Scoperto un fungo che mangia la plastica. Potrebbe salvare il pianeta!
Uno dei più grandi problemi ambientali che interessano il nostro pianeta è l’inquinamento della plastica, tale problema però potrebbe presto incontrare la sua fine inseguito a uno scoperta degli studenti dell’università di Yale che sarebbero in grado di riprodurre un fungo mangia plastica.
Inoltre i ricercatori sono stati in grado di isolare l’enzima del fungo che biodegrada la plastica.
La notizia è stata ufficialmente pubblicata sulla rivista scientifica Applied and Environmental Microbiology.
La sorprendente scoperta sarebbe avvenuta durante una spedizione nella foresta pluviale dell’Ecuador così la rivista dell’ Inhabitat riporta: “In una spedizione per la foresta pluviale dell’Ecuador, gli studenti del dipartimento di biofisica molecolare e biochimica di Yale scoprirono un fungo in precedenza sconosciuto che ha un salutare appetito per l’inquinamento.
Secondo la Fast Company, il fungo è il primo noto a sopravvivere da solo all’inquinamento e può farlo in un ambiente anaerobico (senza ossigeno), ciò suggerisce che potrebbe essere usato sulla cima delle discariche.”
Sarebbe una vera e propria svolta poiché l’inquinamento della plastica rappresenta un vero e proprio mostro che incombe sulla vita dei nostri oceani e sulle nostre stesse vite poiché molto del pesce che mangiamo è contaminato dai veleni liquidi della plastica.
Infatti il National Center forBiotechnology Information afferma “La plastica non si biodegrada, sebbene, sotto l’influenza delle radiazioni solari UV, la plastica si degrada e frammenta in piccole particelle, definite microplastiche” e gli ultimi dati evidenziano che sull’Oceano Pacifico ci sia una grande isola di spazzatura di plastica galleggiante delle dimensioni dello stato del Texas.
Quindi anche se non è esattamente chiaro come questo fungo sarà attuato nel bio–risanamento ma è importante per svezzare noi stessi lontano da materie plastiche a base di petrolio perché richiedono molte risorse solo per la produzione, e l’inquinamento non inizia o finisce con il cestino nella grondaia. Sono disponibili molte altre opzioni sostenibili che potrebbero essere usate come la plastica a base di canapa o basati su altre piante.
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