Essere pagati per andare in bicicletta

Pagati per andare in biciclettaEssere pagati per andare in bicicletta si può, anche se non si è ciclisti professionisti: accade a Massarosa, dove chi sceglie di andare a lavorare usando la bicicletta invece della macchina viene rimborsato con 1 euro ogni 4 chilometri percorsi.
Il cosiddetto bike to work, che è già stato sperimentato con un discreto successo in varie realtà europee, è arrivato – quindi – anche in Italia.
Il Comune di Massarosa, in provincia di Lucca, è il primo che può vantare un’iniziativa del genere, che è stata varata direttamente dall’amministrazione pubblica: si tratta di un progetto che è solo sperimentale, almeno per il momento e che prevede un rimborso massimo di 600 euro ogni anno (pari a 50 euro al mese) per coloro che si muovono, sia sul territorio comunale che nei paesi limitrofi, in sella a una bici per andare e tornare dal lavoro.
I soldi che vengono utilizzati per il finanziamento del bike to work, per altro, vengono ricavati dalle multe alle auto: è stato calcolato, per la precisione, che per la sperimentazione ci sarà bisogno, in tutto, di 30mila euro circa.
L’iniziativa si baserà, tra l’altro, su un applicazione per gli smartphone: sarà tramite questa applicazione che potranno essere conteggiati e verificati i chilometri realmente percorsi dai cittadini.
All’inizio il progetto durerà per un anno e vi saranno ammessi solo 50 lavoratori, scelti tramite un regolare bando in base all’ordine cronologico. I requisiti per partecipare sono immaginabili: è necessario solo essere domiciliati o residenti nel paesino toscano. Affinché il progetto possa garantire la massima trasparenza, inoltre, non più di cinque dipendenti comunali potranno essere selezionati e tra le aziende private non potranno essere scelti più di dieci lavoratori della stessa società.
Pagati per andare in biciclettaIl bando verrà messo a disposizione nei prossimi giorni e tutti gli interessati avranno la possibilità di scoprirlo negli uffici comunali o sul sito dell’amministrazione di Massarosa: chi verrà selezionato sarà tenuto a sottoscrivere un patto di adesione al progetto, che si spera di far partire il prima possibile, anche se in realtà non è ancora stata stabilita una data di inizio sicura.
Già da molti anni il Comune di Massarosa è attivo per promuovere l’uso della bici e in questo senso si spiega il ripristino di molte piste ciclabili, di molte strade bianche e di diverse zone a traffico lento, in cui il limite di velocità da non superare è di 30 chilometri orari.
Certo, per quanto al momento tra la cittadinanza si possa riscontrare un certo grado di soddisfazione a favore dell’iniziativa, resta da capire quanti saranno gli effettivi che presenteranno la domanda di adesione e sceglieranno di rinunciare alla macchina, anche in inverno. Quel che è certo è che Massarosa, grazie a questa iniziativa, ha guadagnato molto in popolarità e in visibilità.
Il bike to work, come detto, non è una primizia di Massarosa. Qualche tempo fa, per esempio, in Francia il Ministro dell’Ambiente Segolene Royal ha annunciato l’intenzione di fornire un incentivo economico a chi va a lavorare usando la bicicletta: un incentivo che varierà dai 21 centesimi ai 25 centesimi di euro per ogni chilometro.
Oltralpe, il suggerimento di mettere in pratica il progetto è arrivato da Frédéric Cuviller, titolare del dicastero dei Trasporti, che si è messo in cerca di aziende disposte a sperimentare e mettere alla prova il sistema di rimborsi.
Pagati per andare in biciclettaChiaramente, anche per queste società ci sarà un guadagno, nel senso che quelle che aderiranno al programma avranno l’opportunità di usufruire di un alleggerimento a livello fiscale. Allo studio del Ministero dei Trasporti, poi, c’è la possibilità di aumentare le multe per chi parcheggia la propria auto in corrispondenza delle piste ciclabili.
C’è da sottolineare, naturalmente, che il ricorso alla bici non potrà essere incentivato in maniera concreta fino a quando non saranno realmente migliorate le varie misure di sicurezza destinate a proteggere i ciclisti e a tutelarli sulle strade. I vantaggi del bike to work, in Francia, si associano a quelli offerti dai servizi di bike sharing, che però è disponibile solo nelle grandi città.
Insomma, dalla Francia a Massarosa, l’obiettivo comune sembra quello di promuovere le due ruote, non solo per una questione ecologica e di rispetto dell’ambiente, ma anche per compensare stili di vita che sono sempre di più all’insegna della sedentarietà e della mancanza di movimento.

Fonte

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