Set 23
Clima impazzito? Ecco quello che la Televisione non ci dice
La realtà è sotto gli occhi di tutti: i cambiamenti climatici ai quali stiamo assistendo non sono rassicuranti. Probabilmente il cambiamento di clima rappresenta una delle maggiori sfide che l’umanità dovrà affrontare nei prossimi anni ed i rischi per il pianeta e per le generazioni future sono enormi.
La Televisione ci tiene all’oscuro della verità e ci lascia intuire che questi cambiamenti climatici sono nella norma. Un filmato vi aiuterà a capire realmente come stanno le cose, aprite gli occhi!
Il clima influenza le nostre giornate e cambia i nostri umori, spesso le nostre decisioni si basano sul tempo e sembrano accadere in modo “casuale” o per meglio dire secondo la logica della natura. In realtà non è cosi, i mass media forse lo ignorano ma il rischio più grande è che dietro a questi mutamenti repentini ed inaspettati di clima ci siano scopi militari.
Stiamo parlando del progetto HAARP (High Frequency Active Auroral Research Program) ovvero un’installazione civile e militare, esistente dal 1992, situata negli Usa. Questo progetto è
coordinato dalla Marina e dall’Aviazione e la base principale si trova in Alaska a Gakona. Nel terreno sono presenti 180 piloni d’alluminio alti 23 metri in grado di trasmettere, attraverso due antenne, onde ad altra frequenza fino a 350 km di distanza.
Lo scopo di questo progetto è quello di studiare la ionosfera e lo sviluppo di nuove tecniche radar e la stazione scientifica viene descritta in maniera innocua, ma la realtà è diversa.
Le teorie complottistiche parlano di manipolazioni delle risorse climatiche per usi bellici. Dunque uragani, piogge torrenziali, fulmini ed altre calamità verranno usate in futuro come armi distruttive per annientare l’ipotetico nemico.
Vi invitiamo ad osservare il video con molta attenzione, un filmato che vi aprirà gli occhi spostando le convinzioni che i mass media e le televisioni ci impongono. Clima impazzito? No, teste impazzite!
Il Video
Set 23
Financial Times: “Italia a grosso rischio default sul debito Pubblico!”
Un editoriale di Wolfgang Munchau lancia l’allarme: “Il fardello del debito italiano è un problema per tutti noi”. E il Paese non ha strumenti per uscire dalla “trappola”. Unica speranza è l’acquisto di titoli da parte della Bce di Mario Draghi.
“La situazione economica italiana è insostenibile e porterà a un default sul debito a meno che non ci sia un improvviso e duraturo cambiamento nella crescita. Se così non fosse, il futuro dell’Italia nell’eurozona sarebbe in dubbio, e di fatto lo sarebbe il futuro dell’euro stesso”. E’ quanto si legge in un editoriale del Financial Times, a firma Wolfgang Munchau. Secondo il quale “nessuno sa” fino a che punto l’Italia, il cui debito in caso di stagnazione anche nel 2015 e 2016 salirà fino al 150% del pil, sia “insolvente”. “Il Giappone lo è ancora, nonostante un rapporto debito/Pil del 200%”, ricorda Munchau, “ma il Giappone, diversamente dall’Italia, ha la sua banca centrale”. Il che permette a Tokyo di rassicurare gli investitori sul fatto di essere in grado di stabilizzare il debito. La politica monetaria di Roma, al contrario, come quelle di tutti i Paesi dell’Eurozona è affidata alla Bce.
Per l’Italia, dunque, l’unica via d’uscita dalla trappola consiste nella crescita del pil, che deve essere “più veloce di quella del debito”. Ma il Paese “non ha gli strumenti” per stimolarla: “Non può abbassare il tasso di interesse“, “non ha banca centrale che possa finanziare con la moneta i suoi debiti”, “non ha un tasso di cambio da poter svalutare”.
Naturalmente tutte queste leve esistono ancora e sono nelle mani dell’Eurotower di Mario Draghi, “ma i tassi di interesse dell’Eurozona sono ancora a zero”, “la Bce non sta (ancora) comprando titoli di Stato italiani” e “l’euro dovrebbe svalutarsi di circa il 60 per cento perché l’Italia possa ottenere una svalutazione di portata simile a quella del 1992, quando la lira lasciò temporaneamente il sistema monetario europeo“.
E le invocate riforme economiche, che tutti indicano come indispensabili e salvifiche? “Possono contribuire alla crescita nel lungo periodo, ma è un pò ingenuo pensare che l’economia ripartirà miracolosamente una volta che le imprese potranno licenziare il loro personale”. L’aggiustamento economico necessario “va molto al di là di qualche riforma strutturale. L’Italia ha bisogno di cambiare il sistema legale, di ridurre le tasse alla media dell’Eurozona e di migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione“. “In altre parole, deve cambiare l’intero sistema politico“, scrive Munchau.
Secondo l’editorialista, “le speranze migliori risiedono nel programma di acquisto di titoli da parte della Bce”, perché “siamo in una situazione in cui abbiamo bisogno di un’azione politica estrema e coordinata per permettere all’Italia di crescere, sostenere il debito e in definitiva rimanere dentro l’Eurozona”.
Set 23
La Russia compra tonnellate di oro e vende i titoli di stato americani
22 settembre – Vladimir Putin oltre ad essere un eccellente stratega è anche un uomo che preferisce l’azione alle parole, tant’è vero che è sempre al lavoro alla ricerca di soluzioni che possano accrescere il potere e il prestigio del suo paese.
Per tale motivo, non deve sorprendere il fatto che mentre i parassiti di Bruxelles insistono nell’imporre inutili sanzioni contro il governo russo, la Russia si imbottisce d’oro e a luglio ne ha comprate quasi 10 tonnellate per un valore di 400 milioni di dollari.
A tanto ammontano gli acquisti di metallo giallo effettuati dalla Banca centrale russa che ora è tra le prime cinque al mondo per riserve auree detenute, dietro Usa, Germania, Italia e Francia.
Ma come si spiega questo shopping senza precedenti?
In pratica, mentre la risposta di Vladimir Putin alla UE è stata l’embargo di prodotti alimentari provenienti dalla UE, la rappresaglia nei confronti di Washington consiste nel disfarsi dei suoi titoli di Stato, i Treasuries, e usarne il ricavato per comprare oro.
E difatti negli ultimi cinque mesi Mosca ha venduto circa un quinto dei titoli di Stato americani che deteneva, per un totale di 149,5 milioni.
Dietro a questa corsa all’oro c’e’ sicuramente una possibile guerra finanziaria contro l’Occidente in risposta alle iniziative americane non solo nel Medio Oriente ma contro i cosiddetti paesi Bric, cioè Brasile, Russia, India e Cina, ma e’ anche possibile che la Russia voglia sostituire il dollaro americano come valuta di riserva, anche per evitare di cadere, così come fatto da Pechino, nella trappola della dipendenza finanziaria dei titoli di Stato di Washington.
Le riserve auree russe, che quest’anno hanno superato quelle di Svizzera e Cina, sono quasi triplicate dalla fine del 2005 (secondo i dati del Fondo monetario internazionale) e rappresentano ormai quasi il 10% delle riserve complessive mondiali.
Ancora una volta il leader russo dimostra di essere una persona piena di buon senso mentre i parassiti di Bruxelles confermano di essere dei perfetti idioti, visto che non hanno capito che non riusciranno mai a piegare la Russia, mentre le loro politiche stanno solo danneggiando l’economia del Vecchio Continente.
