10 buone ragioni per consumare tè

Te verdeIl tè è la terza bevanda più consumata al mondo dopo acqua e caffè, racchiude in sé numerose proprietà: fa bene alla salute, alla mente e rilassa. In questa sede abbiamo parlato varie volte del tè, abbiamo visto le diverse tipologie, e le proprietà soprattutto del tè verde, riconosciute anche da diverse ricerche.
Ma perché fa così bene bere tè? Ecco alcune ragioni per farlo.

1) Migliora la memoria
Secondo una recente ricerca, pubblicata sulla rivista Psychopharmacology, bere tè verde può migliorare alcune funzioni cognitive, in particolare la memoria di lavoro che utilizziamo per mantenere temporaneamente le informazioni durante l’esecuzione di alcuni compiti. I soggetti che si sono sottoposti all’esperimento, e che hanno bevuto tè verde, hanno mostrato miglioramenti nelle prestazioni ottenute in test di memoria e nelle connessioni cerebrali parieto-frontali.

2) Rafforza il corpo
Soprattutto il tè verde, rinforza il sistema immunitario, proteggendolo dai malanni di stagione, come raffreddori e influenze, e, secondo uno studio, potrebbe rendere le ossa più forti.

3) Previene la carie
In questo caso si parla soprattutto di tè nero. Secondo una ricerca condotta dall’Università dell’Illinois, i composti presenti nel tè nero sarebbero in grado di uccidere o sopprimere la crescita e la produzione di della placca dentale. In uno dei loro esperimenti, i ricercatori hanno chiesto ad alcuni volontari di sciacquarsi la bocca con tè nero, utilizzandolo come una specie di collutorio. Il risultato? Meno placca sui denti e meno possibilità di formazione di carie.

4) Riduce il rischio di malattie cardiache
Uno studio condotto nel 2006, e pubblicato sul Journal of American Medical Association, ha dimostrato che il consumo di tè verde riduce i casi di mortalità legati a varie cause, in particolare a quelli deputati alle malattie cardiovascolari.

Te verde5) Aumenta la forza muscolare
Gli antiossidanti presenti all’interno del tè riducono lo stress ossidativo correlato all’età e riducono le infiammazioni che colpiscono muscoli e ossa.
In uno studio finanziato dal National Institutes of Health’s center for Complementary and Alternative Medicine, i ricercatori hanno valutato l’effetto sulla muscolatura che poteva avere bere tè. Hanno così diviso 170 donne in post-menopausa in due gruppi: il primo a cui veniva chiesto di bere tè e il secondo, il gruppo di controllo, a cui veniva somministrato un placebo. Alcune di queste donne, poi, eseguivano alcuni esercizi quotidiani di Tai Chi. Dopo sei mesi, le donne che avevano bevuto il tè o praticato il Tai Chi, o fatto entrambe le cose, avevano migliorato la forza muscolare, rispetto a chi aveva assunto solo il placebo.

6) Idrata il corpo
Soprattutto quando fa caldo o in condizioni particolari, come ad esempio durante la febbre, bere tè fa bene per mantenere la corretta idratazione corporea. In un unico gesto, inoltre, si reintegrano acqua e nutrienti.

7) Rilassa mente e corpo
Le foglie di tè contengono un aminoacido chiamato teanina, il cui consumo viene spesso associato con la riduzione dello stress mentale e fisico.

8) Aiuta la digestione
In questo caso, parliamo soprattutto del tè rosso che aiuta a combattere i problemi di pesantezza causati da pasti troppo abbondanti e mal di stomaco. Questo tè aiuta non solo a digerire, ma anche a depurare gli organi interni. Ottimo anche il tè verde.

9) Favorisce i rapporti sociali
Bere una tazza di tè insieme è un ottimo modo per iniziare delle conversazioni con gli amici o i colleghi di lavoro.

10) È più ecologico del caffè
Anche il tè può essere utilizzato, come il caffè, per energizzare le nostre giornate. La differenza è che, a dispetto del caffè, il tè può essere realizzato con diverse erbe, anche di produzione locale e non geograficamente limitate dal clima, e la quantità di acqua necessaria per realizzarlo è minore.

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Eclissi solare totale a marzo: E’ rischio blackout

Eclissi solare marzoIl 20 marzo circa il 95% del Sole scomparirà per alcune ore dai cieli europei, in particolare quelli del nord Europa. Un’eclissi solare attesa da tempo, la maggiore dal 1999, che potrebbe tuttavia riservare brutte sorprese dal punto di vista energetico. Sono molti, infatti, i paesi dagli anni ’90 a oggi, è cresciuto di quasi il 10% l’uso di energia fotovoltaica, e tra questi in particolare Germania e Italia, che ora rischiano blackout improvvisi.
L’allarme sulle conseguenze dell’eclissi è stato lanciato dalla Rete Europea dei Gestori di sistemi di trasmissione elettrica, che segnala come il rischio di incidenti non possa essere del tutto escluso. Nel giro di sole due ore, d’altra parte, verranno a mancare 35mila megawatt di energia solare, l’equivalente di quella prodotta da 80 centrali elettriche di dimensioni medie.
Schermata 2015-02-26 alle 08.37.02Il 20 marzo sarà insomma una giornata campale per il sistema energetico europeo, che verrà messo alla prova e dovrà prendere le necessarie contromisure. Tra queste ultime, senza dubbio, l’impiego di altre fonti di energia, come carbone e gas, nel tentativo di controbilanciare l’ammanco.
Comunque vada, l’eclissi sarà, dal punto di vista astronomico, uno spettacolo unico, e dovremo attendere il 2026 per vedere qualcosa di simile nel cielo. Un’eclissi totale aveva già oscurato i cieli d’Europa l’11 agosto 1999 e un’altra 9 anni prima, il 11 luglio 1990. Come accennavamo il fenomeno durerà nel suo complesso per circa due ore, dalle 08:45 alle 10:40 ora italiana, ma l’oscuramento completo del Sole avverrà solo per pochi minuti, al massimo 2 minuti e 47 secondi nei cieli di Islanda e Norvegia.

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Multinazionali: più sono grandi più sono pericolose

Non importa dove tu viva è impossibile scappare dalla globalizzazione. L’unica via d’uscita è informarsi per scegliere con coscienza prima di comprare. Iniziare a coltivare e a produrre i propri alimenti, ridurre il consumo di petrolio e dei suoi derivati, riforestare, comprare solo il necessario, ascoltare la propria voce interiore invece di quella della pubblicità.
Sono piccoli passi per sfuggire ai grandi mostri delle Multinazionali, e ricordarsi sempre che il potere di scelta è nostro, non diamo loro la soddisfazione di cadere nelle loro grinfie. Leggi anche: Le multinazionali più cattive al mondo.

Multinazionali - ChevronChevron
Sono diverse la grandi compagnie petrolifere che starebbero in questa lista, ma la Chevron merita un posto d’eccezione.
Tra il 1972 e il 1993 la Chevron (allora Texaco) ha riversato 18 miliardi di galloni di acqua tossica nei boschi tropicali dell’Ecuador senza intervenire minimamente, distruggendo i mezzi di sussistenza degli agricoltori locali e facendo ammalare le popolazioni indigene.
Nel 1998 la Chevron ha contaminato anche gli Stati Uniti, la città di Richmond (California) ha querelato la compagnia per smaltimento illegale di sostanze inquinanti senza aver effettuato il trattamento delle acque reflue, contaminando così le forniture di acqua.
Lo stesso è accaduto nello New Hampshire nel 2003.
La Chevron è stata responsabile della morte di diversi nigeriani che hanno protestato contro l’impresa per la sua presenza e per lo sfruttamento del delta nigeriano.
La compagnia ha pagato la milizia locale conosciuta per i suoi abusi contro i diritti umani, per mettere a tacere le proteste, fornendo loro perfino elicotteri e barche.
I militari aprirono il fuoco contro i manifestanti, e rasero poi al suolo i loro villaggi.

 

Multinazionali - De BeersDe Beers
Questa impresa non bada a spese, e finanzia, appoggia e crea autentiche guerriglie e dittature del terrore per poter continuare a ottenere, attraverso lo sfruttamento di bambini e adulti, la pietra preziosa.
In Botswana, De Beers è stata accusata per la “pulizia” delle terre da cui estrae i diamanti, e per il trasferimento forzato dei popoli indigeni che vivevano li da migliaia di anni.
Pare che il governo abbia tagliato le forniture d’acqua, minacciato, torturato e impiccato pubblicamente i dissidenti.
Per non parlare della sua quasi totale assenza di responsabilità verso l’ambiente, degli inesistenti diritti dei lavoratori, delle vite umane, e delle sue campagne sudice e maschiliste.

Multinazionali - Philip Morris Philip Morris
E’ il più grande produttore di sigarette degli Stati Uniti e del mondo. È ormai noto che le sigarette causano cancro nei fumatori, e difetti di nascita nei bambini di madri che fumano durante la gravidanza.
Il fumo di sigaretta contiene 43 cancerogeni conosciuti e più di 4.000 sostanze chimiche, incluso il monossido di carbonio, la formaldeide, il cianuro di idrogeno, l’ammoniaca, la nicotina e l’arsenico.
La nicotina, sostanza chimica che costituisce il principale elemento psicoattivo nel tabacco, da dipendenza psicologica.
Fumare aumenta la pressione arteriosa, danneggia il sistema nervoso centrale e la costrizione dei vasi sanguigni. Le cicche di sigarette sono uno dei principali inquinanti che i fumatori buttano via quotidianamente e sono lenti a degradarsi.
Molti di questi filtri si fanno strada nel terreno o nell’acqua, dove i loro componenti chimici si comportano come vere sanguisughe.
Il tabacco contamina la terra con gli estesi ettari di monocoltivazione, cosparsi quotidianamente con agrotossici, e anche la sua produzione industriale inquina (si utilizzano, infatti, enormi quantità di carta, cotone, cartone, metallo, combustibili …), il suo consumo inquina l’atmosfera, danneggia chi le compra e chi sta loro vicino. Le sue cicche impiegano anni a degradarsi disperdendo nel terreno e nell’acqua un’enorme quantità di sostanze tossiche.

