruzione, nel nostro verso la creazione.
Se non faremo emergere dal profondo di noi stessi quanto di divino sappiamo fare, Arimane continuerà a distruggere il mondo che conosciamo e al quale siamo affezionati.
Quindi sappiamo cosa fare…

Il Video

Alcuni passaggi tratti da “Il Mistero della volontà‘”
Da una conferenza di Rudolf Steiner, tenuta a Zurigo nel Novembre 1917:
Quando i tempi saranno maturi (e vi si stanno preparando), Arimane si incarnerà semplicemente in un corpo umano, nel mondo occidentale. Questo evento si dovrà verificare, come pure si è incarnato Lucifero e come si è incarnato il Cristo, poiché ciò è stabilito per l’evoluzione terrestre.
La sola cosa che conta è considerare questo evento in modo tale che ci si prepari nel giusto modo; Arimane non agirà infatti unicamente nel momento in cui comparirà sulla terra in veste umana; sin d’ora egli predispone dai mondi soprasensibili la sua apparizione.
Egli opera già entro l’evoluzione dell’umanità; dall’aldilà egli ricerca gli strumenti attraverso i quali predisporre quanto dovrà venire.
Uno strumento fondamentale perché quanto Arimane dovrebbe portare all’umanità possa avere un effetto positivo (allo stesso modo di Lucifero, anch’egli porterà con sé aspetti positivi) è costituito dal fatto che l’umanità si ponga nei suoi confronti nel giusto modo. Ciò che importa è che l’umanità non si lasci sfuggire dormendo la comparsa di Arimane.
ArimaneQuando un giorno egli comparirà nel mondo occidentale, sui registri comunali si annoterà: “È nato William Smith” (non sarà questo il nome, naturalmente) ed egli verrà considerato un cittadino grassoccio come tanti altri e ci si lascerà sfuggire quanto starà veramente accadendo.
I nostri professori universitari non si preoccuperanno di certo affinché ciò non sfugga. Colui che farà allora la sua comparsa sarà per loro William Smith, ma ciò che importa è che gli uomini dell’epoca arimanica sappiano che si tratterà soltanto esteriormente di William Smith, mentre nell’interiorità sarà presente Arimane; è inoltre importante che non ci si lasci ingannare nel valutare quanto avviene, in un sogno illusorio.
Già ora non è lecito abbandonarsi ad alcuna illusione sul fatto che si stanno preparando simili eventi. Tra i mezzi più significativi di cui Arimane dispone per agire sulla terra dall’aldilà, vi è quello di promuovere nell’umanità il pensiero astratto.
E dal momento che il pensiero astratto è oggi tanto amato stiamo preparando nel modo più favorevole ad Arimane la sua comparsa. Nulla potrebbe meglio predisporre la cattura della terra intera da parte di Arimane, per la evoluzione, che il continuare la vita astratta ed astraente già oggi penetrata persino nella vita sociale.
È questa una delle finzioni, uno degli scherzi attraverso cui Arimane prepara, secondo il suo disegno, il suo regno sulla terra. Invece di mostrare oggi agli uomini ciò che ha da venire in base ad un’esperienza completa, si parla all’umanità di teorie generiche, persino di teorie sociali. Coloro che parlano di teorie ritengono astratto proprio quanto si rifà all’esperienza, poiché non hanno alcuna idea della vita.
Tutto ciò fa parte del piano voluto da Arimane. Arimane ha però anche un altro modo di predisporre la sua venuta, ossia attraverso, una errata interpretazione dei Vangeli (e anche qui si tratta di qualcosa che oggi deve venire reso noto).
Sapete che oggi vi sono molti uomini, in particolar modo tra i rappresentanti ufficiali delle varie religioni, che combattono radicalmente proprio quanto la scienza dell’iniziazione fa fiorire tra noi per una nuova conoscenza del Cristo. Tali persone, se non sono semplicemente schiave del razionalismo, accettano per lo meno ancora i Vangeli; ma cosa sanno in fondo della vera natura dei Vangeli?
Questi sono stati proprio gli uomini che nel XIX secolo si sono serviti per interpretare i Vangeli, del metodo esteriore e laico, storico-scientifico. E che ne è stato dei Vangeli sottoposti al metodo scientifico del XIX secolo? Non si è avuto altro che una graduale materializzazione dell’interpretazione dei Vangeli.
Per prima cosa si poterono constatare le contraddizioni dei quattro vangeli messi a confronto. Dalla percezione di tali contraddizioni ebbe in fondo inizio la caduta verso il basso, fino a giungere all’interpretazione di Schmiedel; cosa rappresenta infatti in definitiva nello studio dei Vangeli tutto quanto ci viene dallo Schmiedel di Basilea? (non intendo il nostro Schmiedel, bensì il teologo, professor Schmiedel). Che cos’è questo, se non ciò che definirei lo scardinamento dei Vangeli? Che cosa cerca dunque il buon Schmiedel nei Vangeli?
Egli cerca di dimostrare che essi non sono semplicemente prodotti della fantasia, sorti unicamente per glorificare il Cristo Gesù, e perviene ad un limitato numero di “punti”, i famosi “punti fondamentali” di Schmiedel, nei quali esprime anche cose negative sul Cristo. Secondo lui, se i Vangeli fossero stati scritti solamente per glorificare Gesù, questi elementi negativi non vi sarebbero stati.
Si ha alla fine la sensazione che egli si fondi su tutto ciò che di negativo viene attribuito al Cristo Gesù per salvare, di fronte ai Vangeli, almeno un lembo della scienza laica.
Anche questo lembo cederà; dalla scienza laica non si potrà ricavare alcunché che serva a dimostrare l’autenticità dei Vangeli nel senso in cui vogliono uomini come questo. Per avere l’atteggiamento giusto nei confronti dei Vangeli si dovrà sapere perché essi sono nati; ciò significa che si dovrà sapere cosa vogliono in definitiva i Vangeli.
Lo si potrà riconoscere soltanto fecondandosi veramente con quanto può provenire dalla Scienza dello Spirito. Tuttavia approfondendo i Vangeli ed accogliendone il contenuto e le forze si ottiene un contenuto animico.

Fonte

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