Obama combatte l’ebola con un Zar e con i soldati. Paul Craig Roberts

Obama combatte ebola con Zar Sierra Leone e la Liberia, i paesi più colpiti, ospitano laboratori statunitensi per la guerra biologica. Un caso?

Un gruppo di 30 medici e scienziati, si legge sul sito di Paul Craig Roberts, ha pubblicato i risultati di uno studio sul sito del New England Journal of Medicine sostenendo che l’epidemia di ebola che sta falcidiando l’Africa occidentale è un nuovo ceppo della malattia e non è stato importato dall’Africa centrale.
La conclusione degli scienziati e dei medici è coerente con le conclusioni del dottor Cyril Broderick secondo il quale il ceppo avrebbe avuto origine nei laboratori destinati alla ricerca sulla guerra biologica degli Stati Uniti e sarebbe stato iniettato negli esseri umani nel corso di “prove sul campo” condotte dal Dipartimento della Difesa che avrebbero avuto luogo poche settimane prima dell’esplosione dell’epidemia di ebola.
Il governo degli Stati Uniti ha alle spalle una storia di utilizzo di esseri umani ignari come cavie. Cittadini neri in Alabama e soldati e prigionieri guatemaltechi sono stati infettati con la sifilide e la gonorrea, al fine di studiare gli effetti delle malattie e di sperimentare cure.
Un altro dato interessante è che a quanto pare qualcuno sarebbe stato avvisato che ci sarebbe stato un focolaio di Ebola. Il New York Daily News riporta che la Phoenix Air ha un jet appositamente attrezzato per il trasporto di pazienti affetti da ebola e che il vice presidente della società avrebbe impiegato 30 mesi per ottenere l’aereo attrezzato e pronto. L’epidemia di Ebola è iniziato sei o sette mesi fa. L’aereo è stato consegnato in due anni e mezzo.
Gli americani continuano ad essere rassicurati sul fatto che l’ebola non è un problema per gli Stati Uniti, ma la CNN riferisce che Obama ha nominato un super commissario per gestire l’emergenza ebola. Lo “Zar” non è un medico, ma un avvocato che ha servito come capo del personale del vicepresidente Biden. Piccoli teorie cospirative si stanno diffondendo più velocemente dell’ ebola. E queste teorie potrebbero anche essere vere.
Un professore di diritto dell’University of Illinois,Francis Boyle, un esperto delle perfidie del governo degli Stati Uniti, ci ricorda che la Sierra Leone e la Liberia, i paesi più colpiti dall’ epidemia di ebola, sono due paesi dell’Africa occidentale che ospitano laboratori statunitensi per la guerra biologica. Il professor Boyle si chiede come la malattia, che è stata associata principalmente al Congo equatoriale, abbia raggiunto l’Africa occidentale a migliaia di chilometri di distanza.
La risposta di Washington è stata di per sé peculiare. Il regime di Obama ha inviato 4.000 soldati statunitensi in Africa occidentale per combattere l’ebola. I soldati non hanno formazione o apparecchiature con cui combattere l’epidemia. Perché esporre 4.000 americani ad un’epidemia? Questa decisione apparentemente inutile ha sollevato sospetti che Washington stia esponendo le truppe al virus in modo che i vaccini o trattamenti possano essere testati sui soldati.
Altri commentatori hanno notato che l’Africa occidentale è una zona di investimenti cinesi. Si chiedono se Washington stia usando la copertura dell’ebola per occupare i paesi e cacciare i cinesi. Il nuovo Comando Africa degli Stati Uniti è stato costituito per contrastare la penetrazione economica cinese in Africa.
L’incompetenza delle autorità sanitarie statunitensi nel rispondere all’ebola dà fiato a queste teorie. Le cospirazioni abbondano. Come ha osservato un commentatore, la risposta del CDC all’ebola è stata stupida.
Il protocollo del CDC si basa su ipotesi sul virus che non sembrano essere veritiere per il ceppo attuale. Ad un infermiere, che ha curato il “paziente zero” di Dallas che è poi morto, è stato concesso di prendere un aereo anche se aveva riferito al CDC di avere i sintomi della malattia. L’infermiere ha esposto i 132 passeggeri del volo al contagio, e questi passeggeri da allora sono stati in contatto con migliaia di altre persone. Il Daily Mail ha pubblicato le fotografie di un americano all’imbarco del paziente infetto su un aereo privato che non indossava alcuna protezione.
Le autorità sanitarie degli Stati Uniti non hanno imposto alcuna quarantena sui viaggi verso gli Stati Uniti dai paesi infetti. Le compagnie aeree statunitensi continuano a volare avanti e indietro dai paesi colpiti, nonostante il rischio di introdurre nuovi casi negli Stati Uniti.
I paesi africani stanno facendo un lavoro migliore rispetto alla superpotenza egemonica: hanno chiuso le frontiere, hanno impedito il trasporto aereo, e rintracciato le persone infette e quelle esposte al contagio.
Invece di prendere le precauzioni ragionevoli, Obama ha nominato uno zar per l’ebola e ha inviato 4.000 americani nelle zone in cui infuria la malattia.
Non c’è da stupirsi se gli americani non hanno fiducia nel loro governo.

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