Giuseppe De Santis
Set 23
Normandia: presunta flottiglia UFO avvistata e filmata nei pressi delle scie chimiche
Il 12 settembre 2014 una coppia di amici ha avvistato e registrato uno strano fenomeno nel cielo della Normandia. I due testimoni stavano osservando la presenza di alcune scie chimiche quando improvvisamente hanno notato alcune luci nel cielo. Di cosa si è trattato? Segni dal Cielo vi mostra il video di quest’avvistamento che sta facendo il giro del web.
I due amici si trovavano su uno yacht e stavano navigando mentre osservavano il meraviglioso cielo blu della Normandia, nel nord-ovest della Francia. I due erano intenti ad osservare le scie chimiche ed alcune nuvole quando la loro attenzione è stata catturata da alcuni oggetti presenti nel cielo. Riportiamo di seguito la testimonianza di uno dei testimoni.
“Ho notato alcuni strani piccoli punti di luce nei pressi delle enormi scie chimiche, ho preso il mio Iphone ed ho iniziato a riprendere lo strano fenomeno. Controllando in seguito la registrazione sullo schermo del mio pc sono riuscito a contare 7 oggetti bianchi. Non so di cosa possa trattarsi ma mi sono fatto 3 ipotesi:
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Meteore che cadono (fenomeno raro in pieno giorno)
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Droni spia o dispositivi militari
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Ufo (oggetti volanti non identificati)
Questo tipo di avvistamento è abbastanza ricorrente e ci sono tantissime registrazioni molto simili al filmato in questione. Ci sentiamo di escludere l’opzione meteore in quanto è difficile che un fenomeno del genere possa capitare in pieno giorno. Il filmato è molto interessante ed a primo impatto sembra possa trattarsi effettivamente di una flottiglia Ufo.
Come sempre, vi invitiamo ad osservare con molta attenzione il filmato ed a farvi una propria idea personale. Voi cosa ne pensate? Vi ricordiamo la presenza della chat sul nostro sito e vi suggeriamo di commentare e condividere le vostre idee, per un confronto molto interessante su quest’argomento che tanto ci accomuna.
Il Video
Set 23
Steve Jobs: “Niente IPad per i Miei Figli”
Un recente articolo uscito sul New York Times (Steve Jobs Was a Low-Tech Parent) riporta come gli appartenenti alle elite al comando del settore tecnologico seguano regole di vita molto diverse da quelle che consigliano alla gente comune.
L’articolo rivela che il celebre CEO della Apple proibisse ai propri figli di giocare con uno dei dispositivi più popolari al mondo: l’IPad.
“I tuoi figli usano l’IPad?” ho chiesto a mister Jobs. “A loro non permetto di usarlo” ha risposto. “Faccio in modo che usino poco questi dispositivi.”
A quel punto ho reagito con un sussulto e un silenzio attonito. “Ho sempre pensato che la tua casa fosse una sorta di paradiso per nerd: intere pareti trasformate in giganteschi display touch; il tavolo da pranzo disseminato di iPad e iPod a disposizione degli ospiti come cioccolatini su un cuscino.”
“Niente affatto“, mi ha confidato Jobs. “Sei molto lontano dalla realtà delle cose.”
Dopo quel giorno ho incontrato altri pezzi grossi dell’industria tecnologica, i quali mi hanno risposto tutti in modo simile: si dichiarano estremamente rigorosi nel limitare l’uso di gadget tecnologici per i rispettivi figli, spesso negandoglieli durante la settimana scolastica e fissando rigidi limiti orari anche nei fine settimana.
Purtroppo il Times non ha reclamato da Jobs una spiegazione più approfondita in merito al suo regime di rigorosa proibizione parentale del ‘dispositivo usato oggigiorno da milioni di bambini in tutto il mondo’, tuttavia è assodato che in generale le élite si rapportino alla tecnologia in modo simile al celebre guru, dettaglio che non fa che suggerire l’esistenza di un doppio standard di educazione dei figli; quello della classe dirigente e quello delle classi inferiori.
Il doppio standard è evidente se si considera i comportamenti di gente miliardaria come l’ex CEO di Microsoft Bill Gates, che con la sua fondazione spende milioni di dollari per supportare la scuola pubblica e gli standard di formazione di base comuni, ma poi manda i figli a studiare presso istituti privati dove gli standard di formazione di base comuni non sono adottati.
Un altro articolo del New York Times dal 2011 (A Silicon Valley School That Doesn’t Compute) ha rivelato che le scuole private riservate ai figli delle elite proibiscono l’uso dei computer, ponendosi in netto contrasto con l’alluvione di pc che negli ultimi 20 anni ha inondato le scuole pubbliche.
“Il capo ufficio tecnologico di eBay ha iscritto i figli presso una scuola formata da sole nove aule. Stessa cosa dicasi per il personale di giganti della Silicon Valley quali Google, Apple, Yahoo e Hewlett-Packard. Ed i principali strumenti didattici di questo istituto sono tutto fuorché tecnologici: carta e penna, ferri da maglia e a volte creta. In questa scuola non si trova un pc nemmeno a cercarlo. Nessun monitor. Non sono ammessi in aula e l’istituto ne scoraggia l’uso perfino sul fronte domestico.
Le scuole pubbliche si sono affrettate ad attrezzare le aule con i computer, e molti politici continuano a ripetere che non allinearsi al ‘progresso’ sarebbe una cosa stupida. Eppure proprio nel cuore del polo tecnologico mondiale, genitori ed educatori agiscono in modo diametralmente opposto: computer e scuola non vengono mai mischiati.
Mentre le scuole pubbliche si vantano delle loro aule cablate, la Waldorf School ha un essenziale look retrò: lavagne con gessi colorati, scaffali pieni di enciclopedie cartacee, scrivanie in legno con cartelle di lavoro e matite.
Le classi di quinta elementare lavorano anche sulla maglieria; usano aghi in legno per comporre campioni di tessuto. I responsabili scolastici affermano che si tratti di una attività utile allo sviluppo di problem-solving, abilità matematiche e coordinamento. Scopo finale: confezionare calzini.
Come afferma l’ex policy advisor del Dipartimento dell’Istruzione statunitense Charlotte Thompson Iserbyt nel suo libro: La Deliberata Involuzione dell’America, l’introduzione dei computer nelle scuole fa parte di un programma ad ampio spettro in azione ormai da decenni, il cui fine ultimo è la creazione di un sistema educativo che formi una nazione di lavoratori robotici e senza cervello.
“La richiesta di un’America socialista, naturalmente, richiede che le scuole abbandonino i classici metodi di insegnamento sostituendoli con una specifica ‘formazione di forza lavoro’ o technademics che soddisfi le esigenze dell’economia pianificata“, scrive Iserbyt nell’ultima edizione del suo lavoro.
La Iserbyt evidenzia anche un articolo del 1972 scritto dalla ricercatrice pedagogica Mary Thompson, che sottolinea come l’uso della tecnologia in classe, tra le altre cose, sia parte di un sistema finalizzato ad istituire l’insegnamento a distanza, ‘innovazione’ che condurrebbe all’arretramento del ruolo degli insegnanti ‘a meri tutor e sorveglianti.’
Dall’articolo di Mary Thompson:
“Sveglia, docenti; il vostro lavoro sta per essere esternalizzato come è accaduto con l’industria, l’ingegneria e altre professioni. I vostri sindacati non saranno capaci di opporsi alla trasformazione più di quanto abbiano fatto altri sindacati di settore in favore dei disoccupati che la tecnologia ha creato nelle fabbriche. Gli studenti saranno gradualmente riprogrammati per diventare api operaie funzionali alle economie globali.”
Inoltre le élite limitano l’esposizione ai monitor dei loro figli anche per prevenire problemi di salute. L’anno scorso, un rapporto rapporto AFP ha affermato che “i tablet possono causare difficoltà di sviluppo e altri problemi tra cui autismo e disturbo da deficit di attenzione.”