Multinazionali - Coca ColaCoca Cola
La bevanda preferita del mondo o “il latte del capitalismo”, accumula querele e sanzioni in diversi paesi a causa delle gravi contaminazioni, delle cattive pratiche lavorative e per l’uso di acque non autorizzate.
Nella fase di produzione, la compagnia utilizza quasi tre litri di acqua per ogni litro di prodotto finito.
Le acque di scarto sono costituite da sostanze inquinanti che la multinazionale deposita in luoghi protetti, come accadde in Colombia, situazione per la quale fu multata nell’agosto scorso dalla Segreteria Regionale per l’Ambiente del municipio di Bogotá.
È stato dimostrato che la compagnia aveva scaricato acque residuali nell’Humedal de Capellanía, nella zona di Fontibón. Il fatto è considerato un attentato contro un’area di speciale importanza e protezione ecologica.
Il processo di inquinamento dell’Humedal de Capellanía iniziò con la scadenza del permesso di riversamento concesso alla multinazionale per cinque anni e con la non autorizzazione della Segreteria per l’Ambiente a rinnovare tale permesso.
Successivamente, grazie a dei sopralluoghi tecnici, è stato verificato lo stato della rete fognaria di Coca-Cola e la realizzazione di discariche industriali, chiaramente non autorizzate.
Una situazione molto simile si è verificata in India nel 2005, dove un migliaio di manifestanti hanno marciato per chiedere la chiusura dello stabilimento vicino Varanasi.
Denunciavano che tutte le comunità vicine agli stabilimenti di imbottigliamento Coca-Cola stessero subendo l’espropriazione delle loro terre e l’inquinamento delle falde acquifere. Analisi tossicologiche hanno dimostrato la presenza di alte percentuali di pesticidi vietati come il DDT e, da “buoni vicini”, hanno distribuito i loro scarichi industriali ai contadini di Mehdigani dicendo che sarebbero serviti da “concime”.
Il risultato è che oggi quei suoli sono sterili.
Come se non bastasse, la bevanda in questione, oltre a consumare acqua in eccesso, non apporta nessun elemento nutritivo, anzi, contiene alte concentrazioni di zucchero, uno dei fattori che maggiormente contribuisce all’obesità che colpisce sempre di più le popolazioni dei paesi in via di sviluppo, generando inoltre, problemi dentali. L’effetto dissetante è dato dall’acido fosforico.
Sapevate che …
La Spagna è il paese europeo che consuma più Coca-Cola? Prodotti come Fanta, Sprite, Aquarius, Nestea, Minute Maid, Tab, Sonfil, Finley, Nordic Mist o Fruitopia (ce ne sono 324 diversi) appartengono a Coca-Cola? Una lattina da 33 cl. contiene 35 gr. di zucchero? Nel 1931 Coca-Cola ha cambiato l’abito verde di Babbo Natale con quello rosso in una campagna pubblicitaria, per abbinarlo al colore della sua società Alcune università ad Atlanta, Toronto, California, Irlanda o Berlino hanno già espulso Coca-Cola dai propri campus?
Le bottiglie di plastica di Coca-Cola non sono di materiale riciclato, ma di plastica vergine?
Sarà stata una casualità che l’ex presidente messicano Fox fosse anche ex rappresentante di Coca-Cola? E che Adolfo Calero, ex amministratore di Coca-Cola, fosse agente della CIA e volto pubblico della ContraNicaragüense? E l’ambasciatore degli Stati Uniti in India? E il magnate golpista Cisneros, in Venezuela? E il ministro Jorge Presno, in Urugay? Dispone di delegazioni in più di 200 paesi, tra i quali anche paradisi fiscali come il Bahrein o le isole Cayman, per evadere le tasse a proprio beneficio? Nel 2003 ottennero benefici per 21.044 milioni di dollari (la metà delle spese previste dall’ONU per garantire l’educazione primaria a tutti i bambini del mondo)?
Guida potenti gruppi di potere: si oppose al trattato di Kyoto attraverso le sue lobby US Council for International Business e la Business Round Table, cambiò regolamenti nell’UE attraverso l’American Chamber of Commerce, è la fondatrice dell’International Life Science Institute che influenza molto la FAO e la OMS, ecc.?
Contiene prodotti transgenici?
La prossima volta che compri una bevanda, ricorda l’inquinamento degli Humedales, l’uso non autorizzato di acque sotterranee, la violenza, che un litro equivale a tre … non è meglio una limonata? 

Multinazionali - Pfizer

Pfizer

Come se la massiccia sperimentazione su animali non fosse già abbastanza straziante, Pfizer ha deciso di utilizzare i bambini nigeriani come fossero porcellini d’India.
Nel 1996 la casa farmaceutica andò a Kano, in Nigeria, a testare un antibiotico sperimentale nel terzo mondo, per combattere malattie come il morbillo, il colera e la meningite batterica.
Diedero trovafloxacina a circa 200 bambini.
Decine di loro morirono nell’esperimento, mentre molti altri svilupparono malformazioni fisiche e menomazioni mentali.
Pfizer può vantarsi anche di essere tra le prime dieci compagnie statunitensi responsabili dell’inquinamento atmosferico.
Per non parlare degli incentivi milionari che fornisce ai medici e ai governi affinché prescrivano i suoi “farmaci”. 


Multinazionali - McDonalds Mc DONALD’s
Ogni anno migliaia di bambini consumano il fast food (“cibo veloce”) di un’impresa responsabile della deforestazione dei boschi, dello sfruttamento dei lavoratori, e della morte di milioni di animali: McDonald’s.
Strategie di marketing abilmente architettate hanno permesso l’espansione di McDonald’s in 40 paesi, dove l’empatica immagine di Ronald McDonald e il suo Happy Meal, vende ai bambini il gusto per il cibo rapido, associandolo a un’idea di allegria.
Questa pubblicità ha avuto un grande successo in diverse parti del mondo, contribuendo agli alti tassi di obesità infantile.
L’alimentazione che propone questa impresa è totalmente carente di sostanze nutrienti. Inoltre, questo cibo è conosciuto in tutto il mondo come “cibo spazzatura”, e non è un caso che riceva questo nome.
Gli hamburger e i “nuggets” offerti da McDonald’s provengono da animali mantenuti in condizioni artificiali per tutta la loro vita: privati di aria libera e luce solare, vengono ammucchiati al punto da non poter allungare le zampe o le ali (nel caso dei polli), rimpinzati di ormoni per accelerare la crescita e di antibiotici per arrestare le molteplici infezioni alle quali sono esposti a causa delle insalubri condizioni che genera il sovraffollamento.
I polli vengono fatti ingrassare al punto che le zampe non sono più in grado di reggere il loro peso. Per la concessione del franchising, McDonald’s acquista a basso prezzo terreni che prima ospitavano boschi tropicali e li deforesta per consacrarli all’allevamento. Offre salari minimi ai suoi dipendenti, approfittando delle minoranze etniche e assumendo minori.
I prodotti di McDonald’s, con il loro alto contenuto di grassi, zuccheri e sale, contribuiscono al sovrappeso dei bambini, alla resistenza all’insulina e al conseguente Diabete di Tipo 2. Ah, vi avevo detto che è stata una delle finanziatrici della campagna di George W. Bush? 

Multinazionali - NestleNESTLE’
Nestlé e la sua enorme distesa di crimini contro l’uomo e la natura, come la massiccia deforestazione nel Borneo – l’habitat degli orango è stato seriamente compromesso – per coltivare la palma da olio, l’acquisto di latte dalle fattorie confiscate illegalmente da un despota in Zimbabwe.
La Nestlé iniziò a provocare gli ambientalisti con le sue ridicole affermazioni che l’acqua imbottigliata è “ecologica”, da li in poi la sua sinistra rete di controllo e distruzione è andata dipanandosi.
Nestlé ha condotto campagne a livello mondiale per convincere le madri dei paesi in via di sviluppo a utilizzare il suo latte per neonati al posto del latte materno, senza fornire le informazioni sui possibili effetti negativi.
Pare che Nestlé abbia assunto donne vestite da infermiere per portare gratuitamente il latte in polvere in questi paesi, latte che viene spesso mischiato con acqua contaminata.
I mezzi di informazione non hanno parlato dei bambini morti di fame perché, una volta finito il latte, le loro madri non potevano permettersi di comprarne altro. 

Multinazionali - British Petroleum British Petroleum
Chi potrebbe dimenticare l’esplosione, nel 2010, di una piattaforma petrolifera nella costa del Golfo del Messico, che causò 11 morti oltre alle migliaia di uccelli, tartarughe marine, delfini e altri animali, distruggendo la pesca e l’industria del turismo della regione?
Questo non è stato il primo crimine contro la natura commesso dalla BP. Tra gennaio del 1997 e marzo del 1998, BP ha provocato la bellezza di 104 fuoriuscite di petrolio.
Tredici lavoratori della squadra di perforazione morirono nel 1965 durante un’esplosione, 15 in un’esplosione nel 2005.
Ancora nel 2005, un traghetto che trasportava lavoratori della compagnia, naufragò provocando la morte di 16 di loro.
Nel 1991, la EPA (Agenzia ambientale degli stati Uniti) menzionò la BP come l’impresa più inquinante degli Stati Uniti.
Nel 1999 la compagnia fu accusata di uso illegale di sostanze tossiche in Alaska, poi, nel 2010, di aver immesso pericolosi veleni nell’aria, in Texas.
Nel luglio 2006 gli agricoltori colombiani ottennero un accordo con la BP dopo averla accusata di ricorrere a un regime di terrore portato avanti dai paramilitari del governo colombiano che proteggevano l’oleodotto di Ocensa. Non c’è modo di far agire correttamente la BP. 

Multinazionali - Monsanto Monsanto
E’ l’impresa che ha creato e sostiene gli alimenti geneticamente modificati, gli ormoni della crescita per i bovini, l’avvelenamento con prodotti agrotossici.
La lista di Monsanto include: la creazione dei semi “suicidi” (Terminator), brevettati allo scopo di generare piante che non producono semi, costringendo così gli agricoltori a ricomprarli ogni anno; l’istituzione di lobby che etichettino con la dicitura “libero da ormoni” il latte e il latte artificiale per neonati (questa dicitura si trova anche se il bovino ha ingerito ormoni della crescita, un comprovato agente cancerogeno).
Così come un’ampia gamma di violazioni ambientali e della salute umana associate all’uso dei veleni Monsanto – soprattutto l’Agente Arancio.
Tra il 1965 e il 1972 la Monsanto ha riversato illegalmente tonnellate di residui altamente tossici nelle discariche del Regno Unito. Secondo l’Agenzia per l’Ambiente, trent’anni dopo, i prodotti chimici stavano ancora contaminando le falde acquifere e l’aria.
Monsanto è nota per aggredire i propri agricoltori che invece afferma di “sostenere”, come quando denunciò un agricoltore facendolo incarcerare per aver conservato i semi del raccolto di una stagione per piantarli la stagione seguente. 

Multinazionali - ValeVale
La miniera Vale, transnazionale brasiliana presente in 38 paesi, è la più grande impresa di sfruttamento di minerali dell’America Latina e la seconda a livello mondiale.
Tra i vari meriti, spicca quello di aver partecipato allo sviluppo della centrale idroelettrica di Belo Monte, situata ad Altamira, in Brasile.
Il progetto, infatti, ha colpito il fiume Xingú, la principale fonte di sostentamento della regione, causando un drastico cambiamento nel paesaggio amazzonico e nella vita di migliaia di popolazioni che vivono lungo le sponde di uno dei principali fiumi del Brasile.
A Carajás, nella regione brasiliana di Pará, numerose famiglie sono state sgomberate, hanno perso le loro case e ognuno ha qualche parente morto a causa della costruzione della linea ferroviaria realizzata dall’impresa, denunciata anche per le pessime remunerazioni e condizioni di lavoro dei propri impiegati.
Le conseguenze del modo di agire della miniera non si limitano solo al Brasile. Nella regione di Tete, in Mozambico, un’intera popolazione è stata cacciata dalla sua terra affinché l’impresa potesse portare avanti lo sfruttamento del carbone.
In cambio l’impresa ha costruito un insediamento in cui le case e i servizi pubblici non sono sufficienti a garantire le condizioni basilari per lo sviluppo della popolazione. Esistono purtroppo molte altre corporazioni che si sono guadagnate tutto il diritto di essere presenti in questa lista, come la Samsung, la Tepco, Barclays, Microsoft, Intel, Sony …

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Ci siamo, qualcosa di grosso sta per accadere

