Renzi e lo “shock dimezzato”
Renzi non finisce mai di stupire! Ha trasformato la conferenza stampa di ieri in una sorta di lezione universitaria o in una specie di televendita televisiva. Comunque, al di là della forma, sono più importanti i contenuti e il provvedimento principale della riduzione dell’Irpef e quindi dei 1000 euro in un anno per dipendenti con salario medio-basso sembra non tanto “shock”. Lo shock che aveva promesso Renzi sembra uno “shock dimezzato” e questo dipende sempre dal fatto che si devono rispettare i vincoli europei. Renzi sta continuando sulla strada già percorsa da Monti e da Letta. Certo sono state mostrate misure positive ieri, come la tassa sulle rendite finanziarie o i soldi stanziati per la messa in sicurezza del territorio o ancora per l’edilizia scolastica etc. Però, e ci sono tanti però sollevati dai quotidiani “gufi” o “uccelli del malaugurio”, il nostro paese ha bisogno di ben altro per risollevarsi dall’abisso in cui è finito dopo anni di stagnazione e recessione economica.
Sono i primi passi nella “buona direzione”: infatti anche i sindacati “approvano”, ma siamo molto lontani dallo shock promesso e atteso da tanti italiani.
La conferenza stampa di ieri di Matteo Renzi sembrava essere stata concepita apposta per le elezioni europee: uno spot elettorale ben congegnato e presentato per portare alla vittoria nella prossima contesa elettorale il PD con proposte che per i modi e i contenuti hanno ricordato tanto anche Silvio Berlusconi.
Il “nodo da sciogliere” è sempre lo stesso: il rapporto con l’Europa. Finché saremo obbligati a rispettare il 3% come limite del rapporto deficit/PIL, finché dovremo “fare i compiti a casa”, finché dovremo l’anno prossimo rispettare il Fiscal Compact, finché dovremo rispettare il patto di stabilità, finché dovremo rispettare tutte queste cose e tante altre sarà difficile uscire dal pantano in cui siamo messi e riportare il nostro paese ad un livello competitivo pari o paragonabile a quello della Germania e degli altri paesi del Nord Europa.
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