Recensione Outlast

Outlast1.1
Titolo: Outlast
Data di uscita: 5 Febbraio 2014, 18 giugno 2014
Genere: Horror
Piattaforme: PS4, Xbox One
Team di sviluppo: Red Barrels
Modalità di gioco: Singleplayer
Distribuito: Red Barrels

 

Il Trailer

I giochi Indie ormai sono sempre più diffusi, i survival horror sono tra i titoli indie più sviluppati al momento, ma nessuno di essi è mai stato in grado di creare un comparto narrativo degno di nota, questo almeno fino all’uscita di Outlast, titolo Horror puro creato dai ragazzi di Red Barrels con un budget relativamente ristretto si è rivelato essere un ottimo titolo in grado di tenere incollato il giocatore allo schermo grazie all’ottimo comparto narrativo.
Outlast è finalmente arrivato su console, in esclusiva (anche se temporanea su Ps4) che oltre a mantenere il costo della versione PC, quindi relativamente basso, è stato rilasciato gratuitamente a tutti gli abbonati PsPlus.

OutlastGrazie al cielo i manicomi in italia sono stati aboliti!

La versione PS4 sotto il punto di vista della trama non si discosta di una virgola dalla versione PC.
In Outlast vestiremo i panni di un reporter che dopo essere andato a indagare in una struttura di ricovero psichiatrico o per meglio dire manicomio, verrà improvvisamente catapultato in qualche cosa di inimmaginabile e infinitamente più grande di lui, un progetto malato e segreto andato male che sconvolgerà la vita del nostro protagonista, obbligandolo a vivere delle situazioni al limite dell’immaginabile e ritrovandosi a diventare la chiave per risolvere questa sciagura.
La trama è godibile dall’inizio alla fine, ma sopratutto non è prevedibile, fin dal primo istante di gioco ci ritroveremo spaesati nel contesto narrativo, il tutto diverrà leggermente più chiaro verso la fine per poi lasciarci con molti, forse troppi dubbi in un finale forse aperto ad un seguito.
Il titolo purtroppo pecca sotto il punto di vista della longevità, solo 4 ore se proseguiamo spediti, 6 ore massimo se ricerchiamo tutti i collezionabili e ci soffermiamo su ogni piccolo particolare dell’ambiente che può rivelare qualche tassello aggiuntivo per la trama.

OutlastDa mouse e tastiera a pad

Anche il gameplay è rimasto sostanzialmente invariato, anche se ad essere sinceri se giochiamo al buio grazie alla luce del pad si creerà più atmosfera, se per esempio accendiamo la nostra telecamera il led diventerà bianco, mentre se passiamo alla modalità infrarossi diventerà verde e infine rosso acceso è il colore che assumerà in caso di morte.
I comandi seppur leggermente più scomodi e macchinosi, si adattano bene al nostro controller e la vibrazione dà quel tocco in più che mancava su PC.
Per chi non ha avuto modo di provare il titolo su PC, la nostra videocamera e tutto quello che abbiamo a disposizione in Outlast, quest’ultima non solo ci permette di filmare ogni cosa che capita all’interno del manicomio, ma è preziosa anche grazie alla modalità di visione notturna messa a nostra disposizione da essa che sarà cruciale ai fini della nostra sopravvivenza.
Come potete quindi immaginare in Outlast, essendo un Horror puro, non ci potremo difendere in alcun modo e gli unici modi per sfuggire ad un pericolo sono la fuga, nascondersi in qualche anfratto, oppure utilizzare le nostre doti acrobatiche per arrampicarci su qualche piattaforma o cassa.
OutlastLa componente platform è ben fatta e ci saranno diverse fasi di questo tipo.
Il titolo è anche molto scriptato e in alcuni casi avrei preferito i tanto amati o odiati QTE, per dare una maggiore interattività al titolo.
Poco male comunque dato che le numerose Cut-Scene sono ben fatte e sempre agghiaccianti.
Outlast potrebbe farvi saltare in diverse occasioni dalla sedia e se siete deboli di stomaco o moralmente suscettibili, vi consiglio di starci alla larga dato che i ragazzi di Red Barrels non ci hanno risparmiato nulla.
L’IA dei nemici è appena sufficiente, a volte sembra fin troppo reattiva altre volte non ci vedranno a 2 cm dal naso.

Next-Gen o Current Gen

Il titolo è per l’appunto in esclusiva next-gen, graficamente è identico ai dettagli massimi della versione PC con un Anti-Aliasing forse poco “pompato”, tutto sommato lo si può definire un titolo next-gen anche grazie agli effetti particellari e all’occlusione ambientale ottimi, così come gli effetti atmosferici a tratti sbalorditivi, il tutto però soffre di incomprensibili cali di Frame-Rate anche vistosi nelle situazioni con molti effetti a schermo, ma anche in casi random dell’avventura, che denotano scarsa ottimizzazione, ma ricordiamoci che stiamo pur sempre parlando di un titolo Indie e che questi cali di frame non influiscono negativamente sulla giocabilità.
Le animazioni generali sono buone, forse migliorabili quelle della corsa del protagonista o per esempio quelle dei nemici, ma comunque sorprendono per la varietà.
Parlando dei nemici i modelli sono ripetitivi, nella maggior parte dei casi cambieranno solo il colore dei vestiti, un po’ più di varietà su questo lato non avrebbe di certo guastato.
Le animazioni facciali si limitano al movimento del labiale.
Parlando del sonoro il doppiaggio inglese è buono, mai fuori sincronia, ma sopratutto i rumori ambientali sono veramente ottimi.
Le musiche seppur in minima parte dell’avventura, servono in determinate circostanze a creare la giusta ansia nel giocatore.

Il Trailer

Gaming & Oc

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