Dal berlusconismo al renzismo
Il berlusconismo in Italia ha portato programmi come “Drive in” o “Grande fratello” o ancora “Non è la rai”. Programmi come questi hanno portato al tempo una rivoluzione nella televisione italiana portando anche in Italia “la società dell’immagine” che si stava diffondendo da anni nel resto del mondo, una società dell’immagine che basava e basa la sua forza sul culto “patinato” dell’immagine, di icone pop, di icone da copertina, di dive e divi della televisione, dello spettacolo, della moda.
Ebbene il berlusconismo in Italia è stato interprete di “qualcosa” che in quegli anni si cominciava a vedere già nel resto del mondo occidentale: “cultura pop da copertina”, “massificante”, “prorompente e impetuosa”, contraria ad una certa cultura che andava ripudiata perché “stantia e vecchia”. Il berlusconismo si è fatto interprete della società dell’immagine contemporanea estremizzandola e rendendola “pacchiana e cafona”, estremizzandola e rendendola ancora più patinata, ancora più superficiale e commerciale.
Il “renzismo” attuale cosa ha ereditato dal berlusconismo?
Sicuramente la stessa esaltazione della cultura pop anche se non con i modi e i contenuti del berlusconismo: cultura pop presente soprattutto nel linguaggio di Renzi, un linguaggio studiato, “scenografato”, un linguaggio che a tanti sarà sembrato un “fiume di parole”.
Del berlusconismo il renzismo eredita anche la “strabordante” presenza mediatica: tutti i giorni Renzi è presente su televisioni, telegiornali, internet, talk-show etc.
Cosa si aggiunge al presunto berlusconismo presente nel renzismo?
Il carattere post-ideologico da condividere con Grillo e il Movimento 5 Stelle: sia Renzi che Grillo sin dall’inizio hanno cercato di intercettare l’elettorato di destra, di sinistra e di centro con un messaggio post-ideologico, postmoderno, un messaggio che non rimanda al passato.
Sia Berlusconi, Grillo che Renzi condividono insieme la personalizzazione della politica che sfocia in un leaderismo assoluto: i tre leader ormai hanno monopolizzato l’elettorato italiano frantumato e disgregato dei tempi recenti.
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