Musei italiani: da luglio grosse novità

Musei italiani luglioIl ministro per i Beni Culturali ha firmato un decreto che entrerà in vigore da 1 luglio e prevede l’ingresso gratuito solo per gli under 18. Musei aperti il venerdì fino alle 22, compresi il Colosseo e gli Uffizi. E la prima domenica del mese non si paga.
Musei, si cambia musica. Dal 1 luglio gli over 65 pagheranno il biglietto intero, mentre per gli under 18 (e per alcune categorie di lavoratori, tra cui gli insegnanti) è previsto l’ingresso gratuito. Queste e altre modifiche sono contenute nel decreto firmato dal ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini. La rivoluzione tariffaria comprende anche alcune agevolazioni per i giovani tra i 18 e i 25 anni. “Inoltre – ha spiegato Franceschini – viene istituita la ‘domenica al museo’ nel corso della quale, ogni prima domenica del mese, tutti i luoghi della cultura potranno essere visitati gratuitamente.
In questo modo si rende più equa la gratuità non legandola a fasce d’età, ad eccezione che per gli under 25. Si evita anche – ha aggiunto il ministro – che facoltosi turisti stranieri over 65 non paghino il biglietto come avviene oggi”.
Secondo Franceschini, infatti, questo è l’unico modo per adeguarsi agli standard dell’Ue: “L’analisi dei dati sugli ingressi nei nostri musei, dove ogni anno più di un terzo dei visitatori non paga il biglietto, impone una svolta europea”, spiega il ministro.
Novità anche per quanto riguarda gli orari e le aperture straordinarie. “Tutti i venerdì i grandi musei, compreso il Colosseo, Pompei e la Galleria degli Uffizi, prolungheranno l’apertura di due ore e saranno visitabili fino alle 22“, racconta Franceschini, mentre dovrebbero essere previste almeno due edizioni all’anno della “Notte dei musei”, con il costo del biglietto bloccato a un euro. Per Franceschini questo intervento sugli orari e sulle tariffe “si somma agli altri provvedimenti che il governo sta mettendo in campo per valorizzare il sistema museale: con la recente norma del decreto art Bonus abbiamo introdotto anche l’autonomia finanziaria e la figura del manager per i grandi musei”.

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