Mauro Pagani: un gigante a Sanremo

mauropaganiPer il secondo anno consecutivo è il direttore musicale del festival. Per molti giovani che guardano spesso annoiati il festival di Sanremo, il nome di Mauro Pagani dice poco o nulla. Al massimo sanno che ricopre il ruolo di direttore musicale. Per quelli che hanno i capelli grigi, quel nome porta immediatamente ad uno dei musicisti più influenti e originali europei.
Fu uno dei fondatori e leader della Premiata Forneria Marconi, gruppo rock progressivo innovatore della musica italiana degli anni ’70. Nel decennio successivo ha iniziato una lunga e proficua collaborazione con Fabrizio De Andrè, componendo le musiche di “Crêuza de mä”, considerato uno dei migliori dischi del poeta genovese.
Ha collaborato e prodotto album dei principali cantanti della scena italiana come Gianna Nannini, Ornella Vanoni, Roberto Vecchioni, Massimo Ranieri e Luciano Ligabue. Mauro Pagani è un musicista e arrangiatore che non ha mai smesso di sperimentare, di crescere artisticamente, di abbracciare le più disparate contaminazioni musicali e culturali.
Pagani nasce a Chiari (provincia di Brescia) il 5 febbraio 1946. All’età di dieci anni comincia a studiare violino e poco dopo il flauto traverso attraverso i consigli del padre (flautista). Negli anni ’60 comincia a militare in vari gruppi nell’area bresciana tra cui un gruppo con Giorgio Cordini la “Forneria Marconi” (da qui il nome che proporrà lui stesso per la Premiata Forneria Marconi).
Dopo aver militato per poco tempo nel gruppo dei “Dalton”, la sua attività di musicista lo porta ad avvicinarsi al gruppo de “I Quelli” nel 1970 durante la registrazione de “La buona novella” di Fabrizio De André. Il suo ingresso ufficiale nella band, ne farà mutare il nome in “I Krel”, nome utilizzato solo per tre tracce ufficiali (un 45 giri ed un brano incluso in una compilation della Dischi Ricordi) e, in seguito, in Premiata Forneria Marconi.
Negli anni in cui militerà nella PFM, Pagani si occuperà di scrivere tutti i testi dei brani che nelle versioni inglesi dei dischi scriverà insieme all’inglese Peter Sinfield (paroliere e co-fondatore con Robert Fripp dei King Crimson) e darà un notevole contributo alle sonorità del gruppo.
Nella Pfm milita per sette anni e dopo il tour in Giappone del 1975 con il gruppo viene inserito dalla critica nipponica tra i 10 musicisti migliori al mondo. Nel 1974 sposò la traduttrice Adalaura Quinque, ricevendo come regalo di nozze un violino da Greg Lake (che aveva portato la Pfm a Londra aiutandoli molto nel loro successo internazionale); nel 1991 diventa padre di Fernanda e nel 1997 di Leonardo.
Dopo aver lasciato la Pfm, inizia un percorso di ricerca musicale, in particolare una ricerca sulla musica etnica di matrice araba, pur rimanendo un bluesman orientato alla sperimentazione. Dopo aver lasciato la celeberrima band, inizia lo studio di moltissimi strumenti a corda come il bouzouki, la mandola, il mandolino, il mandoloncello, la lira e la balalaika.
Nel 1978 pubblica con la etichetta Ascolto il suo primo album da solista intitolato “Mauro Pagani”, che anticipa, nelle sonorità e nella ricerca di contaminazioni, quella che verrà poi definita world music. Nel 1979 ha preso parte al progetto “Carnascialia” con il cantante-organista greco Demetrio Stratos e altri affermati musicisti, molti dei quali provenienti dal Canzoniere del Lazio, con l’intento di rivitalizzare le sonorità popolari dell’Italia centrale e meridionale e più in generale dell’Europa mediterranea.
Il secondo album come solista è del 1981, “Sogno di una notte d’estate”, concepito come colonna sonora per uno spettacolo teatrale di Gabriele Salvatores. Da questo fu poi ricavato un film, e una nuova colonna sonora è uscita nel 1983, con lo stesso titolo.