Altri rapporti documentano come monitor, smartphone e tablet stiano conducendo ad un incremento dei disturbi della vista e dell’insonnia tra i “bambini dipendenti dall’uso di simili dispositivi.” Inoltre le onde wireless utilizzate da numerosi gadget tecnologici sono state associate a rischi per la salute, ad esempio: il cancro (v. correlati).
Il fatto che le elite al potere limitino consapevolmente i loro figli nell’uso di tali dispositivi, e li iscrivano a scuole che ne sono prive, mentre contemporaneamente ne promuovono l’uso da parte della popolazione comune è la prova dell’esistenza di una strategia con cui si intende creare una futura forza lavoro composta da cittadini istupiditi.
A. Salazar
Articolo in lingua inglese pubblicato sul sito Infowars
Set 22
CDC: Ebola sale il livello di allarme, compagnie aeree allertate
I CDC – Centri per il Controllo e la prevenzione delle malattie -, una sorta di Istituto Superiore di Sanità americano, hanno alzato il livello di allarme per quanto riguarda le loro istruzioni su Ebola alle compagnie aeree.
Sono giunte nuove linee guida al personale di bordo, che dovranno trattare tutti i fluidi corporei – saliva compresa – come fossero infettivi. E’ un salto di qualità che evidenzia come la situazione stia precipitando.
“Trattare tutti i fluidi corporei come se fossero infettivi”, recita l’ ultimo aggiornamento CDC alle compagnie aeree. L’aggiornamento osserva che, anche in caso di solo sospetto di Ebola, l’aereo può essere pulito a metà volo. L’aggiornamento ha lo scopo di sottolineare i diritti delle compagnie aeree ad impedire l’imbarco di chi appare anche solo ‘infetto’.
I CDC, questa settimana avevano suggerito che Ebola potrebbe colpire 500.000 persone entro la fine di gennaio.
Oltre alle nuove misure alle compagnie aeree, i CDC hanno anche fornito ospedali e centri sanitari con protocolli speciali per il trattamento di persone sospettate di avere Ebola.
Set 22
Semi: 10 motivi per mangiarne una manciata al giorno
Ormai diverse ricerche hanno confermato i benefici dei semi oleosi. Questo nome generico racchiude davvero una grande varietà di piccoli alimenti ricchi di sostanze nutritive: semi di girasole, lino, sesamo, zucca, chia, canapa ma anche mandorle, noci, nocciole e il resto della frutta secca.
Una manciatina al giorno è sufficiente per ottenere dei benefici, ecco 10 motivi per inserire i semi oleosi nella propria alimentazione quotidiana.
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Sali minerali e oligoelementi
Tutti i semi oleosi sono particolarmente ricchi di sali minerali tra cui magnesio, potassio e ferro e oligoelementi come selenio, zinco e rame utili al nostro corpo in tutte le sue funzioni. Spesso siamo carenti di alcune di queste sostanze e magari ricorriamo a degli integratori. Ricordiamoci invece che, oltre a frutta e verdura, anche mangiare una manciatina di semi oleosi ogni giorno ci garantisce un buon apporto di minerali. -
Proteine
I semi contengono proteine vegetali molto utili soprattutto a chi segue diete vegetariane e vegane e ha bisogno di un aiutino in più per raggiungere il giusto fabbisogno giornaliero di queste sostanze. In caso si seguano diete completamente vegetali si può aumentare anche il consumo di semi e frutta secca senza problemi, variando il più possibile tra le tipologie. -
Vitamine
Oltre ai sali minerali e le proteine, i semi oleosi contengono diverse vitamine in particolare A, E, e alcune vitamine del gruppo B. Ecco perché semi e frutta secca possono essere considerati a tutti gli effetti dei veri e propri integratori naturali che se consumati ogni giorno, allontanano il rischio di possibili carenze. -
Grassi buoni
I grassi di cui sono composti i semi oleosi sono soprattutto polinsaturi e dunque “buoni”. Si tratta in particolare degli acidi grassi Omega 3 e Omega 6 essenziali per il nostro organismo in quanto esso non riesce a produrli e sintetizzarli da solo e devono essere assunti necessariamente tramite il cibo. In particolare i semi di lino e le noci sono ricche di Omega 3, utili per la salute del cuore, del sistema immunitario e molto altro. Anche in questo caso i semi oleosi sono un ottimo integratore naturale dato che spesso le nostre diete sono carenti di acidi grassi Omega 3. -
Fibre
Da non sottovalutare anche nei semi oleosi la presenza di fibre molto utili al nostro corpo anche se prive di valori nutrizionali. Il giusto consumo quotidiano di fibre ci aiuta nella regolarità intestinale ma è importante anche per tenere sotto controllo i grassi e gli zuccheri nel sangue. Non basta certo una manciatina di semi oleosi per raggiungere il quantitativo di fibre che ci servono ogni giorno ma, soprattutto per chi non mangia integrale o non assume ogni giorno 5 porzioni tra frutta e verdura, possono essere un aiuto in più. -
Benessere dell’intestino ma con attenzione
Come abbiamo visto i semi oleosi, grazie alla presenza delle fibre, sono utili al benessere del nostro intestino e con un’alimentazione sana ed equilibrata che li contenga si tiene lontano anche il rischio di cancro al colon. C’è solo un caso in cui questi semi oleosi sono sconsigliati: quando si hanno i diverticoli in questo caso infatti piccoli porzioni di questi semini possono andarsi a depositare nelle sacchette formatesi in alcuni tratti intestinali e creare infiammazione. -
Benessere del cuore
Proprio per la presenza di quei “grassi buoni” di cui abbiamo parlato sopra e delle fibre, i semi oleosi hanno dalla loro parte il notevole vantaggio di contribuire ad abbassare il colesterolo presente nel sangue. Di questo ovviamente beneficeranno in particolare cuore e circolazione. -
Benessere delle ossa
Per il benessere delle nostre ossa ci vengono in aiuto soprattutto i semi di sesamo che contengono una dose ottima di calcio. Pensate che un cucchiaio offre circa 88 mg di calcio. Aggiungerli ben tostati e tritati ad esempio nell’insalata, insieme ad un’alimentazione nel complesso equilibrata, è davvero un modo semplice ed efficace per non essere mai in carenza di questo minerale. -
Prevenzione dell’anemia
I semi oleosi sono importanti anche nella prevenzione dell’anemia dato che contenendo ferro possono contribuire al raggiungimento di un buon quantitativo giornaliero di questo minerale anche se si segue una dieta vegetariana e vegana. Dosi interessanti di ferro si trovano ad esempio nei semi di sesamo (14.55 mg) e in quelli di zucca (8.82mg). Per conoscere altri alimenti vegetali da privilegiare come fonti di ferro potete leggere 12 fonti di ferro per i vegani. -
Sono buoni
Quest’ultimo motivo non è da sottovalutare: semi e frutta secca sono buoni e possiamo utilizzarli per arricchire i nostri piatti preferiti in particolare verdure crude o cotte, pasta, pane ma anche dolci. Se non sapete bene come inserirli nella vostra alimentazione, potete leggere 10 facili modi per introdurli nella dieta quotidiana.
Francesca Biagioli
Set 22
L’Anomalia del Sud Atlantico conosciuta come il Triangolo Maledetto, minaccia i satelliti
L’Agenzia Spaziale Europea e la NASA, sono preoccupate per i frequenti black out che stanno colpendo i satelliti che passano sopra il famoso Triangolo delle Bermude e nel tratto del sud Atlantico, dove appunto avvengono delle misteriose anomalie magnetiche.