Qualcosa di grosso sta per accadere

Qualcosa di grosso sta per accadere. Come faccio a saperlo? Lo so perché, alcune persone che conosco da anni, hanno indicato l’ultimo trimestre del 2014 come l’inizio della fine per molte delle nostre istituzioni e, forse, addirittura del nostro modo di vivere.
Alcuni dei miei migliori contatti mi hanno detto che è giunto il momento di smettere di avvertire il popolo, in quanto, è giunto il tempo di nascondersi dalle persone sbagliate. La mia reazione iniziale è stata quella di non credergli, ma ci sono troppe fonti, ben piazzate, da non prendere sul serio.
Di recente ho ricevuto una e-mail dal pastore Lindsay Williams riguardo i durissimi tempi che stanno arrivando e la relativa sopravvivenza. Il pastore Williams, è stato più volte ospite nel mio show.
Io gli ho mandato una mail chiedendogli quando gli piacerebbe tornare nuovamente nel mio programma.
Sorprendentemente, lui mi ha risposto che ha smesso di fare interviste.
Questo, sta diventando un tema fin troppo familiare. Infatti, lo scorso fine settimana, una delle mie migliori fonti, privilegiata per la posizione ricoperta, mi ha detto che stava lavorando per fermare la diffusione di informazioni perché, quello che aveva da dire, non avrebbe avuto nessun impatto sugli eventi che stanno per accadere.
Qualcosa di grosso sta per accadereHa dichiarato: “Il treno è in viaggio verso la sua destinazione finale ed in programma non c’è più alcuna fermata. L’America ha avuto la possibilità di mobilitarsi e cercare di fermare la tirannia in arrivo, ma non è scesa dal dal divano e smesso di guardare quella maledetta NFL (National Football League. Il calcio degli americani). Ebbene, il nuovo significato del termine NFL è: “non per molto”, che è, la quantità di tempo rimasto a questo paese. Gli americani hanno sguazzato nella loro apatia e ignoranza per decenni. Presto, sguazzeranno nel loro stesso sangue”.
Si tratta delle parole di un generale che ha combattuto in due guerre.
In un intervista fatta nel The Common Sense Show del 9 Dicembre 2012, Jim Marrs, ha discusso di come circa 4-500 banchieri di alto livello hanno lasciato le loro posizioni e sono andati in ritiro.
ll signor Marrs ha ricordato al pubblico di come le élite hanno sviluppato delle sementi a cui, solo loro hanno accesso (Svalbard Global Seed Vault – Il magazzino mondiale delle sementi).
Guarda il video 1.   
Marrs, chiaramente alludeva al fatto che eventi, per usare un eufemismo, molto negativi sono in arrivo e le elite globali ne sono consapevoli e si stanno muovendo per affrontarli. Le mie fonti privilegiate mi informano che la stessa cosa sta accadendo nelle varie agenzie governative federali (CIA, DHS, NSA, FEMA), da parte dei molti agenti che, da poco, hanno fatto richiesta di pensionamento.
Questo fatto è indiscutibile. Ho conoscenza di prima mano di quattro ex funzionari che, insieme alle loro famiglie, si sono trasferiti presso enclavi di sicurezza (bunker) quando, farlo, era molto rischioso per la vita dei rispettivi familiari. Sempre più spesso, le persone a conoscenza di informazioni sensibili, riguardo eventi pericolosi in arrivo, stanno tentando di allontanarsi il più possibile da loro.

Qualcosa di grosso sta per accadereUscire dal pericolo: Pensionamenti Massivi
Il fatto che funzionari del governo massivamente si ritirano in pensione, non è per forza un evento degno di nota. Tuttavia, quando gli stessi numerosi funzionari, una volta andati in pensione si trasferiscono nei propri enclavi survivalisti già finiti ed in opera, allora questo è qualcosa di cui dovremmo tutti prendere atto, soprattutto quando rileviamo lo stesso tipo di comportamento da parte dei dirigenti e banchieri di Wall Street.
Tra i rapporti che ho ricevuto dalle mie fonti, c’è ne sono alcuni davvero terribili riguardo quello che è in arrivo per l’America.
Circa due anni fa iniziai a ricevere le prime informazioni riguardo i tempi pericolosi che stiamo vivendo. Anche Doug Hagmann andò in pubblico a rivelare le stesse informazioni, così come “Rosebud” della DHS che ci dice le stesse cose.
Ho avuto delle conversazioni con due addetti ai lavori e un parente di un altro insider e tutti e tre mi hanno raccontato storie simili circa una serie di eventi apocalittici in arrivo. Molte delle informazioni inviatemi da Hagmann, in larga misura corrispondono alle informazioni che ho ricevuto.
È ufficialmente una politica delle agenzie CIA e DHS che, nei momenti di difficoltà, alcuni dei loro funzionari, insieme alle proprie famiglie, saranno trasferiti in santuari sicuri situati in varie posizioni strategiche in Colorado.
Quelli che sanno, sono a conoscenza dell’esistenza, sotto l’aeroporto di Denver, di un enorme struttura sotterranea dotata di una ferrovia ultrà veloce (si dice che i treni che viaggiano su questi binari siano in grado di raggiungere i 6-700 Km/h) che collega le strutture anch’esse sotterranee di Cheyenne Mountain NORAD (la base del Comando Stargate dell’omonimo telefilm), Fort Carson e la Peterson Air Force Base.
Guarda i video sull’aereoporto di Denver: Video 2 – Video 3 – Video 4
Qualcosa di grosso sta per accadereÈ previsto che quando si scatenerà l’inferno, tali strutture, iniziate ad essere costruite dal governo nei primi giorni della guerra fredda, serviranno da rifugio per molte delle élite globali residenti negli Stati Uniti.
Nel mese di Settembre del 2011, c’è stata l’esercitazione della DHS che prevedeva l’evacuazione delle élite presso questo rifugio sicuro. In quella che è stata definita Operation Mountain Guardian (Operazione Guardiano della Montagna), l’aeroporto di Denver è stato chiuso al traffico aereo commerciale ad eccezione di alcuni specifici che sono stati autorizzati a sbarcare; il tutto per prepararsi ed essere pronti quando la catastrofe arriverà.
L’evento di cui sopra, è stato riportato come notizia dai media mainstream. Tuttavia, se questo evento è diventato degno di nota al pubblico, è perché non è una coincidenza che la CIA abbia trasferito i suoi principali centri di raccolta dati presso le strutture sotterranee del Denver International Airport.
Le implicazioni per i residenti della zona metropolitana di Washington dovrebbero essere chiare. L’obsolescenza programmata per la capitale della nazione americana è sempre più evidente.
Le informazioni precedenti sono quelle disponibili al pubblico; le seguenti, invece, non sono state diffuse, e sono molto importanti per quello che ci aspetta.
Qualcosa di grosso sta per accadereÈ il momento di prestare attenzione. Recentemente, i funzionari in pensione della NSA, si sono trasferiti in una zona dell’Ozarks in Missouri, dove hanno la possibilità di accedere alla zona metropolitana di sicurezza formata da protetti mini-villaggi auto-sostenibili.
Le dimensioni delle proprietà, in genere, vanno dai 5 ai 10 ettari per ogni famiglia; contengono una fornitura di acqua potabile; i residenti sono armati fino ai denti; hanno sistemi di comunicazione alternativi, oltre ad una quantità di cibo tale, da sfamarli per anni.”
Guarda i video: Video 5 – Video 6Video 7.
“La mia fonte è un individuo che si è ritirato dalla NSA quasi tre anni fa. La decisione di partecipare al trasferimento è stata innescata dalla rielezione del presidente Obama che funge da accelerante per ciò che è in arrivo, perché, l’amministrazione Obama, abbraccia pienamente l’attuale corso di azione.” – Queste sono le parole di un veterano che per 20 anni ha servito nella NSA.

Ex-FEMA Trasferimenti
È tempo di prestare attenzione. Funzionari in pensione della FEMA, recentemente, si trasferiscono presso le zone collinari del North Carolina. La loro enclave contiene aria, acqua, cibo e pistole. Queste enclavi includono anche strutture sotterranee autonome, nel caso si volesse isolare gli abitanti dall’esterno.
Ho due fonti per queste informazioni, una delle quali, comprende un funzionario della FEMA in pensione che ha scelto di non partecipare a questo trasferimento.
L’ex ufficiale FEMA ha deciso di non unirsi a questi gruppi di sopravvivenza perché sente che alcune di queste enclavi saranno prese di mira e distrutte dai poteri forti a causa della conoscenza contenuta nella mente dei suoi abitanti.
Ciò ha senso in quanto consentirebbe all’elite, a seguito dei prossimi cataclismi, di riscrivere la storia secondo la loro versione senza alcuna contraddizione da individui informati che sanno ciò che è realmente accaduto.
La conoscenza di un insider sarebbe una minaccia ed un ostacolo alla nuova verità. Personalmente, penso che questo punto di vista ha una grande quantità di merito.
#Quando ho cominciato a ricevere informazioni su queste delocalizzazioni, due anni fa, tutti gli informatori sono stati chiari su un punto: quando gli americani cominceranno a notare l’enorme spostamento di mezzi militari, accompagnato dall’aumento di avvistamenti di militari stranieri (russi e cinesi sopratutto) sul suolo americano, dovranno sapere che, su di noi, staranno arrivando guai molto seri. Per questo, vorrei chiedere a cosa abbiamo assistito negli ultimi mesi?#
Molti di noi già hanno ricevuto informazioni circa la presenza di soldati russi sul suolo americano.

by Dave Hodges

Fonte

Cosa sanno? Perché così tanti tra i super ricchi si preparano a lasciare le loro posizioni?

Super ricchi si preparano alla fugaUn sacco di persone ultra ricche si stanno tranquillamente preparando a fuggire quando sarà il momento. Stanno comprando beni di sopravvivenza, stanno comprando aziende agricole in paesi lontani e stanno comprando bunker sotterranei profondi. In realtà, un insider di primo piano al World Economic Forum di Davos, in Svizzera, ha affermato che “la gente molto potente dice di aver paura” e ha sconvolto il suo pubblico quando ha rivelato di conoscere i “gestori degli hedge fund (fondi speculativi) in tutto il mondo che stanno acquistando piste di atterraggio e fattorie in posti come la Nuova Zelanda “.
Allora, cosa sanno? Perché così tanti tra i super ricchi si stanno preparando improvvisamente a lasciare i loro posti? Quando l’elite del mondo inizia a prepararsi per il giorno del giudizio, è un segno molto preoccupante. E in questo momento le élite sembrano prepararsi per il disastro come mai prima.
L’insider che ho citato sopra si chiama Robert Johnson (vedi foto sotto a sinistra). Egli è il presidente dell’Istituto di New Economic Thinking e ciò che di recente ha detto ad una platea gremita di Davos sta facendo notizia in tutto il pianeta …
Con la crescente disuguaglianza e i disordini civili da Ferguson e le proteste di Occupy fresche nella mente della gente, i super-ricchi del mondo si stanno già preparando per le conseguenze. Nel corso di una sessione in Davos, l’ex direttore di hedge fund Robert Johnson ha rivelato che i preoccupati gestori degli hedge fund stanno programmando le loro fughe. “So che i gestori di hedge fund in tutto il mondo che stanno comprando piste di atterraggio e le aziende agricole in posti come la Nuova Zelanda, perché pensano di aver bisogno di una via di fuga,” ha detto.
Ma non si è fermato lì.
In un’altra intervista, Johnson ha ammesso che “le persone molto potenti ci dicono di essere spaventati” e che le elites “vedono sempre più prove di instabilità sociale e di violenza”. È possibile guardare il video dell’intera intervista qui sotto …

E Johnson non è il solo dire queste cose.
La seguente citazione proviene dal the the Mirror

Le sue dichiarazioni sono state confermate da Stewart Wallis, direttore esecutivo della New Economics Foundation, che alla domanda circa tali osservazioni ha detto a CNBC Africa: “Macchine da fuga, piste di atterraggio in Nuova Zelanda e tutto quel genere di cose, quindi fondamentalmente un modo per andarsene. Se potessero fuggire, su un altro pianeta, alcuni di loro lo farebbero.