La sua carriera vede un importante punto di snodo nella collaborazione con Fabrizio De André, iniziata nel 1981 e durata ben 14 anni, col quale compone tutte le musiche di “Crêuza de mä” nel 1984 (considerato dalla critica un capolavoro e inserito da David Byrne tra i dieci dischi più importanti del decennio in tutto il mondo) e “Le nuvole” nel 1990 in cui spicca la celeberrima “Don Raffaè”, lavori di cui si occupa anche della produzione. Nel 1988 partecipa al Festival di Sanremo con il gruppo rock demenziale “Figli di Bubba” che forma per l’occasione insieme a Franz Di Cioccio, Roberto Manfredi, Sergio Vastano, Enzo Braschi, Roberto Gatti e Alberto Tonti.
Nel 1991 esce “Passa la bellezza”, in cui è contenuto il brano “Davvero davvero” duettato con Fabrizio De André; l’album riceve la Targa Tenco come miglior opera prima dell’anno. Nel 1997 ottiene una nomination al David di Donatello per la colonna sonora del film di Gabriele Salvatores “Nirvana”. Nel 1998 fonda a Milano le “Officine Meccaniche”, degli studi di registrazione da cui passeranno artisti come Daniele Silvestri, Samuele Bersani, “Le Vibrazioni”, i “La Sintesi”, Bluvertigo, gli Afterhours, i Negramaro, Stefano Bollani, i Muse, i Franz Ferdinand, Elisa, Massimo Ranieri, Lacuna Coil.
Nello stesso anno è direttore artistico del Concerto del Primo Maggio a Roma. Nel 2000 è direttore artistico del Festival di Sanremo. Nel 2001 comincia la sua attività di organizzatore della manifestazione “Siena: la città aromatica”, rassegna estiva di musica nelle strade della città di Siena culminante ogni anno in un concerto in Piazza del Campo. Nel 2003 inizia la sua collaborazione con Ligabue: con l’artista emiliano, con il quale suonerà anche al concerto di Campovolo nel 2005, collabora in modo determinante alla realizzazione prima del tour teatrale e poi all’album live tratto da quell’esperienza: Giro d’Italia. Sempre nel 2003 pubblica il suo terzo album di inediti, Domani.
Nel 2004, incide “Creuza de mä”, riproposizione a vent’anni di distanza del disco originario con nuovi arrangiamenti ed alcuni brani inediti di ispirazione etnica, cioè fatta dal popolo per divertire se stesso (secondo quanto affermato dallo stesso De André circa l’ispirazione di “Crêuza de mä”). Sempre nel 2004 “Officine Meccaniche” diventa un’etichetta discografica. Nel 2007 è chiamato a sostituire Ambrogio Sparagna come maestro concertatore della Notte della Taranta, il grande evento di musica popolare salentina che si tiene ogni anno nel periodo di agosto a Melpignano. Nel 2009 pubblica per la casa editrice Rizzoli Editore un romanzo dai tratti autobiografici, “Foto di gruppo con chitarrista”. Nell’aprile 2009 è autore e produttore artistico del singolo “Domani 21.04.2009”, in collaborazione con Giuliano Sangiorgi e Jovanotti; il brano inciso ha visto la partecipazione di oltre 50 artisti italiani. La canzone è in memoria delle vittime del terremoto d’Abruzzo avvenuto circa un mese prima e dedicata ai sopravvissuti e a tutti coloro che lavorano alla ricostruzione. Il ricavato di questo progetto è stato destinato alla ricostruzione e al restauro del Conservatorio “Alfredo Casella” e della sede del Teatro Stabile d’Abruzzo dell’Aquila. Si registra inoltre una collaborazione con la cantante Arisa per il suo album “Amami” uscito nel 2012 Nel 2011 il Club Tenco di San Remo gli ha conferito il Premio Tenco come operatore culturale; la consegna è avvenuta sabato 12 novembre 2011, durante la 36ª Rassegna della Canzone d’autore.

Alessandro Ceccarelli

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