Wikileaks svela TISA, l’accordo segreto che mira a creare una dittatura finanziaria internazionale
Recentemente Wikileaks ha pubblicato una bozza del trattato TISA (Trade in Services Agreement), un’accordo riservato tra 50 paesi, il cui scopo sarebbe quello di cancellare il potere d’intervento dei governi e lasciare mano libera alle banche e alle multinazionali.
Come scritto da Marco Schiaffino sul Fatto Quotidiano, l’obiettivo dell’accordo è quello di “eliminare tutte le leggi nazionali che sono considerate come “ostacoli” al commercio dei servizi in ambito finanziario”, ovvero “un copione che ricalca i trattati approvati nel 2000 e che, secondo molti economisti e governi, hanno rappresentato la causa principale della recente crisi finanziaria globale”.
Tra le norme da eliminare, spiccano quelle relative ai limiti alle dimensioni degli istituti finanziari, imposti in alcuni paesi per evitare quelle operazioni di salvataggio obbligate nei confronti di quegli istituti (principalmente banche) considerati “troppo grandi per fallire“.
Nelle proposte del trattato inoltre si sollecita la privatizzazione della previdenza e delle assicurazioni e l’eliminazione degli obblighi di divulgazione di operazioni offshore nei paradisi fiscali.
Il trattato rappresenta una vera e propria proposta di deregulation totale per le banche e i grandi istituti finanziari, una sorta di manifesto per una prossima “dittatura finanziaria” di cui a beneficiarne saranno i pochi “signori del denaro” a scapito dei cittadini sempre più schiacciati da tasse e i cui soldi spesso sono usati proprio per salvare quegli istituti finanziari (come nel caso delle vicende delle banche “too big too fail”) in gran parte responsabili della crisi attuale.
Come avevo scritto in un recente articolo, il sogno dei gruppi di potere finanziario è: “un mondo completamente schiavo del denaro (anche elettronico) e totalmente mercificato, dove ogni individuo terrestre sia essenzialmente dipendente del sistema finanziario e privato di ogni radice. Un mondo totalitario unito dalla fede nel Dio Denaro e nei suoi creatori”.
Insomma,il cosiddetto “Nuovo Ordine Mondiale“.
Fonte