Super ricchi si preparano alla fugaNaturalmente non tutti gli elitari hanno in programma di prendere il volo per l’altra parte del globo.
Alcuni hanno in programma di andare in profondità, quando le cose si acuiranno.
Ad esempio, vi è un sito missilistico dismesso in Kansas, che è stato trasformato in condomini di lusso di sopravvivenza da uno sviluppatore immobiliare. Di seguito è un articolo del Wall Street Journal su quei condomini …

Il cosiddetto complesso di sopravvivenza Condo vanta unità a uno o due piani che costano da 1,5 milioni dollari a $ 3 milioni ciascuno. L’edificio può ospitare fino a 75 persone, e gli acquirenti comprendono medici, scienziati e imprenditori, dice lo sviluppatore Larry Hall.

Mr. Hall, che vive in un sobborgo di Denver, ha acquistato il suo primo sito missilistico-silo in Kansas nel 2008 e ha completato la costruzione nel mese di dicembre 2012. Un anno dopo, dice, lo sviluppo si era esaurito. I lavori per il secondo di sicurezza composto da quello in cui il signor Allen ha acquistato una unità-è in corso, e il signor Sala dice che sta prendendo in considerazione di altri siti in Texas e altrove.

Come ex siti missilistici nucleari costruiti sotto la supervisione del Corpo degli Ingegneri dell’Esercito, le strutture sono stati originariamente progettati per resistere a un colpo diretto da una bomba nucleare. A livello del suolo, possono essere sigillati da due porte blindate peso di £ 16.000 ciascuno. Mr. Sala aggiunto sofisticati impianti di acqua e trattamento aria, tecnologia di rete informatica state-of-the-art e molte altre funzioni alternative di produzione di energia.

Altri individui ricchi stanno rivolgendo le loro case attuali in fortezze di sicurezza ad alta tecnologia.
Coloro che sono coinvolti nel fornire questo tipo di servizi hanno visto salire le loro imprese negli ultimi anni

Famiglie ricche in tutto il paese sono sborsare milioni per proteggere i loro cari da intrusi, calamità naturali o l’apocalisse come sicurezza della casa va sempre più sci-fi.

Le aziende che forniscono i proprietari di abitazione in questione con gadget futuristici – e una pace impagabile della mente – hanno rivelato la crescente domanda di bunker costosi, passaggi, panico camere e software di riconoscimento.

Chris Pollack – presidente di Pollack + Partners, una progettazione e costruzione consulente in Purchase, New York – ha detto Forbes che, mentre la sicurezza è sempre stata importante per i clienti più ricchi, la spesa per la sicurezza domestica è notevolmente cresciuta negli ultimi cinque anni.

E le opzioni disponibili sul mercato sono come qualcosa da un film di James Bond.

Super ricchi si preparano alla fugaPer molto di più su questo, si prega di vedere il mio precedente articolo dal titolo ” Perché così tanti ricchi di un edificio futuristico High Tech Security Bunkers?
Allora, perché sono tutte queste persone ricche così allarmato?
Beh, la verità è che si può vedere cosa sta succedendo.
Si può vedere che milioni di persone stanno cadendo fuori dalla classe media. Si può vedere che la società sta crollando in mille modi diversi. Si può vedere che la rabbia e la frustrazione sono in aumento a livelli senza precedenti. E possono vedere che le cose sono suscettibili di bollire una volta che i prossimi grandi scioperi crisi economica.
Anche se l’economia è ancora abbastanza stabile per il momento, segni di crescente sofferenza economica sono ovunque. Ad esempio, il Los Angeles Times riporta che accampamenti senzatetto si stanno rapidamente diffondendo in tutta l’area di Los Angeles …

Nel corso degli ultimi due anni, accampamenti di strada hanno saltato i loro confini storici nel centro di Los Angeles, fodera autostrade e riempimento sottopassi da Echo Park a South Los Angeles. Il Los Angeles Homeless Services Authority, un’agenzia di città-regione, ha ricevuto 767 chiamate per accampamenti di strada nel 2014, il 60% dal 479 nel 2013.

Viviamo in un’epoca in cui quasi tutti sono sempre più poveri, tranne per l’èlite. Il 1 per cento hanno ora quasi il 50 per cento della ricchezza in tutto il mondo, e ogni anno la ricchezza diventa ancora più concentrato nelle loro mani.
Il know elite che alla fine un punto di rottura sta per venire. Quelli che sono intelligenti non vogliono essere in giro quando ciò accade.
E abbiamo ottenuto alcuni indizi su ciò che le cose potrebbero apparire come quello che ora viene dal recente “neve spaventare” a New York. Consumatori spaventati spazzato via le forniture di pane, latte e uova nel giro di poche ore. La gente ha iniziato a trarre vantaggio l’uno dall’altro, anche i giornalisti sembravano fossero sull’orlo del panico, e praticamente l’intera città chiuse.
Tutto questo oltre pochi fiocchi di neve.
Quindi cosa succederà quando abbiamo una vera crisi?
Se le élite si preparano a bug fuori, è difficile biasimarli.
Non vorrei essere nel bel mezzo di un vulcano erutta quando entrambi.
La vita sta per cambiare radicalmente, e segni della tempesta in arrivo sono ovunque.
Spero che si sono sempre preparati per ciò che sta per colpirci mentre è ancora possibile.

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Torta al cioccolato con crema di mascarpone e nutella

Torta al cioccolato con crema di mascarpone e nutella




Oggi vi proponiamo una ricetta per i più golosi: la torta al cioccolato con crema di mascarpone e nutella. Assolutamente da provare.






INGREDIENTI (per il pan di spagna):

  • 300 gr di farina
  • 200 gr di cacao amaro 
  • 3 uova
  • 100 gr di burro
  • 1 o 2 bicchieri di latte
  • 200 gr di zucchero
  • 1 bustina di lievito per dolci (16 gr)

INGREDIENTI (per la crema):

  • 300 gr di mascarpone
  • 300 gr. di nutella

PROCEDIMENTO:

  • Lavorare con una frusta a mano o elettrica le uova con lo zucchero
  • aggiungere il burro ammorbidito ed amalgamare bene
  • aggiungere poco alla volta il cacao passandolo attraverso un colino e alternandolo a parte del latte, sempre lavorando l’impasto con la frusta
  • incorporare quindi progressivamente la farina passandola al setaccio ed alternandola al latte
  • a seconda della consistenza dell’impasto aggiungete altra farina o altro latte, l’impasto deve risultare piuttosto morbido (per 300 gr di farina e 200 gr di cacao io ho usato circa due bicchieri grandi di latte)
  • foderate con carta da forno una teglia tonda di 28 cm di diametro e cuocete a forno preriscaldato a 180 gradi per 40-45 minuti, controllando comunque la cottura con uno stecchino (come al solito i tempi di cottura possono variare a seconda del forno)
  • sfornate e lasciate raffreddare completamente
  • lavorate il mascarpone con la nutella
  • tagliate in due il pandispagna e farcitelo con circa la metà della crema
  • ricomponetelo e ricopritelo con la crema restante, stendendola con una spatola e lavorandola con la forchetta, se volete ottenere l’effetto che appare in foto
  • conservate in frigorifero, ma tenetela a temperatura ambiente per almeno mezz’ora prima di consumarla.

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Filmato un UFO sopra il Vesuvio a Napoli

UFO sul Vesuvio - NapoliL’avvistamento di oggi proviene da un vulcano, stranamente italiano.
Non è attivo e non ci ha mai regalato emozioni ma oggi è lui il protagonista: il Vesuvio.
Come tutti gli avvistamenti che provengono da Napoli, a segnalarlo e renderlo pubblico lo skywatcher Marco Mazzarella.
Come sempre si è riunito con il suo gruppo di skywatcher e casualmente anche questa volta hanno avvistato un UFO.
L’oggetto in questione è bianco e secondo lo skywatcher, potrebbe essere una stella ma si muove. Anche se sembra un movimento artificiale, manipolato.
Bè, gli avvistamenti di quegli skywatcher non sono mai stati molto seri, ma escludono qualsiasi oggetto naturale. O un fotomontaggio, o un UFO. Queste sono le alternative, voi cosa dite?

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Chiuso dopo dichiarazioni UFO l’account Twitter di J. Podestà

Consigliere di Obama e le dichiarazioni sugli UFOChiuso dopo dichiarazioni UFO account twitter di j. Podestà. Indubbiamente questa notizia in un modo o nell’altro fa riflettere, e crea sempre più confusione sul mistero UFO, ma per chi non avesse seguito la notizia ecco un breve riassunto: John Podestà dimissionario consigliere del Presidente americano B. Obama (per poter seguire la corsa alla Casa Bianca di Ilary Clinton), aveva twittato sul suo profilo twitter questa frase che considererei alquanto sibillina:

Consigliere di Obama e le dichiarazioni sugli UFO

 

  • Finalmente posso dire che il mio più grande rammarico è stato quello di non aver divulgato nel 2014, ciò che sapevo sulla questione UFO
  • Il governo degli Stati Uniti dovrebbe ammettere l’esistenza degli extraterrestri e degli incontri con alcuni “ambasciatori stellari” avvenuti nel passato.

Queste le dichiarazioni di John Podestà su twitter, e fino a qui ci siamo. Dichiarazioni che hanno innescato un dibattito senza fine in rete, che ha portato ad una strana conclusione, è stato chiuso il profilo Twitter (al suo posto compare quello di un certo Brian Deese).
Molti hanno giustificato l’anomala chiusura del profilo twitter parlando di un profilo istituzionale, quindi non avendo più l’incarico John Podestà, il suo profilo twitter automaticamente veniva chiuso.
Ma se non erro twitter non è la posta elettronica della Casa Bianca con desinenza di tipo: .gov, org, mil,  ma un libero social network, quindi i maligni tanto torto non hanno nel considerare la chiusura dell ‘ account anomala.
La cosa non mi stupisce per niente, stiamo parlando di ammissioni sull’esistenza di vita aliena cosa si pretende? Credo che il ”curioso” fatto avrà in seguito altri risvolti, e sicuramente si parlerà ancora di questa notizia.

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Biologa Molecolare spiega come il THC della canapa UCCIDE COMPLETAMENTE IL CANCRO

Cannabis e THCAll’Università Complutense di Madrid, in Spagna, la dottoressa Christina Sanchez sta studiando, da oltre un decennio, gli effetti antitumorali del THC, il principale componente psicoattivo della cannabis. In un video spiega esattamente come il THC uccida del tutto le cellule tumorali, senza alcun effetto negativo per le cellule sane.
La sua ricerca si somma a quella dello scienziato britannico Wai Liu, oncologo presso l’Università di scuola medica di Londra, St. George.
La ricerca della dottoressa Liu rivela anche come il THC abbia potenti caratteristiche anticancro e come possa significativamente sbarrare i percorsi che permettono al tumore di crescere.
Liu sottolinea che le aziende farmaceutiche spendono miliardi in farmaci che fanno la stessa cosa che la pianta della Cannabis, fa naturalmente.
Nel seguente video, la Dott. Sanchez, spiega esattamente come il THC elimini le cellule tumorali attivando i recettori dei cannabinoidi del corpo, creando altri endocannabinoidi. Cosa c’è di più? La Cannabis può fare tutto questo senza effetti psicoattivi.

