Tutti dentro

carcereA loro insaputa o meno,  esponenti e contigui ai partiti che stanno massacrando Costituzione e diritto al lavoro, alla salute e all’istruzione italiana, passano e spassano per procure e galere, implicati in ogni traffico, in ogni corruzione, in ogni appalto, in ogni spreco.
Non c’è angolo d’Italia in cui PD e Pdl non si trovino uniti nella truffa, nel raggiro, nella collusione, nell’esproprio dei soldi degli italiani a loro esclusivo vantaggio, anche se sempre, doverosamente, all’insaputa di dirigenti, di apparati, di funzionari ed affini che sembrano più interessati ai “sogni” di Renzi, incubi per gli  italiani con un minimo di cervello, che al controllo degli atti e dei fatti dei loro dirigenti, al dovuto accertamento dei propri bilanci e alla provenienza dei loro molteplici finanziamenti.
Personaggi che sembrano caduti nel dimenticatoio, che l’italiano medio crede cancellati dalla gestione della cosa pubblica, perché trovati “mani nel sacco” e quindi inaffidabili, riemergono in ogni dove, a riprova di quegli intrecci indelebili con i loro partiti di appartenenza, all’incapacità delle istituzioni, o collusione, a tenere lontani certi figuri dagli appalti pubblici, al connubio con la politica necessario a poter muovere pedine, distribuire soldi, consulenze e concessioni, innegabile…se non da chi crede alle favole, ancora, nel 2014.
Scajola, Greganti, Frigerio, nomi già noti all’opinione pubblica, il primo per la casa avuta “a sua insaputa”,  i secondi per essere stati protagonisti della stagione più umiliante del nostro paese, quella contrassegnata dalle indagini “mani pulite”, che vide tutta la politica, compreso il PCI, muoversi nell’unico interesse di ingrassare le proprie casse, a scapito del paese e della sua democrazia, denuncia che lo stesso Craxi, nelle aule parlamentari, fece a gran voce dichiarando spergiuro chi avesse negato di aver fatto ricorso a finanziamenti illeciti…dichiarazione che gli costò, probabilmente, l’esilio.
Quella tangentopoli, mai morta, si è moltiplicata in ogni dove, toccando il suo apice nelle regioni,  dove tutti i partiti, di governo e di opposizione, tranne il M5S…cosa che nessuno può negare,  hanno lucrato sui rimborsi a loro assegnati, acquistando, a spese degli italiani, ogni cosa, dai prodotti per la toilette quotidiana, ai pranzi di gala, ai biglietti del pullman o delle partite di calcio.
Eppure, difronte a questo sfacelo, a questa vergogna, a questo insulto ad una popolazione vessata da tasse abnormi, abbandonata, nei momenti di difficoltà, da uno Stato perennemente assente, depredata dei propri diritti sanitari e di istruzione, di lavoro e di giustizia, mai una parola, l’ormai quasi decennale Presidente della Repubblica Napolitano, né il precedente premier Letta, né l’attuale ex-rottamatore, hanno mai pronunciato contro la corruzione dilagante, per leggi più severe, per una pulizia interna dei partiti, per quella questione morale, che unico ed ultimo Berlinguer, pose come primo problema per un paese che si avviava a quello che è divenuto ora.
I “sogni” di Renzi, che ancora si scontrano contro la realtà dei suicidi per disperazione, della disoccupazione dilagante, delle aziende che chiudono, dei disabili lasciati soli, dei pensionati impoveriti…appaiono, ogni giorno di più, il simulacro di una casta boccheggiante, ancorata ai suoi privilegi, disposta a raccontare balle a 360 gradi, pur di mantenere intatto il proprio potere, pur di non “deludere” i loro mandanti, quelli che ancora riempiono le casse di partiti che, come diceva Berlinguer, assomigliano, ogni giorno di più, a comitati di affari.

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