Non sono solo i satelliti ad essere colpiti ma anche il Telescopio Spaziale HUBBLE, che ultimamente ha subito diverse avarie nella strumentazione che risulta essere molto delicata e complessa, per via del puntamento elettronico del telescopio.
Quindi, cosa succede all’Hubble nella regione misteriosa, conosciuta come la South Atlantic Anomaly? Quando i satelliti attraversano questa zona sono bombardati da sciami di particelle di energia intensamente elevati. Ciò può produrre “difetti” nei dati astronomici, malfunzionamento dell’elettronica di bordo.
Inoltre, spesso e volentieri, gli stessi satelliti, passando sopra queste zone dove si verificano le anomalie, possono subire dei veri e propri black-out, rimanendo spenti e trovando impreparati per settimane i ricercatori degli enti spaziali ESA e NASA.
Infatti all’ESA, credono che ci sia un collegamento tra lo spazio, il cosmo, e il famigerato “Triangolo delle Bermuda”, dove un certo numero di aerei e navi, sono scomparsi in circostanze misteriose! Esiste una connessione tra l’Anomalia del Sud Atlantico, il Trangolo delle Bermude e il Cosmo? Forse si tratta di un enorme Stargate, ovvero un portale spazio-temporale molto simile ad un Worm Hole che è attivo ed è connesso con il cosmo? Da parte dell’ESA sono in corso accertamenti e analisi più approfondite su queste anomalie del pianeta Terra, soprattutto in questa zona dell’Atlantico, ma per ora, gli stessi scienziati della NASA e dell’ESA, non sanno come giustificare tale flusso di energia connesso con lo spazio.
Il Video
Set 21
Texas (Usa): spettacolare avvistamento di UFO Flottillas su San Antonio – il video
Lo spettacolare filmato che vi presentiamo riguarda un avvistamento di una flotta di sfere di luce, che sorvola la città di San Antonio (Texas) il 30 Agosto 2014.
In questo video potete vedere una formazione di quelle che sembrano essere sfere di Luce, che viaggiano su San Antonio, Texas.
In un primo momento sembravano librarsi tra le nuvole, poi successivamente il gruppo di sfere sembra andare sopra le nuvole, emettendo un qualche tipo di energia incandescente.
Viaggiano a forte velocità, e si vede chiaramente che non erano volatili, uccelli, che sono solito volare sempre in formazione a V e non si vede il tipico battito di ali. Il video è stato registrato dal famoso Skywatcher Mario Vallejo con una SONY TRV-310 360XZOOM /950 + Filtro Infrarosso. Guardate il filmato!
Il Video
Set 21
Dieci teorie cospirative divenute realtà
Dieci teorie cospirative divenute realtà – Anche se il termine “teoria del complotto” è diventato un dispregiativo usato contro chiunque metta in discussione la versione ufficiale degli eventi, ci sono innumerevoli esempi in tutta la storia delle cospirazioni che si sono poi dimostrati veri. Diamo uno sguardo a dieci casi.
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Operazione AJAX e operazioni False Flag
L’idea che i governi e le agenzie di intelligence svolgano atti di terrorismo sotto false flag è stata a lungo derisa dai media del sistema come una teoria della cospirazione, nonostante ci sia una pletora di casi storicamente documentati.
Dopo decenni di smentite, nel mese di agosto 2013, la CIA infine ha ammesso il suo ruolo nella messa in scena del colpo di stato in Iran che ha portato al rovesciamento di Mohammad Mossadegh nel 1953 sotto l’egida della Operazione AJAX. Tramite l’AJAX, la CIA ha supervisionato le operazioni segrete che includevano atti terroristici false flag che sono costati la vita a circa 300 persone. -
Golfo del Tonchino
Il 4 agosto 1964 il presidente Lyndon Johnson andò in televisione nazionale e disse al Paese che il Vietnam del Nord aveva attaccato delle navi americane.
“I ripetuti atti di violenza contro le forze armate degli Stati Uniti devono ricevere una risposta non solo mettendo in allarme la nostra difesa, ma con una risposta positiva. Tale risposta viene data stasera mentre sto parlando”, dichiarò Johnson.
Il Congresso approvò subito la Risoluzione del Golfo del Tonchino, che fornì a Johnson l’autorità di condurre operazioni militari contro il Vietnam del Nord. Nel 1969, oltre 500.000 soldati stavano combattendo nel sud-est asiatico.
Johnson e il suo segretario alla Difesa, Robert McNamara, avevano ingannato il Congresso e il popolo americano. In realtà, il Vietnam del Nord non aveva attaccato la USS Maddox, come il Pentagono aveva sostenuto, e la “prova inequivocabile” di un “non provocato” secondo attacco contro la nave da guerra degli Stati Uniti era uno stratagemma. -
Operazione Gladio: il terrore sponsorizzato dallo Stato viene imputato alla sinistra
Dopo la seconda guerra mondiale, la CIA e la britannica MI6 collaborarono assieme alla NATO nell’Operazione Gladio per creare un esercito clandestino, o “stay behind”, al fine di combattere il comunismo nel caso di una invasione sovietica dell’Europa occidentale.
Gladio trascese rapidamente la sua missione originaria e divenne una rete terroristica segreta composta da milizie di destra, elementi della criminalità organizzata, agenti provocatori e unità militari segrete. Queste forze armate cosiddette stay behind erano attive in Francia, Belgio, Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia, Germania, e Svizzera.
La “strategia della tensione” (in italiano nel testo, ndt) di Gladio venne progettata per far figurare i gruppi politici di sinistra europei come terroristici e per spaventare la popolazione inducendola così a votare per governi autoritari. Per realizzare questo obiettivo, gli agenti di Gladio hanno condotto una serie di attacchi terroristici mortali di cui sono stati in-colpati la sinistra e i marxisti. Nel mese di agosto del 1980, agenti di Gladio hanno fatto esplodere una bomba nella stazione ferroviaria di Bologna, uccidendo 85 persone. La responsabilità inizialmente fu data alle Brigate Rosse, ma si è poi scoperto che elementi fascisti all’interno delle forze dei servizi segreti italiani e Licio Gelli, capo della loggia massonica P2, erano i responsabili dell’attacco terroristico. Altri gruppi fascisti, tra cui Avanguardia Nazionale e Ordine Nuovo, erano stati mobilitati e impiegati nel terrore.
L’Operazione Gladio in ultima analisi, ha causato la morte di centinaia di persone in tutta Europa.
Secondo Vincenzo Vinciguerra, un terrorista di Gladio all’ergastolo per l’assassinio di un poliziotto, la ragione di Gladio era semplice. E’ stata progettata per costringere la gente, i cittadini italiani, a pretendere dallo stato maggiore sicurezza. Questa è la logica politica che sta dietro tutte le stragi e gli attentati che restano impuniti, perché lo Stato non può condannare se stesso o dichiararsi responsabile di quanto è accaduto. -
Operazione Northwoods
Come parte della guerra segreta contro il regime comunista di Cuba e dell’Operazione Mangusta della CIA, lo Stato Maggi-ore USA propose all’unanimità di realizzare azioni terroristiche sponsorizzate dallo Stato all’interno degli Stati Uniti. Il piano prevedeva l’abbattimento di aerei americani dirottati (10), l’affondamento di navi americane, e sparare americani per le strade di Washington, DC. Lo scandaloso piano includeva anche lo scenario di un disastro NASA che prevedeva la morte dell’astronauta John Glenn.
Il presidente John F. Kennedy, ancora vacillante dopo l’imbarazzante fallimento della CIA per l’invasione alla Baia dei Porci a Cuba, respinse il piano nel marzo del 1962. Pochi mesi dopo, Kennedy negò all’autore del piano, il Generale Lyman Lemnitzer, un secondo mandato come militare di rango più alto della nazione.