Guarda il Video

Ci sono un sacco di tumori che dovrebbero rispondere abbastanza bene a questi agenti della Cannabis. Se pensiamo che le compagnie farmaceutiche spendono miliardi di sterline cercando di sviluppare nuovi farmaci, che hanno come target questi percorsi, quando la Cannabis fa esattamente la stessa cosa. Abbiamo qualcosa, prodotto naturalmente, che incide sugli stessi percorsi affrontati dai farmaci che costano miliardi.” ha detto Liu.
Questo avviene in un momento importante in cui gli Stati stanno ricevendo pressioni di depennare dall’elenco delle droghe, la Cannabis, come droga illegale, una definizione arcaica ed erronea di una pianta su cui Big Pharma ha numerosi brevetti.
Il Brevetto N° US 6630507 B1, per esempio, è sui cannabinoidi come antiossidanti e neuroprotettivi: “I cannabinoidi si trovano ad avere particolare applicazione come neuroprotettivi, per esempio nel limitare il danno neurologico a seguito di insulti ischemici, come ictus o trauma, o per il trattamento di malattie neurologiche, come il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson e la demenza HIV.
A Big Pharma sicuramente sanno che la Cannabis potrebbe curare il cancro.

Nei testi indù, la Cannabis, era conosciuta come ‘Erba Sacra’ ed è stata usata nella medicina tradizionale cinese per secoli.
La Cannabis può sostituire i farmaci tossici e ridurre drasticamente il dolore.
La ricerca della Dott. Sanchez è l’ennesima goccia da aggiungere alla saggezza secolare che circonda l’uso medicinale di questa pianta fenomenale.
La vera storia della Marjiuana di Massimo Mazzuco:

Guarda il video

L’uomo ha usato la canapa per 10.000 anni, poi gli USA hanno usato la parola Marijuana per iniziare una campagna di disinformazione per inculcare nell’opinione pubblica che la pianta delle meraviglie in realtà era il demonio.
E così il mondo si è orientato verso il petrolio e il gas naturale perché sono risorse controllabili, al contrario della canapa che può crescere ovunque rapidissima e senza costi. In questa ricerca si analizzano gli effetti del THC inalato mediante valorizzazione (quindi senza ne tabacco ne carta ne colla ne tanto meno combustione).
La cannabis è menzionata nel testo sacro Indù Atharvaveda (Scienza degli incantesimi) come “Erba Sacra”, una delle cinque piante sacre dell’India. È usata in medicina e nei riti sacri come offerta a Shiva. Nel 6000 a.C.
I semi della Cannabis vengono usati come cibo in Cina.

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Misterioso cranio di dinosauro scoperto su Marte

Cranio dinosauro su MarteMisterioso cranio di dinosauro scoperto su Marte – La notizia di oggi proviene direttamente dal pianeta rosso. Si tratta di un’anomalia molto preoccupante, scopriamo insieme di cosa si tratta.
Il Mars Moon Space Photo Zoom Club ha pubblicato sul suo canale YouTube un immagine che proviene dal Rover Curiosity e che la NASA ha postato su Internet senza notare l’anomalia che riguarda quello che sembrerebbe un cranio di dinosauro.
Strano, di solito la NASA le anomalie le trova tutte e le censura tutte. Fra qualche giorno di quest’immagine non rimarrà manco un pixel.
Come mostrato nel video, facendo uno zoom sul dinosauro si riconoscono tutte le parti: cervello, occhi, mandibola, persino i denti… Preoccupante.
Spero che tutti abbiate capito il mistero, dato che non ci dovrebbe essere un dinosauro su Marte. Non esattamente.
Ora, escludendo che si tratti di un fotomontaggio, è possibile che veramente sia esistita la vita su Marte e ci siano stati i dinosauri come da noi? Oppure qualcuno ha portato lì il dinosauro. Chi?

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Sapete cos’è il SITE? Dopo averlo scoperto guardarete con occhi diversi i video dell’ISIS

SiteChe cos’è il Site, l’agenzia privata che con il finanziamento di intelligence Usa e gruppi economici, filtra alla stampa il pensiero dei jihadisti?
Non c’è giornale italiano che non abbia riportato domenica, usando, del resto, le stesse parole e le stesse virgole per tutti i “diversi” articoli, questo messaggio a margine del video della decapitazione degli egiziani copti su una spiaggia libica: “Prima ci avete visti su una collina della Siria. Oggi siamo a sud di Roma”.
Nessuno ha notato la citazione successiva che tutte (ma proprio tutte) le redazioni hanno fatto poi: “Lo dichiara Rita Katz” del SITE (acronimo di Search for International Terrorist Entities). Ma chi è Rita Katz? E che cos’è il SITE?
Augusto Rubei se l’è giustamente chiesto e sul Fatto ha compiuto alcune ricerche:
Ad esempio la storia di Rita Katz, sua direttrice e co-fondatrice, il cui nome in queste ore campeggia su tutte le pagine dei giornali italiani. Chi è? Da dove viene?
La Katz nasce nel 1963 a Bessora, in Iraq. Araba e di famiglia ebraica, dopo la Guerra dei Sei Giorni suo padre viene arrestato dalle forze di Saddam Hussein con l’accusa di spionaggio in favore di Israele e dopo un anno torturato e impiccato, in pubblica piazza a Baghdad, di fronte agli applausi di mezzo milione di iracheni e di alcune danzatrici del ventre ingaggiate da Saddam per onorare l’evento.
Poche settimane dopo la madre di Katz riesce a fuggire e a rientrare in Israele, nella città balneare di Bat Yam. Sono gli anni in cui Rita, ancora giovane, studia all’Università di Tel Aviv e diventa una sionista convinta, arrivando persino a dire che nessun israeliano dovrebbe mai lasciare lo Stato ebraico perché “gli appartiene”.
Nel 1997 inizia a lavorare per un istituto di ricerca mediorientale.
Il suo primo lavoro la porta a scoprire l’identità di una fondazione a sostegno di Hamas. Presa dall’euforia, evidentemente, si improvvisa un agente segreto: si traveste da donna musulmana, indossa un burqa e piccoli registratori; partecipa a conferenze per la raccolta di donazioni, visita moschee, prende parte a manifestazioni per la Palestina libera negli Stati Uniti operando come un investigatore sotto copertura.
Sulla sua esperienza ci scrive un libro, da lei definito poi “una semi-autobiografia” (Terrorist Hunter: The Extraordinary Story of a Woman Who Went Undercover to Infiltrate the Radical Islamic Groups Operating in America). Lo presenta durante la trasmissione televisiva della Cbs “60 Minutes”, dove appare con una parrucca e un naso finto per non farsi riconoscere dai terroristi.
Nel 2002 fonda insieme a Josh Devon il Site grazie all’aiuto di diverse agenzie federali e gruppi economici privati.
La piattaforma inizia a fornire informazioni sulla presenza di cellule ultra-radicali islamiche negli States e determina la chiusura di numerose organizzazioni, nonché l’apertura di decine e decine di indagini da parte delle autorità giudiziarie. Il duro lavoro premia e nel giro di pochi mesi la società allarga il suo portafogli clienti: oggi tra gli abbonati figurano alte personalità di governo, importanti agenzie di sicurezza, procure e media internazionali.
Il Site è oggi, attraverso il finanziamento di intelligence e non meglio precisati gruppi economici privati, il punto di riferimento per la distribuzione di tutti i messaggi segreti e i video jihadisti. Rubei prosegue: “In passato ha dato nota di comunicazioni che avrebbero anticipato imminenti attacchi kamikaze. Nel 2011 tradusse la lunga dichiarazione redatta dal Comando generale di al Qaeda a conferma del decesso di Osama bin Laden.
Insomma, detta l’agenda a chi come me si occupa del tema da qualche anno e di tanto in tanto smuove anche i servizi di intelligence internazionali.
Li condiziona, così come le scelte dei loro governi. Per questo è opportuno chiarire alcuni punti. Rita Kazt continua a dire di scovare i suoi video, come quello della decapitazione del giornalista americano Steven Sotloff, in alcune chat room jihadiste protette da password. Ci monta su il logo del Site e li distribuisce al mondo con una traduzione in lingua inglese. Così costruisce la realtà, o buona parte di essa, sui filmati e le minacce dello Stato islamico oggi, e di al Qaeda ieri.
Ma chi ci dice che una società privata, con risorse limitate, possa svolgere un lavoro migliore delle agenzie governative?”.
Domanda legittima, a cui ne segue un’altra: ora che l’Italia si appresta a un intervento militare in Libia intende dotarsi di un proprio organo di filtraggio o continuerà ad appaltare il tutto ad una società privata finanziata dalle agenzie di intelligence americane, da non meglio precisati gruppi privati e gestita da una sionista dichiarata con un odio profondo verso il mondo arabo? L’unica cosa certa è che ai giornali italiani è bastato e basterà dire: “Lo riporta Rita Kaz di SITE”.

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Misteriosa “nave” scoperta su Marte

Nave scoperta su MarteLa notizia di oggi proviene dal pianeta rosso, Marte. Il canale YouTube Martian Archaeoligist, gestito in parte dal ricercatore di Marte Neville Thompson, ha scoperto questa anomalia il 23 dicembre, pubblicandola il giorno stesso.
Il video mostra come usando l’applicazione Google Mars, il ricercatore abbia notato un cratere insolito, come se fosse precipitata una nave.
Il primo problema è che su Marte non ci dovrebbero essere navi, a meno che nel passato Marte sia stato abitato.
Il secondo problema è che quando sono entrato in Google Mars per trovare la struttura attraverso le coordinate non abbiamo trovato nulla.
Possibile che se lo sia inventato? Possibile che la nave sia scomparsa? Tutto è possibile.
Le coordinate sono queste: 6° 25’40.89″S  –  76°53’48.65″ W.  Se la trovate avvertiteci.

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Spettacolare avvistamento U.F.O. sopra Miraflores (Lima), in Perù

Ufo Miraflores Lima L’avvistamento che vi descriviamo oggi sta spopolando sul web e proviene dal distretto di Miraflores, nella capitale peruviana Lima.
Risale alla mattina del 10 febbraio 2015 (intorno alle 10:30), quindi diminuisce il rischio fotomontaggio. A riprendere l’avvistamento sono stati gli operai di un cantiere, che si trovavano proprio sotto l’UFO. Che l’oggetto controllasse i lavori del cantiere?
L’oggetto ha forma discoidale, e pertanto potrebbe anche essere considerato un disco volante, che stazionava nei cieli del distretto a soli 250-300 metri di altezza, non tantissimo.
Non solo gli operai l’hanno filmato, ma anche i cittadini dalle terrazze hanno confermato l’anomalia.
Dopo essere stato immobile come una statuetta, l’oggetto ha deciso di svoltare verso sud. Il perché non si sa. Sicuro non è un falso, anche se potrebbe essere qualcos’altro…

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Il Consigliere di Obama e le dichiarazioni sugli UFO

Consigliere di Obama e le dichiarazioni sugli UFOCi risiamo con le dichiarazioni su possibili ammissioni da parte del Presidente americano B. Obama, o di qualcuno del suo entourage.
Già qualche tempo fa si era sparsa la voce di una possibile conferenza stampa del Presidente Obama che avrebbe annunciato conferme sugli UFO, ma come al solito succede quando si tocca il tasto ufologico, tutto cadde nel silenzio più totale, e nessuna notizia fu data in merito.
Molti direbbero: E la novità qual’ è….La novità e che il consigliere ”uscente” del Presidente B. Obama John Podestà (ovviamente di chiare origini italiane), ha fatto una dichiarazione sul social-network twitter che riporto testualmente:
“Finalmente posso dire che il mio più grande rammarico è stato quello di non aver divulgato nel 2014 ciò che sapevo sulla questione UFO. ”
Il governo dovrebbe ammettere l’esustebza degku extraterrestri e degli incontri con alcuni “ambasciatori stellari” avvenuti in passato.”
Per molti queste frasi possono suonare inquietanti, ma possiamo anche considerarle una semplice dichiarazione ad effetto per continuare l’opera di ”DEBUNKER” (depistaggio) ufologico, regolarmente utilizzato per confondere le acque.
Consigliere di Obama e le dichiarazioni sugli UFOCome dicevo pocanzi non mi stupisco di queste dichiarazioni, perché nell’arco della storia moderna (intendo dal 1900 ad oggi), dichiarazioni inquietanti a sfondo ufologico le hanno fatte in tanti, ed alcuni sono veramente personaggi di spessore storico. A seguire allego il link del mio sito dove parlo di alcuni di essi.
Al momento John Podestà ha lasciato il mandato come consigliere presidenziale per seguire la candidatura alla Casa Bianca di Ilary Clinton….continuerà su questa scia? Si vedrà…

