Incapaci e corrotti Exponenziali

YC0BCE4M1756-kJcH-U1030921203467UFH-428x240@LaStampa.it[1]Incapaci e corrotti – Dopo il danno di immagine, se mai un’immagine ancora decente ce l’ha questo paese, e l’enorme esborso di denari pubblici, indovinate provenienti da quali tasche, al popolo italiano, quello ancora con un cervello ed onesto, non viene risparmiata l’ennesima buffonata politica, l’ennesima passerella di personaggi rottamati o rottamatori (così si fanno chiamare ora…fa tanto “svolta buona” o “volta buona”) cadenti dalle solite nuvole,  dall’espressione sì indignata, ma altrettanto attenta ai…e “responsabile” dei…destini dell’italico stivale.
L’insaputa della partitica italiota è il segno distintivo di una “seconda repubblica” che si fa rubare, sotto gli occhi, qualsiasi cosa dai loro ex-greganti (pardon…gregari), senza che gli uomini, designati dagli stessi partiti al controllo e alla gestione dei “grandi eventi”, delle faraoniche (mai realizzate) “opere pubbliche”, non siano mai stati in grado di accorgerci di niente (un pò come pagarli per niente) e senza che i partiti di riferimento, di tutti i personaggi trasversali coinvolti nelle mille ruberie, nei milioni di scandali, nel girovagare di telefonate inopportune e di mazzette, siano mai stati in grado di individuare ed eliminare la feccia dalle loro fila.
La solita risposta “emergenziale” del governo Renzi è il déjà vu di una politica ormai incatenata a schemi di auto salvaguardia, incapace di rigenerarsi,  sorda alla questione morale, vero cancro del bilancio economico e della credibilità istituzionale, non più propositiva, ma solo stancamente ripetitiva, nei suoi sbagli, nella sua arroganza, nella sua inettitudine e collusione, in quella poca fantasia che spreca per giustificare la sua assenza nei controlli, la sua presenza nelle corruzioni e nelle vessazioni.
Commissari su commissari su commissari, piramidi senza fine di una burocrazia che bada solo agli stipendi elevati, alle poltrone “importanti”, alla cogestione di un potere che ha letteralmente spazzato via la competenza e l’onestà, che si spartisce anche i proventi delle tragedie umane…altrimenti come sarebbe spiegabile la presenza di personaggi noti alla giustizia nella gestione, capillare e tentacolare, degli appalti dell’Expo…e come si spiegherebbero le decine di telefonate intercettate che vedono coinvolti esponenti di tutto l’arco parlamentare…ad esclusione del M5S?
Incapacità o correità…questo solo è il dilemma, un dilemma che ha, comunque, una sola risposta, questa si nel bene del pase: il paese non può più permettersi di essere derubato di ogni sua risorsa, deve pretendere che chi governa sia in grado di controllare, con efficienza, la destinazione e l’uso dei soldi pubblici, che la spesa porti un beneficio alla popolazione, e non ulteriori danni, e che chi è responsabile, a sua insaputa o meno, dia le dimissioni…questo significa “fare un passo indietro” nel bene del paese…non far finta che “tutto vada bene”.

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