Nel novembre del 1963, Kennedy fu assassinato a Dallas, in Texas. -
L’incidente di Gleiwitz
L’incidente di Gleiwitz si riferisce ad una operazione false flag effettuata dai nazisti il 31 agosto 1939, durante la quale le truppe delle SS organizzarono un attacco a una stazione radio tedesca per darne poi la colpa alle truppe polacche.
Agenti tedeschi, vestiti con divise polacche, sequestrarono una stazione radio situata vicino al confine polacco e trasmisero un breve messaggio di propaganda in polacco. Poi uccisero dei prigionieri di un campo di concentramento vestiti con uniformi polacche e li lasciarono sulla scena, per far apparire l’incidente come un atto di aggressione polacca. Il giorno successivo la Germania invase la Polonia, e Hitler citò l’episodio come uno dei pretesti.
Nove giorni prima dell’incidente, Hitler aveva detto ai suoi generali, “Provvederò ad un casus belli per la propaganda. La sua credibilità non ha importanza. Al vincitore non verrà chiesto se ha detto la verità”. -
Le aziende del tabacco addizionavano deliberatamente alle sigarette sostanze chimiche che danno assuefazione
Le cospirazioni non riguardano esclusivamente i governi, possono anche essere destinate ai consumatori. Secondo la BBC, le aziende americane produttrici del tabacco sono state “prese con le mani nel sacco” nell’ingegnerizzare deliberatamente le sigarette additivandole con prodotti chimici che ne incrementano artificialmente la dipendenza e ne rendono migliore il sapore.
Clive Bates, direttore di ASH (Action on Smoking and Health), ha detto che la scoperta ha messo alla luce uno “scandalo in cui le aziende del tabacco deliberatamente utilizzano additivi per rendere i loro dannosi prodotti ancora peggiori”. -
Operazione Fast and Furious
L’operazione Fast and Furious, con cui il governo Obama ha fornito armi ai signori messicani della droga con l’apparente scopo di seguirne le tracce al fine di distruggere le gang, era in realtà parte di un piano cospirativo per demonizzare il secondo emendamento (il diritto del cittadino americano di portare armi, ndt).
I documenti ottenuti da CBS News nel dicembre 2011 dimostrano che gli agenti ATF avevano discusso su come avrebbero potuto collegare le armi coinvolte nelle violenze in Messico ai negozianti di armi degli Stati Uniti, al fine di far approvare normative più restrittive sul controllo delle armi. Una fonte della polizia ha detto a CBS News che le email indicano che l’ATF ha creato il problema come parte di una manovra politica. “È come se l’ATF avesse creato o incrementato il problema in modo da poter essere proprio lei a fornire la soluzione. È un modo di fare a proprio vantaggio”, ha detto la fonte. -
Spionaggio e sorveglianza di massa dell’NSA
Negli anni ‘90, quando gli attivisti anti-sorveglianza e i personaggi dei media stavano mettendo in guardia sulla vasta operazione di spionaggio della NSA, vennero trattati come teorici paranoici della cospirazione.
Ben più di un decennio prima delle rivelazioni di Snowden, la NSA era impegnata a intercettare e registrare tutte le comunicazioni elettroniche di tutto il mondo nel quadro del programma Echelon.
Nel 1999, il governo australiano ha ammesso di far parte, assieme a Stati Uniti e Gran Bretagna, di un programma di intercettazione e sorveglianza globale condotto dalla NSA denominato Echelon in grado di intercettare “ogni chiamata internazionale via telefono, fax, e-mail o trasmissione radio” del pianeta.
Inoltre, nel 2001 un dossier del Parlamento europeo ha affermato che “in Europa tutte le comunicazioni e-mail, telefono e fax sono regolarmente intercettate” dalla NSA. -
Il traffico di droga della CIA
La Central Intelligence Agency è stata implicata in operazioni di traffico di droga in tutto il mondo, anche a livello naziona-le, in particolare durante l’affare Iran-Contra, durante il quale gente del Contra, con la benedizione della CIA, contrabban-dò negli Stati Uniti cocaina che venne poi distribuita come droga di prima qualità a Los Angeles, e i cui profitti furono poi versati ai Contras.
L’ex agente di polizia di Los Angeles Michael Ruppert ha anche testimoniato di aveva assistito al traffico di droga della CIA.
I boss della droga messicani, come Jesus Vicente Zambada Niebla, hanno perfino dichiarato pubblicamente che essi sono stati assunti dal governo USA per operazioni di traffico di droga. C’è un voluminoso corpo di prove che conferma che la CIA e i giganti bancari degli Stati Uniti sono i maggiori players in un commercio mondiale di droga del valore di centinaia di miliardi di dollari l’anno, le informazioni pubblicate da gente come Gary Webb. -
L’arma della CIA che provoca un “attacco cardiaco”
Nel 1975, durante una testimonianza al Senato degli USA sulle attività illegali della CIA, fu rivelato che l’agenzia aveva sviluppato un’arma a dardi che causa un attacco di cuore. “Nella prima udienza televisiva, svolta nella sala Caucus del Senato, il Presidente Church mostrò una pistola a dardi velenosi della CIA. Rivelando così che la Commissione era venuta a conoscenza del fatto che l’Agenzia aveva violato un ordine presidenziale diretto conservando uno stock di tossine di molluschi che sarebbe stato sufficiente a uccidere migliaia di persone”, come spiega una pagina web del Senato.
“Il veleno letale poi entra rapidamente nel flusso sanguigno causando un attacco di cuore. Una volta che il danno è fatto, il veleno denatura rapidamente, in modo che nell’autopsia è molto improbabile rilevare che l’infarto è stato provocato da qualcosa di diverso da cause naturali. Suona come la perfetta arma di James Bond, non è vero? Eppure tutto questo è verificabile in una testimonianza al Congresso”, scrive Fred Burks.
“Il dardo di questa arma segreta della CIA trapassa l’abbigliamento e lascia null’altro che un minuscolo puntino rosso sulla pelle. Quanto alla penetrazione del dardo mortale, l’individuo a cui si è mirato per assassinarlo sente come se fosse stato punto da una zanzara, o addirittura nulla. Il dardo velenoso si disintegra completamente entrando nel bersaglio”.
Paul Joseph Watson e Alex Jones
Set 21
Scoperto un fungo che mangia la plastica. Potrebbe salvare il pianeta!
Uno dei più grandi problemi ambientali che interessano il nostro pianeta è l’inquinamento della plastica, tale problema però potrebbe presto incontrare la sua fine inseguito a uno scoperta degli studenti dell’università di Yale che sarebbero in grado di riprodurre un fungo mangia plastica.
Inoltre i ricercatori sono stati in grado di isolare l’enzima del fungo che biodegrada la plastica.
La notizia è stata ufficialmente pubblicata sulla rivista scientifica Applied and Environmental Microbiology.
La sorprendente scoperta sarebbe avvenuta durante una spedizione nella foresta pluviale dell’Ecuador così la rivista dell’ Inhabitat riporta: “In una spedizione per la foresta pluviale dell’Ecuador, gli studenti del dipartimento di biofisica molecolare e biochimica di Yale scoprirono un fungo in precedenza sconosciuto che ha un salutare appetito per l’inquinamento.
Secondo la Fast Company, il fungo è il primo noto a sopravvivere da solo all’inquinamento e può farlo in un ambiente anaerobico (senza ossigeno), ciò suggerisce che potrebbe essere usato sulla cima delle discariche.”
Sarebbe una vera e propria svolta poiché l’inquinamento della plastica rappresenta un vero e proprio mostro che incombe sulla vita dei nostri oceani e sulle nostre stesse vite poiché molto del pesce che mangiamo è contaminato dai veleni liquidi della plastica.