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Il lato oscuro della produzione di banane

BananeUn quinto dei lavoratori uomini è sterile e le lavoratrici rischiano di avere figli con difetti genetici.
Il processo di produzione di banane nasconde un lato oscuro: un quinto degli uomini che lavorano nelle piantagioni è sterile e le lavoratrici rischiano di dare alla luce bambini con difetti genetici e vedono aumentare del 50 per cento la probabilità di contrarre la leucemia. Tutto questo a causa delle sostanze chimiche tossiche impiegate per coltivare questo frutto, come spiegato sul Corriere della Sera:

Oggi nelle piantagioni di banane si fa largo uso di sostanze chimiche tossiche affini agli insetticidi.
Queste sostanze possono creare disturbi neurologici, sterilità e leucemia nei lavoratori delle piantagioni. In più uccidono indiscriminatamente gli animali invertebrati presenti nel suolo. La malattia chiamata Sigatoka nera è controllata con ripetute spruzzate di fungicida, fino a una ogni tre giorni…
L’Università del Costa Rica afferma che un quinto dei lavoratori maschi delle piantagioni di banane è sterile, e che le donne hanno il 50 per cento di probabilità in più di sviluppare la leucemia e di avere figli con difetti genetici.
Oggi nelle piantagioni di banane si fa largo uso di sostanze chimiche tossiche affini agli insetticidi.
Queste sostanze possono creare disturbi neurologici, sterilità e leucemia nei lavoratori delle piantagioni. In più uccidono indiscriminatamente gli animali invertebrati presenti nel suolo. La malattia chiamata Sigatoka nera è controllata con ripetute spruzzate di fungicida, fino a una ogni tre giorni…
L’Università del Costa Rica afferma che un quinto dei lavoratori maschi delle piantagioni di banane è sterile, e che le donne hanno il 50 per cento di probabilità in più di sviluppare la leucemia e di avere figli con difetti genetici
“.

Curiosità:
La banana che noi mangiamo è un frutto sterile, senza semi, di una pianta infertile, cugina mutante di due immangiabili erbe selvatiche della giungla: la Musa acuminata e la Musa balbisiana… È originaria del Sud-Est asiatico, dove migliaia di anni fa qualcuno si imbatté per caso in una pianta che era un triploide, cioè aveva tre serie di cromosomi invece delle solite due… Ma se quella pianta primordiale era sterile, come è possibile che ora noi possiamo gustare la dolce polpa senza semi della banana?
Semplice: si prende un tralcio dalla base del fusto e lo si pianta. Ogni pianta è a tutti gli effetti un clone… Per inciso, da molto tempo i “creatori di nuove varietà agricole” (i breeders) usano questo trucco per ottenere frutta o verdura senza semi, avendo scoperto sostanze chimiche che alterano il corredo cromosomico… Pensavate che i pompelmi senza semi, l’anguria senza semi, i mandarini senza semi e così via fossero stati selezionati nel corso dei secoli da contadini con il cappello di paglia, la camicia a scacchi e un filo d’erba in bocca, come vuole l’immaginario popolare? Scordatevelo. Scienziati in camice bianco, maschera e tuta sterile hanno manipolato gli embrioni di quelle piante, sottoponendole all’azione della colchicina o di altri procedimenti mutageni, al fine di ottenere delle varietà commercialmente interessanti…

Le ricerche scientifiche sui residui di pesticidi nelle banane:
La conseguenza di questa metodologia di coltivazione è la standardizzazione degli esemplari di banano: molto simili fra loro, se non identici dal punto di vista genetico. Questo è un aspetto molto pericoloso, poiché un parassita nuovo o particolarmente resistente ai trattamenti con pesticidi è potenzialmente in grado di distruggere interi bananeti.
Ecco che dunque i motivi per i quali le piantagioni di banani sono gestite attraverso un utilizzo massiccio di prodotti antifungini: evitare la diffusione di malattie potenzialmente distruttive.
Fra i più utilizzati troviamo i benzimidazoli, una categoria di pesticidi fungicidi sistemici ampiamente utilizzati in agricoltura sia per i trattamenti in campo che per quelli post-raccolta; la loro azione permette di controllare un’ampia gamma di patogeni dannosi sia per la pianta che per il frutto stesso.
In particolare, la famiglia dei benzimidazoli comprende composti come ilthiabendazolo(TBZ), il tiofanato-metile (TM) ed il benomyl; quest’ultimo, in tempi molto brevi in seguito al suo utilizzo, si trasforma in un suo derivato, il carbendazim (MBC).
Il thiabendazolo ad alte dosi è tossico per l’uomo e un’esposizione elevata può causare capogiri, inappetenza, nausea e vomito.
Un’esposizione cronica invece può causare un ritardo sulla crescita, nonché alterazioni sugli organi emopoietici e sul midollo osseo.
Il thiabendazolo è un additivo autorizzato dalla legislazione europea, e viene indicato con la sigla E233: è obbligatorio indicare in etichetta (o sui cartellini informativi) quando un prodotto è trattato con tale sostanza. Secondo la legislazione italiana, il massimo limite residuo è di 1 milligrammo/chilo per il carbendazim e 5 mg/kg per il thiabendazolo (D.M. 19 maggio 2000. Testo unico sui limiti massimi di residui di sostanze attive contenute nei prodotti fitosanitari).
Poiché i benzimidazoli sono impiegati in quantità massicce, è fondamentale il monitoraggio per valutare l’esposizione dei consumatori nei confronti di tali fungicidi: esposizione che, chiaramente, avviene mediante l’eventuale ingestione di prodotti (in questo caso, banane) contenenti residui dei trattamenti fitosanitari.
È interessante citare i risultati di una ricerca italiana svolta presso il Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università degli Studi di Salerno, pubblicata nel 2004 sulla rivista Food Chemistry [1]. Nella ricerca sono stati esaminati 50 campioni di banane importate in Italia da Ecuador, Panama e Costarica durante il biennio 2002-2003, misurando le concentrazioni di tre diversi tipi di fungicidi comunemente utilizzati nelle piantagioni tropicali: benomyl ed il suo metabolita carbendazim, thiabendazolo e tiofanato-metile.
Dei 50 campioni analizzati, ben 34 non presentavano residui; in cinque campioni (cioè nel 10% dei casi) è stato trovato del carbendazim, con concentrazioni in genere al di sotto della soglia di 1 mg/kg, comprese fra 0.140 e 1.100 mg/kg. Nel 22% dei campioni, ovvero undici di quelli analizzati in totale, sono state trovate concentrazioni di thiabendazolo comprese fra 0.050 e 2.510 mg/kg, ben al di sotto della soglia prevista dalla legislazione italiana.
In nessun campione, infine, sono emerse concentrazioni misurabili di tiofanato-metile. In sostanza, solo in due campioni sono state rilevate concentrazioni di carbendazim superiori a quanto previsto dalla legge.
Precisiamo: “valori inferiori ai limiti previsti dalla legge” non significa automaticamente “livello zero”: una minima parte di pesticidi rimane, e non sono disponibili dati riguardanti un’esposizione a bassi livelli, ma costante, nei confronti dei principi attivi come il thiabendazoloo altre molecole di sintesi.
Purtroppo spesso i pesticidi contengono metalli pesanti che vengono immagazzinati nel corpo e non espulsi facilmente, questo fa si che ogni giorno ci sia un accumulo di tossine fino alla soglia che fa sorgere la malattia o il tumore.

[1] Veneziano Attilio, Giovanni Vacca, Swizly Arana, Francesco De Simone, Luca Rastrelli. 2004. Determination of carbendazim, thiabendazole and thiophanate-methyl in banana (Musa acuminata) samples imported to Italy. Food Chemistry, 87(3), pp. 383-386.

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Giovani al lavoro gratis per l’Expo dei ladri e degli ipocriti

Renzi e l'Expo 2015 di MilanoPer quale ragione in una Expo appaltata alle grandi multinazionali del cibo, nella quale affari edilizi, speculazione e corruzione hanno prosperato e che viene ancora presentata come un possibile volano per l’economia del paese, perché in un evento ove tutto è misurato in termini di profitti a breve o differiti, gli unici gratis devono essere i lavoratori?
Con un accordo del luglio 2013, un mese che dovrebbe essere abolito dal calendario sindacale visti i disastri che in esso si son concepiti, l’ente Expo, le imprese e tutte le istituzioni hanno concordato con Cigil, Cisl e Uil che gran parte di coloro che faranno funzionare la fiera lo faranno gratuitamente.
Per l’esattezza circa 800 persone lavoreranno con contratti a termine, di apprendistato, da stagista, che garantiranno una lauta retribuzione dai 400 ai 500 euro mensili.
Siccome i contratti e la stessa legge Fornero sul mercato del lavoro avrebbero previsto condizioni più favorevoli per i lavoratori, si è applicato quel principio della deroga normativa, contro il quale la Cgil si era spesso pronunciata.
Ma questi 800 lavoratori sottopagati sono comunque una élite rispetto a tutti gli altri. Che avranno un orario giornaliero obbligatorio e turni, pare bisettimanali, di lavoro, ma che lo faranno senza alcuna retribuzione.
Essi saranno considerati volontari e come tali riceveranno solamente dei buoni pasto quotidiani, per non smentire il significato alimentare dell’evento.

Renzi e l'Expo 2015 di MilanoNelle previsioni iniziali questi fortunati avrebbero dovuto essere 18.500, da qui il peana subito scattato sui 20.000 posti di lavoro creati dalla magia dell’Expo.
Ora invece pare che siano meno della metà, per la semplice ragione che lavorare all’Expo non solo non paga, ma costa.
Immaginiamo un pendolare che debba accollarsi i costosissimi costi quotidiani del sistema ferroviario lombardo. O addirittura un giovane di un’altra regione che volesse fare questa esperienza a Milano. Per lavorare gratis bisogna godere di un buon reddito e non tutti ce l’hanno.
Eppure a tutto questo ci sarebbe stata una alternativa semplice semplice. Visto che l’Expo per sua natura è un evento a termine, coloro che lo faranno funzionare avrebbero potuto essere assunti con il tradizionale contratto a termine. Lavori sei mesi? Sei pagato per quelli. Sono solo due settimane? Riceverai la tua quindicina. Perché non si è fatto così? Semplice.
Perché in questo modo si sarebbe dovuto spendere molto di più in salari e questo non era compatibile con gli alti costi della fiera. C’era da pagare una montagna di mazzette, non si potevano retribuire anche gli addetti agli stand.
Capisco che questo modo di ragionare possa essere considerato troppo rigido e ancorato a vecchi tabù. C’è un lavoro e si pretende anche un salario, allora si vogliono difendere vecchi privilegi, direbbero gli araldi del lavoro flessibile.
Quando l’accordo sul lavoro gratis è stato sottoscritto, l’allora presidente del Consiglio Enrico Letta disse, facendo eco al presidente della Confindustria Squinzi, che esso era un modello per il paese. Renzi e l'Expo 2015 di MilanoLa rottamazione renziana sempre rivolta alle nuove generazioni ha lasciato quella intesa intatta, così come hanno fatto Cgil, Cisl e Uil, nonostante le critiche a quel “#jobsact” che l’accordo Expo già anticipava.
Tutte le forze politiche rappresentate in parlamento, escluso il Movimento 5 Stelle, sono consenzienti.
Così l’Expo finirà per essere una vetrina di tutto ciò che non dovrebbe, ma che invece continua a dominare le scelte economiche e sociali del paese.
L’Expo sarà la migliore rappresentazione dell’ipocrisia e del gattopardismo che governano la nostra crisi. Sotto lo slogan “Nutrire il pianeta” si lascerà alla Nestlè il compito di spiegare che l’acqua va gestita in ragione di mercato.
Si farà l’apologia delle grandi opere senza riuscire neppure a nascondere la speculazione e non solo quella illegale, ma quella ancor più scandalosa sulle aree, che è perfettamente consentita. Si lanceranno proclami sui giovani capaci di operare nella globalizzazione, rimuovendo il fatto che lo faranno solo in cambio di una medaglietta che non varrà nemmeno come accreditamento per altri lavori precari. E ancora una volta tutto, ma proprio tutto, sarà a carico del lavoro.
In una fiera che si presenta come l’ultimo Ballo Excelsior di una globalizzazione in piena crisi, l’Italia che guarda al passato cianciando di futuro troverà la sua vetrina.
Che dovrebbe essere accesa proprio il Primo Maggio, trasformando così la festa dell’emancipazione del lavoro nella celebrazione del suo ritorno allo stato servile.
Ci sono movimenti e forze sindacali che dicono no a tutto questo e che già dalle prossime settimane si faranno sentire, per poi provare a restituire alla Festa del Lavoro il suo antico valore. Fanno benissimo.

