Scandalo Novartis: colosso farmaceutico multato per tangenti pagate alle farmacie

NovartisLa giustizia americana ha inflitto una multa di 390 milioni di dollari alla divisione statunitense di Novartis, accusandola di aver pagato tangenti e offerto sontuose cene a medici per incoraggiarli a prescrivere le medicine contro l’ipertensione e altre malattie, invece che preparati della concorrenza.
I pagamenti effettuati da Novartis Pharmaceutical erano iscritti come onorari per i dottori per la loro partecipazione a programmi educativi, nei quali dovevano mostrare slide e istruire altri medici sui medicinali usati.
Il Dipartimento di giustizia statunitense aveva depositato, a fine giugno, ad una corte federale di Manhattan (New York) una causa che chiedeva al gigante farmaceutico pagamenti fino a 3,35 miliardi di dollari.
La pena, inflitta, venerdì, è nettamente inferiore alla richiesta e mette le parola fine all’inchiesta USA. Le presentazioni, secondo le accuse, non erano però altro che uscite sociali per i medici.
Inoltre Novartis, avrebbe incoraggiato dal 2005 i farmacisti a vendere il Myfortic, versando loro ristorni illegali. Queste commissioni occulte erano mascherate come ribassi e ristorni, si legge nella denuncia depositata presso un tribunale di Manhattan.
Per spiegare l’intreccio di interessi che univa la Novartis alle farmacie coinvolte, il Dipartimento della Giustizia USA cita un caso emblematico: a Los Angeles per “spronare” il titolare di una farmacia a “convertire” tra i 700 e i 1000 pazienti al Myfortic, la Novartis gli avrebbe garantito il 5% sulla vendita del farmaco assicurandogli in tal modo proventi di milioni di dollari aggiuntivi all’anno.
Il successo di questo tentativo avrebbe fatto capire alla Novartis che con questo metodo, anche pagando tangenti del 10% o del 20%, i suoi profitti sarebbero comunque aumentati.
La logica era che i costi nel breve termine si sarebbero presto trasformati in guadagni nel lungo periodo.
Il sistema americano dell’assicurazione malattia per gli over-65 (Medicare) e per i più poveri (Medicaid) ha dunque versato decine di milioni di dollari in rimborsi per questo medicamento, secondo la denuncia, milioni di dollari pagati di troppo, per un sistema di concorrenza sleale.
Il ministero pubblico americano esigeva da Novartis una compensazione finanziaria e il pagamento di una multa a cui ora è stata condannata.
Il Myfortic viene assunto nei casi di trapianto di rene, per impedire al sistema immunitario dell’organismo il rigetto.
Questa condanna alla multa per un importo molto cospicuo, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” sottolinea la dicotomia profonda di come gli interessi delle case farmaceutiche prevalgono sul diritto alla salute dei cittadini.

Ricordiamo anche che la Novartis è stata spesso al centro di scandali e polemiche:

  • Nel 2007 la Novartis ha perso una causa in India: l’Alta corte di Chennai, ha infatti respinto il ricorso della multinazionale contro la legge indiana che consente alle industrie locali di produrre copie a basso costo dei farmaci essenziali, i cosiddetti “salva-vita”. La sconfitta giudiziaria del colosso farmaceutico ha quindi consentito alle industrie farmaceutiche indiane di continuare a produrre farmaci low cost (secondo Medici senza frontiere, circa l’84% dei retrovirali, che servono per curare l’Aids, viene prodotto proprio in India). 
  • Nel giugno 2009 la Novartis ha rifiutato di fornire i vaccini gratuiti per i poveri dei paesi in via di sviluppo, al fine di contrastare un’epidemia di influenza in corso.
  • Nel 2012 il ministero della Salute e l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) hanno vietato l’utilizzo di 4 vaccini antinfluenzali a scopo cautelativo, prodotti negli stabilimenti toscani dell’azienda, per la presenza di un fenomeno di aggregazione proteica osservato nella loro produzione. 
  • Infine, è dello scorso anno in Italia la condanna al pagamento di una multa di circa 180 milioni di euro che l’Antitrust ha inflitto nei confronti di Novartis e Roche per aver creato un “cartello” volto a favorire le vendite del farmaco Lucentis (contro la maculopatia) – carissimo – a discapito del ben più economico Avastin, realizzando un illecito incremento dei costi a carico del Ssn.

Fonte 1

Fonte 2

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