Infatti il National Center forBiotechnology Information afferma “La plastica non si biodegrada, sebbene, sotto l’influenza delle radiazioni solari UV, la plastica si degrada e frammenta in piccole particelle, definite microplastiche” e gli ultimi dati evidenziano che sull’Oceano Pacifico ci sia una grande isola di spazzatura di plastica galleggiante delle dimensioni dello stato del Texas.
Quindi anche se non è esattamente chiaro come questo fungo sarà attuato nel bio–risanamento ma è importante per svezzare noi stessi lontano da materie plastiche a base di petrolio perché richiedono molte risorse solo per la produzione, e l’inquinamento non inizia o finisce con il cestino nella grondaia. Sono disponibili molte altre opzioni sostenibili che potrebbero essere usate come la plastica a base di canapa o basati su altre piante.
Altri articoli sull’inquinamento della plastica
Set 21
Il FEMA americano e la mega emergenza: tra campi, bare, scorte, mezzi ed altre stranezze
Ormai sono anni che sentiamo parlare di campi di concentramento e detenzione del FEMA (Federal Emergency Management Agency) americano, dell’acquisto di bare a sei posti, di intere aree di cimiteri, di razioni liofilizzate a milioni, mezzi speciali, ecc.. ma di cosa stiamo parlando realmente?
Cosa c’è in moto, e a cosa servono tutti questi preparativi ed accantonamenti di materiale, a cosa servono tutti questi campi e l’approvvigionamento di scorte alimentari e di beni di prima necessità, soccorso, sopravvivenza e via discorrendo?
Iniziamo a vedere cosa sono i campi FEMA ed a cosa potrebbero servire.
Osservando il panorama visibile in rete, tra siti governativi, di protesta contro i campi, e notizie che arrivano da tutti i fronti (compreso video che ci mostrano queste zone con riprese aeree), si può capire che essenzialmente essi sono di tre tipi e con differente strutturazione.
Il primo tipo in effetti, come dicono le voci complottistiche, sembra un campo di prigionia classico, il secondo sembra un campo di protezione e il terzo sembra addirittura un agglomerato urbano indipendente. Scendiamo più in dettaglio e vediamoli da vicino…
Un campo di concentramento o detenzione è composto da alcune linee di recinzione che mostrano sempre la sua parte più alta rivolta verso l’interno del campo, formando di fatto (se vista di lato) una Y a cui manca l’asta rivolta verso l’esterno; questo accorgimento del reticolo di recinzione rivolto verso l’interno, viene fatto per diminuire le possibilità di fuga dei prigionieri, e più raramente questo è rivolto anche verso l’esterno a formare invece una Y completa (sempre se guardata di profilo).
La parte superiore delle recinzioni è coperta da filo spinato, questo è già di per sé un ostacolo che aumenta le difficoltà di oltrepassare la recinzione; il filo spinato degli USA è famoso ed acquistato in tutto il mondo per le sue proprietà uniche; infatti, al posto dei classici fili intrecciati ci sono delle vere e proprie lamette che nulla hanno da invidiare a quelle dei più affilati rasoi. Di questo tipo di recinzione ve ne sono solitamente almeno due, posizionate l’una dall’altra ad una distanza di alcuni metri per evitare che chi riuscisse a superare la prima barriera, non possa riuscire a farlo con la seconda.
Inoltre intorno al perimetro del campo, sono presenti torrette di controllo con alcune sentinelle il cui ingresso è spesso rivolto all’esterno della prima recinzione (in modo da non essere accessibile ai detenuti) ma allo stesso tempo è protetta anche da intrusioni dall’esterno.
Tutto il campo è composto da anelli concentrici indipendentemente dalla forma e l’estensione dell’area, ed all’interno di essi sono presenti baracche tipiche prefabbricate in legno alternate a spiazzi (una scena che abbiamo purtroppo già visto nei “lager”e “gulag” rispettivamente tedeschi e sovietici).
Il secondo gruppo di edifici FEMA, è impostato alla stessa maniera, ma con alcune fondamentali differenze. Le recinzioni sono praticamente identiche al primo tipo di campo, ma non ci sono le sporgenze con il filo spinato dal lato interno come in quello precedente, cosa che da sola dimostra che è chi sta dentro a dover essere protetto da chi invece sta fuori dal campo, mentre chi è dentro non viene considerato un possibile fuggitivo-prigioniero o una minaccia; inoltre le torrette sono quasi sempre dentro il campo stesso, quindi accessibili con maggiore prontezza dai militari, e più distanti dalla recinzione.
Tutta una serie di postazioni in cemento armato sono poste invece spesso vicino agli ingressi, e rappresentano le tipiche postazioni da mitragliatrice delle aree militarizzate.
Nel terzo tipo di campi FEMA da analizzare non ci sono recinzioni vere e proprie. Le difese perimetrali sono più ampie: sia come maglia, che come capacità, e gli anelli concentrici si estendono per molti km intorno al nucleo centrale del campo.
Al suo interno invece si trovano, non baracche in legno come nei precedenti, ma “camper” e “roulotte” bianchi, oppure case prefabbricate antivento (anche’esse di colore bianco), con parecchi comfort ed elettricità indipendente; intorno alla zona abitabile, si alternano invece canali d’acqua (probabilmente da usare per l’irrigazione) e aree coltivabili a riso ed altre colture, tutto ancora una volta a forma di anelli concentrici.
Negli ultimi due tipi di campi di cui abbiamo parlato, è presente una struttura centrale fortificata che sembra essere costruita per la difesa urbana estrema, e soprattutto nel caso dei campi di protezione (i terzi descritti), la fortificazione interna sembra poter ospitare per giorni molti civili e militari, dove check-point con tanto di ingressi con sbarre rotanti automatizzate e cemento armato ovunque, impediscono l’ingresso a chi non ha permessi per entrare.
Sembra infatti di osservare un tipico punto di controllo e smistamento persone delle aree a rischio terrorismo, guerra urbana e rivolte armate, come quelli già visti nello stato d’Israele o dopo le guerre di Afghanistan ed Iraq.
È probabile che i tre tipi di campi abbiano tre scopi differenti, possibilmente in considerazione del fatto che l’organizzazione governativa ha preparato vari tipi di piani di emergenza per tipi differenti di situazione.
Vediamo alcuni possibili eventi descritti nei documenti di emergenza della protezione civile statunitense: terremoti devastanti, eruzioni vulcaniche cataclismatiche, attacchi terroristici nucleari, epidemie incontrollabili, pandemie globali, guerra chimica e batteriologica, impatto di una grande meteora, multi impatto meteoritico, mega tsunami, black-out totale prolungato, militarizzazione del sistema con legge marziale, impiego dell’esercito per disarmo forzato dei civili, e tanto altro ancora.
In effetti è possibile che in ogni zona degli Stati americani sotto un unico comando (per zona è intesa una delle regioni di emergenza dal FEMA, per es. I, II, III, ecc.), abbiano creato strutture differenti sul territorio per differenti situazioni verificabili, e questo spiegherebbe in buona parte anche l’incredibile dislocamento e concentramento in punti precisi di mezzi militari, di mezzi da escavazione, di gruppi elettrogeni, potabilizzatori di acqua, e molti altri veicoli. Non dobbiamo
comunque dimenticare che negli USA ci sono altissimi rischi che si verifichino uragani, inondazioni e tifoni, quindi alcune procedure del FEMA così come alcuni assembramenti di mezzi, potrebbero essere giustificati semplicemente per questo tipo di rischi.
Lasciamo quindi i campi in discussione (almeno per il momento) e cerchiamo di comprendere altri fattori legati a questa agenzia di emergenza.
A che cosa possono mai servire le bare del FEMA?
