Monsanto ammette: sementi trattate con veleno sconsigliato il consumo umano
Le immagini che sono girate nei mesi scorsi su internet illustrano i veri pericoli connessi con i semi geneticamente modificati (OGM), così come ammesso dagli stessi produttori dei semi.
La Food Warrior Network ha recentemente pubblicato una foto di un pacchetto di semi distribuito dalla Monsanto India Limited, per esempio, che avverte gli utenti di non consumare i semi o di non usarli come cibo, olio o mangime per animali, perché sono velenosi…
Questa foto scioccante ha fatto scaturire molte polemiche, in particolar modo ha acceso i riflettori su come il settore delle biotecnologie continui ad alimentare la macchina della propaganda per convincere l’opinione pubblica che gli OGM sono sicuri e non sono diversi dai semi naturali.
Al contrario, le sementi OGM sono certamente pericolose e non sicure per il consumo umano, il che significa che la diffusa affermazione da parte dell’industria biotecnologica che sostiene che sono sostanzialmente identici ai semi naturali è del tutto falsa. Sulla confezione che accompagna i semi si legge “Attenzione: I semi sono trattati con il veleno. Non usare come alimento, mangime o come olio”. – (Vedi immagine in alto a sinistra)
Le sementi trattate con veleni stanno distruggendo la salute. Come si è visto, tutti i tipi di sementi commerciali, tra cui alcuni semi convenzionali non-OGM, portano avvisi di tossicità simili che il consumatore non vedrà mai.
Un trattamento delle sementi noto come Axcess, prodotto dal gigante chimico BASF, viene fornito con un avvertimento che proibisce chiaramente l’uso di sementi trattate, e persino piante generate da semi trattati, come qualsiasi tipo di cibo, sia per gli esseri umani o animali. “Piante e semi di colza trattate con Axcess non devono essere utilizzati per i mangimi o per alimentazione umana”, recita l’opuscolo informativo per Axcess, che delinea le procedure di emergenza su come gestire il consumo accidentale.
“La colza coltivata e raccolta da semi trattati con Axcess è solo per uso industriale e non può essere utilizzata per olio commestibile o per qualsiasi altro consumo umano o animale”. Come si può notare, la stessa etichetta di avvertimento contiene restrizioni concernenti il pascolo di animali su campi coltivati con colture trattate con Axcess.
I campi coltivati con grano, orzo, avena, segale, triticale, sorgo e miglio trattate con Axcess sono così pericolose che devono essere messi in sicurezza dall’accesso di animali per almeno 45 giorni dopo la semina.
OGM: certamente una minaccia per l’ambiente e per le specie in via di estinzione. Se il consumatore avesse la possibilità di leggere questi o simili avvertimenti sui foglietti illustrativi delle sementi commerciali, potrebbe certo compiere una scelta più consapevole prima di consumare tutti questi derivati transgenici che le aziende chimiche insistono a proporre come sicuri.
L’etichettatura degli OGM improvvisamente diventa “più prudente” alla luce di queste rivelazioni. Ancora peggio è il fatto che l’utilizzo di questi sementi chimiche trattate minaccia l’ambiente e le specie autoctone, comprese le specie in via di estinzione protette.
Un foglietto illustrativo per le sementi trattate con SIGNET 480 FS, per esempio, che è prodotto da una società chiamata Nufarm, spiega che il trattamento è nocivo per i pesci, gli uccelli, le specie in via di estinzione e l’ambiente.
“Questo prodotto chimico è tossico per i pesci, invertebrati acquatici, uccelli, ostriche e gamberi”, recita l’inserto, e fa riferimento a una sostanza chimica nota come “Thiram: Tetramethylthiuram Disulfide”. Quindi, tutto ciò che i sostenitori della salute e dell’ambiente hanno detto per anni circa la tossicità degli OGM e colture di sementi convenzionali trattate chimicamente sembra essere vero, sulla base di questi avvertimenti. (N.d.t. e dei tanti studi che testimoniano tutti i danni già causati alla salute ed all’ambiente.
Gli esseri umani, gli animali e l’ambiente sono tutti minacciati dall’uso di sementi geneticamente modificate che comportano deliberatamente la manomissione delle strutture dei semi che, in questo caso, coinvolge il rivestimento trattato con prodotti chimici nocivi che distruggono tutto ciò con cui entrano in contatto.
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