(Giorgio Cremaschi, “L’Expo della precarierà”, da “Micromega” del 5 febbraio 2015).

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Moda sostenibile a Milano: dal 13 al 15 marzo appuntamento con FA’ LA COSA GIUSTA 2015

Moda sostenibileAlla dodicesima edizione della fiera del consumo critico torna anche quest’anno la vetrina dedicata alla moda etica e sostenibile, dove i visitatori potranno trovare proposte originali e creative di accessori moda, abbigliamento e design.
Il pubblico di Fà la cosa giusta anche quest’anno ritroverà prodotti e iniziative legati ai temi che da sempre caratterizzano la fiera: alimentazione biologica, a km zero o cruelty free, moda etica, mobilità a basso impatto, abitare green, giochi e proposte sostenibili per l’infanzia, prodotti del commercio equo e i progetti delle associazioni e cooperative non profit. A questi saranno affiancati nuovi approfondimenti trasversali, dedicati, ad esempio, allasharing economy, all’autoproduzione, al welfare territoriale e alla pace.
Torna anche quest’anno la vetrina dedicata alla moda etica e sostenibile, dove i visitatori potranno trovare proposte originali e creative di accessori moda, abbigliamento e design.
Tra le novità 2015 troviamo Teddy Produzioni: lampade, orologi da parete, cornici, tovagliette da colazione e gioielli creati con materiali destinati a diventare spazzatura come scatolette di tonno, vecchie posate, pentole da cucina, cartone, filo di ferro, cintini di tapparelle e cassette della frutta, da cui nasce la creativa collezione “Evviva la frutta”.
Gusto vintage e tessuti provenienti da stock aziendali si fondono nell’estrosa collezione, composta da pezzi unici, di abiti e accessori di Come le ciliegie, mentre Ekrù propone abiti e biancheria per la casa dalle linee semplici e morbide realizzati con lino, canapa e ramiè, tessuti adatti sopratutto per il grande caldo.
Pois, righe, strisce di colore, quadretti e tinte unite sono le caratteristiche principali degli abiti handmade per donne e bambini confezionati dal laboratorio Le Righe, invece Made for change propone capi artigianali ed ecologici puntando su materie prime 100% made in Italy e un design molto accattivante.
I AM BAMBÙ utilizza tessuti naturali, dalle notevoli proprietà benefiche, lavorati artigianalmente per creare maglieria di lusso adatta ad ogni tipo di pelle.

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Il premier “rifiuta” 120 miliardi di euro

Renzi e il risarcimento dalle agenzie di rating Il premier “rifiuta” 120 miliardi di euro (tacito accordo per complicità?)
Truffa dello spread, il governo rinuncia a costituirsi parte civile contro le agenzie di rating di: Renato Farina
«Non ti pago», dice una commedia di Eduardo. In questo caso bisognerebbe cambiare il titolo, e trasformarlo in tragedia: «Non pagarmi!».
Chi non vuole il conquibus di spettanza non è un danaroso cittadino, ma uno Stato pieno di debiti: l’Italia.
Ma il nostro governo nelle persone di Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan non ne vuole sapere.
Non è questione di misericordia verso i miseri.
A dover mettere mano al suo gigantesco portafoglio non sarebbero quattro poveri pirla in bancarotta, ma alcune tra le multinazionali più danarose al mondo che hanno manipolato il mercato rischiando di mandarci tutti in malora e comunque consentendo agli speculatori di infilare le zampe ungulate nelle tasche dei risparmiatori.
Qual è la cifra? Minimo 5 miliardi. L’Italia invece non vuole essere risarcita. Il perché è insondabile.
Due possibilità: distrazione e dunque incompetenza o complicità.
Intanto i fatti sono i seguenti.
Le agenzie di rating Standard & Poor’s e Ficht nel secondo semestre del 2011 (occhio alla data) declassarono i nostri buoni del Tesoro valutandoli quasi come spazzatura.
Conseguenze due:

  • La prima finanziaria: balzo in su del famoso spread, ingenti interessi (circa 5 miliardi) pagati in più dallo Stato. Svalutazione dei risparmi degli italiani. Sfregio all’immagine del sistema Italia. Necessità di manovre finanziarie sanguinose. 
  • La seconda politica. La valutazione ufficialmente imparziale di S&P e Fitch diventò l’arma di Merkel e Sarkozy, nonché del Partito democratico, per sostituire Berlusconi con Monti.

Siamo alla triplice messa tra parentesi della democrazia. C’è un però. La Procura di Trani ha avuto la faccia tosta di investigare non i ladri di mele e pere, ma si è procurata la foto della rapina del secolo ai danni dell’Italia.
E l’ha descritta a un giudice terzo, che ha constatato che il mercato in quel 2011 fu manipolato.
La Repubblica e la sua democrazia gambizzate dalle agenzie di rating per favorire la speculazione e un corso politico più gradito ai grandi poteri esteri e interni. Insomma la valutazione sulla solvibilità dell’Italia è stata un crimine. Merce intossicata, analisi farlocche.
Insomma il giudice per le indagini preliminari ha ritenuto le prove fornite da un PM coraggioso, Michele Ruggiero, per andare a processo.
Il reato: «Manipolazione del mercato».
E del resto il Giornale ha pubblicato un volumetto che ripropone la requisitoria di Ruggiero («Un golpe chiamato rating»).
Si poteva anche intitolare: Davide di Trani contro Golia di Wall Street.
La prima udienza del processo c’è stata il 4 febbraio.
La vittima del reato, la parte offesa, è lo Stato italiano. Pur informata di tutto, la presidenza del Consiglio ha rifiutato di costituirsi parte civile e così pure il ministero dell’Economia.
Il processo potrebbe finire in due soli modi.

  1. Ipotesi maggiore. Gli imputati, cioè i dirigenti italiani delle due agenzie, sono assolti, perché non hanno agito con dolo. Benissimo, contenti per loro.
  2. Ipotesi subordinata. Hanno sbagliato in buona fede, e dunque il risarcimento va trattato in sede civile.

In entrambi i casi, un tesoro da portare a casa Italia. C’è un precedente istruttivo.
In America, pochi giorni fa, S&P ha patteggiato una multa da un miliardo di dollari con il Dipartimento della giustizia per essersi sbagliata nella valutazione di obbligazioni di Lehman Brothers acquistate da finanziarie coperte da assicurazioni federali. S&P si è dimostrata collaborativa.
In Italia a non collaborare è invece il governo. Perché? Boh. Interessi oscuri? Paura di veder emergere complicità indicibili in quel secondo semestre del 2011? Accordo tacito di non belligeranza con le agenzie, per timore di vendette? Intanto buttiamo via un sacco di soldi.
Il procuratore generale del Lazio della Corte dei Conti ha stimato che «il danno che lo Stato italiano ha subito, pagato da tutti, con manovre finanziarie», a cui vanno aggiunte le ferite morali, va oltre i 120 miliardi di euro (cen-to-ven-ti). Esagerato? Forse. Ammettiamolo. Vogliamo dividere per cinque? Sono 24 miliardi.
In sede di patteggiamento sono minimo 10. Questa omissione, se non vuole trasformarsi in complicità morale intollerabile, si può forse sanare.
La seconda udienza è il 5 marzo prossimo. E con bravi avvocati dello Stato è possibile farsi riammettere come parti civili. Ma non lo faranno, né Renzi né Padoan.
Forse da Londra non vogliono la nostra costituzione di parte civile.
A proposito di Costituzione, sulla quale Renzi e Padoan hanno giurato, ci sarebbe però anche l’art. 47 che dichiara: «La Repubblica… tutela il risparmio in tutte le sue forme».
Non c’è scritto che tutela le agenzie di rating.

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La Cannabis o meglio conosciuta da tutti come Marijuana

