Le vaccinazioni di massa

Le vaccinazioniLe vaccinazioni rappresentano il programma di medicina preventiva obbligatoria più ampi e complesso mai realizzato sulla popolazione.
Gli operatori sanitari, le grandi lobby farmaceutiche, si fanno forti del fatto che, da quando sono state introdotte le vaccinazioni, le malattie infettive sono quasi totalmente scomparse e non prendono nemmeno in considerazione, per esempio, l’andamento periodico delle grandi malattie infettive che evidenzia la loro ciclicità (raggiunto il massimo della diffusione, calano naturalmente fino quasi a scomparire), oppure il fatto che, con il miglioramento delle condizioni igienico sanitarie e alimentari, calano le malattie infettive.
Il vaccino non è altro che un virus indebolito, dormiente o morto che viene iniettato nel nostro organismo. Ciò fa si, che si attivino nell’organismo, gli anticorpi per quella malattia.
Nei vaccini, sono contenuti anche componenti nocivi per la salute, uno di questi, il Thiomersal (un derivato del mercurio), è utilizzato in campo farmacologico come conservante e antibatterico da oltre 60 anni. Una volta assorbito dall’organismo, il Thiomersal è in grado di liberarne in esso il mercurio.
Tuttavia il D.L. del 13 novembre 2001 ha sollecitato le ditte produttrici ad eliminare tale sostanza dai vaccini e, la maggior parte di esse, oggi si è adeguata.
Bisogna però considerare anche che, una volta che il vaccino è iniettato nell’organismo (soprattutto in bambini piccolissime e inermi), ne indebolisce il sistema immunitario rendendolo più sensibile ad attacchi esterni futuri.
Il discorso vaccini è tutt’oggi molto controverso e lascia diversi lati oscuri: che fine farebbero, per esempio, le aziende che producono vaccini se non fossero più utili?
A perorare la causa dell’inefficacia dei vaccini riportiamo alcuni dati:
Uno studio del 2012 del dottor David Witt, ha stabilito che la pertosse, si manifesta più frequentemente in bambini vaccinati che in altri non vaccinati.
Nel 2010 un’epidemia di orecchioni nel nord del New Jersey e nel sud di New York, ha contagiato circa 1.000 bambini e l’80% di essi era vaccinato.
Negli anni 80 ci sono stati diversi focolai di morbillo nelle scuole degli Stati Uniti, della Francia e in Finlandia e nel 90% di casi si trattava di bambini vaccinati.
Si registrano sempre più casi di reazioni allergiche a vaccini, ma tendenzialmente le notizie in questo senso trapelano con difficoltà.
Altro dato molto importante da considerare è che, a tutt’oggi, in caso di effetti collaterali da vaccini, nessun ente, medico, professore è perseguibile legalmente. Insomma, se si vogliamo mandare i nostri figli a scuola siamo obbligati a vaccinarli ma se insorgono effetti collaterali nessuno ha responsabilità a riguardo.
Fino ad oggi, siamo sempre stati obbligati a delegare la salute dei nostri ragazzi ma nessuno ne ha mai risposto.
Esistono tuttavia associazioni sul territorio nazionale che combattono per avere la libertà di scelta in materia di vaccinazioni.
E va anche detto che le cose di recente stanno cambiando, infatti, una recente sentenza del Tribunale di Pesaro del 1° luglio 2013, ha riconosciuto colpevole il Ministero della Salute e stabilito un maxi risarcimento alla famiglia di una bambina di Pesaro di nemmeno sei mesi, morta nel febbraio 2003 a causa di una vaccinazione e nel novembre del 2013 lo stesso tribunale ha riconosciuto nuovamente il nesso di casualità tra l’autismo e le vaccinazioni effettuate ad un adolescente di 16 anni.
L’avvocato di Rimini Luca Ventaloro, in un recente convegno “Le vaccinazioni di Massa,. Prevenzione, diagnosi e terapia dei danni” che si è tenuto ad ottobre al centro congressi Luciani di Padova, ha dichiarato che ogni settimana sono almeno 20 i casi di danni da vaccino che gli vengono sottoposti e che ha oltre 400 situazioni in mano. E ha dichiarato anche che, alcune battaglie sono anche state vinte. Ma la strada per il diritto di poter scegliere se vaccinare o meno i nostri figli è ancora lunga e i poteri coinvolti molto forti da contrastare, soprattutto quelli delle lobby farmaceutiche.

Sabrina Stoppa

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