Alcune fonti parlano di 500000 bare da 6 posti ciascuno, ovvero contenitori per tre milioni di corpi, altre fonti parlano addirittura di sei milioni di bare, e visto che la matematica non è un’opinione, 6.000.000 di bare x 6 posti ciascuno, fa trentasei milioni di posti, se sommiamo questo dato a quello dei cimiteri sotto sequestro e con lavori dell’esercito in corso (dati non confermati da fonti ufficiali), scopriamo, che negli USA sono stati sequestrati pezzi di cimiteri pubblici dai militari e che è stata interdetta l’area ai civili, queste sepolture si pensa possano ospitare fino a 6 milioni di bare da sei posti, quindi i conti corrispondono.
Ogni bara è composta di materiale plastico impermeabile, non ci sono aperture, sfiati o altro, quindi sono totalmente ermetiche (anche se in alcuni posti che le descrivono troviamo scritta la parola “asettiche”, termine che indica che germi, virus e batteri non vi possono penetrare, e che apre ben altri scenari sul loro utilizzo). A produrre le bare è una azienda dal nome Polyguard & Co che si occupa specificatamente di questo settore: tombe e bare asettiche/ermetiche, e vanta che le proprie sepolture non permettono infiltrazioni di acqua ed altre sostanze naturali.
Un’altra stranezza assurda è l’acquisto da parte di alcuni stati americani di ghigliottine automatiche; risulta infatti da documenti, che alcuni stati ne hanno comprate per un totale di 200 unità, e questo apre scenari sconcertanti ed enigmatici.
Un’altra stranezza, è l’incredibile acquisto di migliaia di mezzi antisommossa, e l’addestramento da parte del governo USA di oltre 300000 soldati in guerra urbana. Tra le priorità dell’addestramento ci sono l’irruzione in casa, il blocco di persone in fuga, il disarmo con uso della forza dei civili, l’abbattimento di persone che minacciano i militari o altri civili con armi, le irruzioni elicotteristiche su circuito urbano ed in mezzo al traffico autostradale, il trasporto e la scorta di gruppi di civili con mezzi blindati e treni speciali, l’uso di munizioni ad ogiva forata e tante altre cose che normalmente non hanno una logica spiegazione.
Sono note, a tal riguardo, le esercitazioni di Houston e Los Angeles ed altre città USA, dove gli elicotteri hanno terrorizzato le persone bloccate in autostrada durante un’esercitazione sparando munizioni a salve, nei primi mesi di quest’anno (2013); in questi episodi, si simulava un’incursione sopra i civili incolonnati e bloccati in autostrada.
Altre esercitazioni si sono invece svolte in città degli Stati del Sud, dove i militari con attrezzature antisommossa ed antiterrorismo, irrompevano in abitazioni civili per snidare uomini armati che facevano resistenza, ed a sequestrare le armi dei cittadini che non volevano consegnarle; noto inoltre il tentativo di abrogare la regola costituzionale americana che prevede la libera detenzione di armi da parte dei cittadini USA, tentativo a quanto pare fallito.
Le testimonianze di persone che hanno parlato attraverso i media o principalmente divulgato informazioni in rete attraverso foto e video, hanno largamente dimostrato la presenza di mezzi militari antisommossa non solo statunitensi ma anche di altre nazioni in molte città americane, di mezzi militari da difesa e combattimento schierati nel deserto del Nevada ed in quello della California, di intere caserme ed aree adiacenti a quelle metropolitane (in particolar modo delle città della zona III del FEMA dove al momento c’è un allarme generico per stato di emergenza-calamità). In quest’area della costa atlantica degli USA al momento c’è un particolare accumulo di quantità incredibili di pale meccaniche, gruppi elettrogeni, camion da trasporto materiali, ruspe, potabilizzatori d’acqua, mezzi per il monitoraggio dell’inquinamento, per le telecomunicazioni satellitari e tanti altri tipi di velivoli strani ed inconsueti.
Un’altra stranezza, e non da poco, è la presenza documentata di 15000 soldati russi (tra cui paracadutisti) sul suolo americano, ed addestrati insieme a ad un migliaio di polacchi e un numero imprecisato di cinesi alle truppe USA (in guerra urbana e altre cose precedentemente descritte). Cosa ci fanno russi e cinesi sul suolo americano? Come mai si addestrano insieme nella guerra urbana? Come mai vengono fotografate colonne di mezzi antisommossa e blindati per il trasporto truppe con insegna UN (ONU) fermi in varie parti degli States? Inutile continuare l’elenco di domande che non trovano facilmente risposta razionale e logica o comunque reale e concreta.
Un’altra anomalia che possiamo riscontrare negli ultimi anni parlando di FEMA, riguarda lo strano approvvigionamento di provviste, con stime che variano a seconda delle fonti in centinaia di milioni, specificatamente acquistate per sostenere i superstiti per sei giorni. Razioni di sopravvivenza comprendenti: kit medici, acqua potabile, coperte termiche, cibo in scatola, e tanto altro, per 6-12 milioni di superstiti per almeno 2-3 giorni. Ecco che appare nuovamente la parola superstiti. Facciamo mente locale per renderci conto di un’informazione velata che non può essere un errore di forma (non per un’organizzazione di tale portata, governativa e per giunta della più grande ed organizzata potenza del mondo).
Abbiamo razioni liofilizzate e kit di emergenza che devono servire per superstiti, non profughi, ma superstiti di cosa?
Aggiungiamo a queste stranezze, una che riguarda le bare acquistate dal FEMA: e se le bare fossero contenitori ermetici per persone da salvare, e pertanto questi contenitori dovessero essere perfettamente ermetici ed impenetrabili da agenti esterni come l’acqua e probabilmente – essendo asettici – anche da virus, batteri, ecc.? Sembra follia ma non c’è da meravigliarsi, anche se ritengo impossibile che sei persone possano sopravvivere dentro una bara per più di qualche decina di minuti (a meno di un metodo di ibernazione – ma qui sfociamo nelle scienze di confine e nella fantascienza – e non è possibile al momento provare l’esistenza di un efficace metodo di conservazione in “stasi”). Facciamo qualche conto pratico prima di concludere: i campi FEMA possono ospitare 42-48 milioni di persone, le bare e le sepolture della stessa Agenzia ne possono ospitare 6-36 milioni a seconda del reale numero, le scorte di sopravvivenza sono calcolate per 6 milioni di superstiti, quelle di cibo se consideriamo i 10 giorni di razionamento a persona (tre pasti giornalieri ciascuno come specificato proprio dal Ente governativo) abbiamo pasti per più di 6 milioni di superstiti.
Sinceramente guardando i dati mostrati da complottisti di tutto il mondo ce n’è uno in particolare che appare troppo gonfiato, ovvero quello del numero di persone ospitabili nei campi; direi che il loro numero dovrebbe scendere abbondantemente.
Considerando la quantità di campi presenti negli Stati Uniti e la loro grandezza e non per ultimo il numero approssimativo di strutture al loro interno, possiamo certamente scendere a circa 6 milioni di persone; ecco che tutte le cifre sembrano portare ad un numero abbastanza preciso: 6 milioni di superstiti, reclusi-ospiti-protetti, da sfamare e da seppellire. Sarà solo una teoria strampalata oppure è una concreta possibilità?
Alla fine, tutti questi calcoli e questi quantitativi di materiali sono solo numeri, e potrebbe trattarsi solo di cifre stabilite con un tetto limite dovuto al budget, o in base ai tipi di emergenza prevista nelle varie località, quindi non possiamo dare nulla per certo o scontato, ma continueremo a porre la giusta attenzione su questa faccenda ed eventualmente ad informarvi prontamente.