MarijuanaDa sempre, da che si ricorda la maggior parte di noi, chi fumava marijuana veniva etichettato come una persona disagiata, una persona “con problemi”.
Negli Stati Uniti addirittura, per essere assunti per un qualsiasi lavoro, negli anni ’70 era sempre più diffusa la richiesta di urine per vedere se le persone facevano uso di marijuana.
Il 3 giungno 1995, in occasione dell’11 congresso Europeo di Farmacologia tenutosi a Milano, i professori Giancarlo Pepeu, Presidente della Società Italiana di Farmacologia e Pier Francesco Mannaioni, presidente della Società Italiana di Tossicologia, fecero le seguenti dichiarazioni:
I tossicologici: lo spinello è cancerogeno. Non liberalizzatelo: chi fuma marijuana ha un rischio di cancro al polmone doppio rispetto a chi fuma tabacco e il suo sistema immunitario è indebolito al punto di favorire devastanti infezioni da parte dei virus dell’epatite e dell’AIDS“.
E così la notizia fu riportato su tutti i quotidiani di allora.
Iniziò uno scontro mediatico tra i pro e i contro e per molti fu chiaro l’intento dei due medici di fare un uso strumentale e politico della pseudoscienza utilizzando informazioni parziali e approssimative per fare una sorta di terrorismo psicologico atto a boicottare la marijuana.
E questo avveniva proprio nei giorni in cui, erano appena state presentate in parlamento due proposte di legge finalizzate alla “legalizzazione delle droghe leggere”. E come andò a finire con quella proposta di legge, e come venne classificata negli anni successivi la marijuana in Italia lo sappiamo tutti.
Addirittura l’allora Presidente della Società di Farmacologia, scrisse in una lettera al Corriere della Sera di voler “contrastare una legge approssimativa, e superficiale nella speranza di eliminare la criminalità legata allo spaccio e le troppo pesanti conseguenze legali per i giovani consumatori, porta ad aggiungere i danni alla salute causati dalla marijuana a quelli già gravi dovuti all’abuso di alcool e tabacco“.
MarijuanaIn questi anni poi, sono state scritte un sacco di cose su effetti collaterali gravi della cannabis (mai comunque riscontrati da prove scientifiche o ricerche fatte), ma molto raramente si è parlato delle innumerevoli proprietà benefiche di questa pianta.
E se si sostiene che fumare la marijuna provoca il cancro ai polmoni, lo provoca in egual misura che fumare il tabacco, in quanto non è la marijuna a provocarlo ma la combustione nell’atto del fumare.
Anche se le proprietà di questa pianta presentano diversi aspetti, l’impiego medico è uno dei più importanti ed è stato gravemente ignorato.
Nella descrizione che fa wikipedia oggi degli effetti collaterali della cannabis di cui parlavano i medici sopra citati, oggi si legge: “Allo stato dei fatti la ricerca ci dice che per la grande maggioranza dei consumatori ricreazionali la canapa non presenta conseguenze dannose per la salute fisica, psicologica e sociale, sia a breve che a lungo termine…. “.
Ricordiamoci anche, che in passato, prima che venisse bandita per scopi puramente politici, i semi della marijuana, erano utilizzati come mangime per gli uccelli, a volte come cibo per gli uomini, la sua fibra fu utilizzata per secoli nella preparazione di tessuti, di carta, è stata la più importante materia prima per la costruzione di corde, funi, l’olio contenuto nei suoi semi era usato per l’illuminazione, per fare il sapone.
MarijuanaLa pianta più antica, più utile e più a basso costa che esista.
Già questo dovrebbe fare nascere in ognuno di noi milioni di dubbi e di domande.
Si suppone fosse già coltivata diecimila anni fa, ma di certo, da ritrovamenti effettuati, era coltivata In Cina a partire dal 4000 A.C. e per molto tempo fu utilizzata come pianta medicinale in India, Cina, Medio Oriente, Asia, Africa..
Era utilizzata contro la malaria, la stitichezza, i dolori reumatici, gli stati di “assenza mentale”, i disturbi femminili, come analgesico, per rendere la mente reattiva, per far calare la febbre, conciliare il sonno, stuzzicare l’appetito, stimolare la digestione, alleviare il mal di testa, curare le malattie veneree e per un sacco di altri usi.
Nel 1621, Robert Burton nella sua opera “The Anatomy of Melancholy” consigliava la Marijuana nella cura della depressione e nel 1724, veniva prescritta la sua radice per la cura delle infiammazioni della pelle.
Tra il 1840 e il 1900 furono pubblicati più di 100 scritti che affermavano le proprietà benefiche della marijuana.
Quindi si può dire che i medici di 100 anni fa (ma anche di qualche millennio fa direi), su questa pianta, ne sapevano più di quanto non ne sanno i medici oggi.
Andando avanti così, troviamo che il Dottor J.R. Reynolds, un medico inglese, nel 1890 pubblicò 30 anni delle sue ricerche sulla Marijuana indica raccomandando ai medici dell’epoca, di continuare a prescriverla soprattutto nelle cause di insonnia e sostenendo che anche dopo anni di prescrizione, non era mai stato necessario aumentarne le dosi, quasi a sostenere che finito l’effetto non lasciasse strascichi che portano alla dipendenza e alla conseguente necessità di doverne aumentare il dosaggio nei pazienti.
Egli sosteneva che fosse addirittura utile per l’epilessia e l’ansia.
MarijuanaMa poi via via negli anni successivi, con l’introduzione sempre maggiore di oppiacei, solubili e quindi facilmente iniettabili con l’utilizzo di siringhe (inventate proprio in quegli anni), e nel XIX secolo con la successiva produzione di droghe sintetiche ad opera delle case farmaceutiche (aspirina, barbiturici in prima linea), l’uso della tradizionale Marijuna andò in declino.
E tutto questo mentre le nuove “droghe lecite”, avevano effetti collaterali anche devastanti sulla salute delle persone, soprattutto i barbiturici.
Oltre a questo, nel 1937, fu introdotta la “Marijuana Tax Act”, secondo cui chiunque utilizzasse Marijuana era costretto a iscriversi in un registro apposito e a pagare una serie di tasse in base alla quantità acquistata.
Legge messa in opera ovviamente per scoraggiare l’uso di Marijuana, economica e di vera efficacia a discapito delle droghe sintetiche legalizzate vendute dalle case farmaceutiche.
Inoltre, l’iter burrocratico per avere diritto all’utilizzo della Marijuna diventò un intricato e complesso numero di richieste e documenti da presentare da far passare la voglia a chiunque di intraprenderne la strada.
Arriviamo così al 1941 quando la Marjiuana fu definitivamente rimossa dalla farcacopea ufficiale degli Stati Uniti.
Eppure di tutti questi gravi effetti collaterali, psicotici, improvvisamente scaturiti dall’uso di marjiuana (tra l’altro utilizzata fino almeno dal 4000 A.C.), non fu fornita nessuna ricerca, nessun dato, nessun riscontro, il nulla totale.
MarijuanaMentre invece dei tremendi effetti collaterali che da anni molti farmaci arrecano alla nostra salute, iniziamo a saperne qualcosa adesso. Prima fra tutti la chemioterapia che di recente l’OMS ha dichiarato essere cancerogena.
Nel 1970 visto che la marjuana iniziava a diffondersi a scopo ricreativo, negli Stati Uniti venne anche inserita dal Parlamento in una tabella che classificava tutte le droghe e venne inserita nella tabella I, la più restrittiva.
Questa tabella comprende droghe, per esempio, come LDS o eroina, classificate come droghe che danno una forte dipendenza, e sono assolutamente pericolose e di nessun utilizzo medico.
Ma come, dal 4000 A.C. la marjiuana è stata la medicina più usata e diffusa in tutto il mondo.
Forse perché effettivamente in termini economici non ci ha mai potuto guadagnare nessuno: cresce ovunque, casa, giardino, da sola all’aperto cresce come le erbacce, mentre le medicine, si è costretti a pagarle, a pagare le case farmaceutiche per averle con tutti i loro effetti collaterali più che comprovati ormai.
Oggi come oggi anche in Italia si apre uno spiraglio per l’uso terapeutico della marjiuna anche perché, negli ultimi anni, mentre eravamo tutti in attesa di dati scientifici a comprova di tutti questi gravi effetti devastanti della marijuana, sull’altro fronte sono state fatte tante ricerche, e ora si hanno i dati alla mano del grande potenziale benefico che la marjuana ha in campo medico. Non solo parole dunque.
Dal 1978 al 1986 fu fatta una delle prime sperimentazioni: 250 malati di cancro del New Messico, ricevettero marijuana e THC (il principio attivo della pianta, una resina che secerne la pianta stessa). Più del 90% di essi, dichiarò di aver trovato sollievo significativo o totale dalla nausea e dal vomito provocati dalla chemioterapia e con zero effetti collaterali.
MarijuanaPer chi soffre di glaucoma agli occhi, è stata scoperta la sorprendente capacità dell’utilizzo di marijuana di ridurre la pressione intraoculare e senza alcun effetto collaterale. Per chi fa uso di farmaci per questo tipo di problema, in una gran percentuale dei casi, il paziente presenta invece effetti collaterali e intolleranze al farmaco.
Stessa cosa dimostrata per l’epilessia, la sclerosi multipla, la paraplegia e quadriplegia, dolori cronici, emicrania, prurigine, dolori mestruali o doglie, depressione o altri disturbi emotivi, asma, insonnia.
E’ dimostrato ormai che la marijuana ha anche effetti antimicrobici, antitumorali e che non ha nessun tipo di effetto collaterale associato a qualunque altro farmaco.
Gli unici effetti che ne derivano sono benefici per la nostra salute.
E mi chiedo come mai essendo una pianta, nessuno di noi se la possa coltivare a casina propria come tutte le altre piante.
Se andate a farvi un giro ad Amsterdam o in Svizzera per esempio al Lugano, dove la marijuana è legale e tollerata, non troverete nessuno psicotico ad aspettarvi oltre il confine con la mannaia in mano, anzi, due paesi sereni, con un grande senso civico, poca deliquenza, poco traffico.
Soprattutto ad Amsterdam dove fumano la gran maggioranza delle persone e tutti vanno in giro in bicicletta.
Ma come faranno mai dico io ad andare in bicicletta tutti ordinati e sereni con i gravissimi effetti collaterali che provoca la marijuana tanto da aprire ora in Italia una piccola finestra sul suo uso terapeutico assolutamente controllata e gestita dalle autorità competenti con un costo al grammo veramente vergognoso considerando quanto costa una qualunque bustina di semi di qualsiasi pianta venduta al supermercato e che poi ci si può coltivare anche in casa a costo zero.
Secondo me, bisognerebbe veramente riflettere sulla questione marijuana e sulla strumentalizzazione politica che ne ne è stata fatta a favore delle grandi farmaceutiche e dovremmo anche ricordarci che, il diritto alla salute è un diritto sacrosanto di tutti noi, e come curarci deve essere una nostra scelta.
Poter scegliere in che modo curarci deve essere un nostro diritto, non un imposizione delle grandi lobby di potere che si nascondono dietro governi consenzienti e case farmaceutiche per venderci ogni tipo di farmaco al solo fine di portare soldi nelle loro tasche a discapito della nostra salute, sulla nostra pelle.

Teniamo sempre ben presente che quando ci vendono un farmaco è sempre perché qualcuno ci guadagna, non perché i “Signori” sono preoccupati della nostra salute.

Sabrina Stoppa

Un astro misterioso

Un astro misteriosoIn questi giorni un corpo celeste sconosciuto, fotografato da una webcam svizzera dedicata all’osservazione atmosferica, solca il nostro cielo: e non è la Luna. Ma perché nessuno ne parla?
Abbiamo assistito al landing di una sonda sul mega asteroide Rosetta ed il nostro interesse per le stelle è stato alquanto sollecitato.
Non tutto ciò che passa nel cielo in questo periodo storico è stato reso noto dai media ufficiali, c’è qualcosa di cui si parla solo in circoli ristretti e che viene deriso dai più.
Chiamiamolo Nibiru o Planet X come più ci piace che forse, e sottolineo forse, non è poi così invisibile e distante.
Il motivo che mi fa affermare questo è che c’è uno strano astro che transita nel cielo e di cui non si Un astro misteriososa nulla o, perlomeno, i comuni mortali non sanno nulla e gli esperti tacciono.
Qui di seguito potete vedere una serie di fermi immagine tratti da una webcam che registra in diretta tutto ciò che avviene sull’Alto Lario; si tratta di una telecamera svizzera dedicata all’osservazione atmosferica, questa la versione ufficiale, il sito è pubblicamente visitabile al seguente link  e la referenza di data e ora è facilmente recuperabile nelle immagini, in alto a sinistra.
Un astro misteriosoLa mia attenzione su tali riprese è stata risvegliata da una segnalazione di amici in Settembre scorso, che avevano visto transitare nel cielo un astro, simile ad un sole, che non poteva essere la Luna, che in quel periodo era al 35% visibile. Davvero strano!
Siccome la curiosità è femmina, a Natale ho fatto una piccola incursione su quello stesso sito e ciò che ho visto mi ha lasciata sbalordita.
Ecco, di nuovo, spuntare e tramontare velocemente lo stesso corpo celeste, sempre in assenza, o quasi, di Luna che era all’11% in quei Un astro misteriosogiorni, vista dalla stessa prospettiva e dal lato opposto.
Per comparazione si può vedere la Luna piena registrata dalla stessa webcam l’8 settembre alle 4 del mattino.
Essendo l’osservatorio una postazione fissa svizzera, tali immagini non sono di certo state manipolate: abbiamo appurato che non può essere la Luna e neppure Love Joy, che a settembre non era ancora visibile.
Contribuite a una spiegazione plausibile.
Quindi, invitiamo chiunque stia leggendo questo articolo ed abbia una spiegazione ragionevole a quanto è stato mostrato, a partecipare attivamente con commenti a questo articolo.

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