Gabriele Lombardo
Set 20
Gli Inventori di malattie: la mafia medica e farmaceutica (VIDEO)
«Il nostro sogno è inventare farmaci per gente sana»: la frase, attribuita ad Henry Gadsen, direttore generale della multinazionale farmaceutica Merck, riassume la filosofia del “Disease mongering”, ovvero: la scienza (mostruosa) degli “inventori di malattie” che creano patologie a tavolino per poi vendere più farmaci.
Il video “Gli inventori di malattie” è un reportage sui colossali interessi delle industrie farmaceutiche: studi clinici contraffatti, invenzione di patologie, vendita di farmaci inutili, se non dannosi, zelanti informatori e medici compiacenti… alimentano un mercato da cui le multinazionali traggono immensi profitti.
Non solo, la diffusione di medicinali contribuisce ad indebolire una popolazione già danneggiata da mille veleni.
E’ paradossale, mentre si decantano i “progressi” della scienza medica, la gente è sovente malata e muore, più spesso di quanto accadeva in passato, a causa di molteplici affezioni … quelle vere.
Il giornalista Silvestro Montanaro, conduttore del programma RAI “C’era una volta”, racconta di come l’industria farmaceutica “crea” le malattie. Stranamente questa puntata è scomparsa dalle teche RAI…
Set 20
Esperti della NASA affermano che il cratere di Managua è stato creato dall’impatto di un oggetto spaziale misterioso
Cosa ha causato un cratere delle dimensioni di 40 metri e la profondità di 7 metri circa vicino Managua? Un team di astronomi, tra cui esperti della NASA, hanno messo in dubbio che l’esplosione che ha prodotto il cratere il 7 settembre scorso, avvenuto nei pressi della capitale del Nicaragua, Managua, in realtà sono il risultato di un impatto di un oggetto spaziale sconosciuto, forse un meteorite.
Secondo i primi rapporti, compresi i dati diffusi dal governo di Nicaragua, un frammento di roccia spaziale, (questa la prima ipotesi) si sarebbe staccato dall’asteroide 2014RC che passava ad una distanza minima dal nostro pianeta, ed era caduto appunto sulla Terra (in Nicaragua) creando un cratere di 40 metri di larghezza nei pressi dell’aeroporto internazionale di Managua.
Tuttavia, la mancanza di testimoni oculari solleva domande su questo scenario – riporta il portale UPI – che citano dichiarazioni dei funzionari della NASA che hanno effettuato delle ricerche in merito al cratere. Inoltre, gli astronomi dicono che la linea del tempo, ovvero della rotta e il moto dell’asteroide, non corrispondono all’impatto meteoritico di Managua.
“Questo evento e il massimo avvicinamento alla Terra dell’asteroide RC 2014 si sono verificati a ben 13 ore di distanza, così l’esplosione e l’asteroide non sono collegate. Non si può parlare della caduta di un frammento ma di qualcosa di diverso..”, dichiara l’esperto di asteroidi della NASA Don Yeomans.
Il Capo dell’Ufficio del MEO (Meteoroid Environment Office) della NASA, il dott. Bill Cooke, dubita come Yeomans, che si sia trattato di un frammento dell’asteroide 2014 RC, facendo notare, che per creare un cratere di questa dimensione, ci sarebbe voluta una energia pari o equivalente a quella generata in una tonnellata di dinamite.
“Che cosa ha causato quella grande voragine, che sarebbe stata causata da una palla di fuoco molto luminosa? Yeomans non è a conoscenza di altri dati … Quindi io sono molto scettico“, ha detto Cooke.
Tuttavia, gli scienziati ammettono che, qualunque cosa abbia creato quell’enorme cratere, poii nei pressi dell’aeroporto di Managua, l’impatto è stato immenso, considerando il fatto che è stato registrato da 24 stazioni sismiche nel paese, secondo i rapporti del governo, e finora la sua origine è scononosciuta.
Secondo gli esperti della NASA si è trattato di un grosso oggetto spaziale non identificato, forse una meteora o frammento di cometa, che non aveva nulla a che fare con i detriti dell’asteroide RC2014. Fino adesso vi è mancanza di chiarezza e non vi è di conseguenza, alcuna spiegazione scientifica.
Sta di fatto che in questo periodo, stiamo assistendo a moltisismi impatti meteoritici, registrati in tutto il globo. Questo sciame di detriti spaziali, secondo la NASA provengono da Marte, esattamente tra Marte e Giove. Cosa spinge questi meteoriti verso la parte interna del sistema solare?
Set 20
Omega 3: la fonte privilegiata è quella vegetale
In base ad un nuovo studio apparso di recente sull’American Journal of Clinical Nutrition, è stato confermato che l’assunzione di omega-3 si può ricavare più facilmente da fonti vegetali che da diete a base di pesce.
Una buona notizia per tutte le specie marine a rischio estinzione, ma anche per chi ha scelto un’alimentazione vegetariana o vegana.Vegetariani e vegani provvederebbero autonomamente alle proprie necessità di acidi grassi essenziali omega-3 a lunga catena (presenti nel pesce) ricavandoli dagli acidi grassi omega-3 vegetali, quindi senza dover introdurre nella propria dieta la carne di pesce. Tali grassi sono importanti per il buon funzionamento dei meccanismi metabolici.
È già noto da tempo come gli omega-3 si possano ricavare molto più facilmente da fonti vegetali, come noci, semi di lino e olio di semi di lino, piuttosto che dal pesce (che ne contiene decisamente meno di quanto si crede), ma questo nuovo studio rende ancora più evidente come la fonte privilegiata di questi acidi grassi essenziali sia proprio quella vegetale.
Il Dr. Welch e la sua equipe hanno analizzato dapprima 14.422 uomini e donne dai 39 ai 78 anni all’interno dello studio EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) e successivamente hanno selezionato 4.902 soggetti nei quali erano stati misurati i livelli plasmatici dei PUFAs (polyunsantured fatty acids: acidi polinsaturi, cioè omega-3 e omega-6).
L’acido alfa-linolenico “ALA”, (precursore degli acidi grassi omega-3 a lunga catena) una volta introdotto nel nostro organismo con l’alimentazione, viene metabolizzato e trasformato in EPA e DHA, entrambi votati alle fondamentali funzioni organiche quali la formazione delle membrane cellulari, lo sviluppo e il funzionamento del cervello e del sistema nervoso periferico, la produzione di eicosanoidi che regolano la pressione arteriosa, la risposta immunitaria ed infiammatoria.
Lo studio ha mostrato come, a fronte di una minore introduzione di omega-3 attraverso la dieta tipica dei vegetariani/vegani, se paragonata a chi consuma pesce in quantità (con una percentuale che va dal 57% all’80 % di differenza), i livelli di EPA e DHA sono risultati essere pressoché uguali nei due gruppi di campioni studiati.
Ci sarebbe dunque – spiegano i ricercatori – una “efficienza di conversione” in acidi grassi omega-3 a lunga catena significativamente maggiore nei vegetariani/vegani rispetto a coloro che consumano pesce.
E’ un dato importante che, oltre al significato etico, getta una luce positiva anche sul futuro delle specie marine selvatiche che, pericolosamente depauperate, sono destinate ad estinguersi.
L’EPIC rappresenta il più vasto studio di popolazione condotto sui livelli di ALA e sulla conversione in EPA e DHA e, se questi risultati saranno supportati da ulteriori studi, cambieranno le raccomandazioni per la Salute pubblica, il che avrà un effetto positivo anche sulla preservazione delle specie marine.Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana – SSNV si prefigge di fornire ai professionisti della salute e alla popolazione generale informazioni corrette sulla nutrizione a base di cibi vegetali (c.d. plant-based nutrition) e sui suoi rapporti con la salute.
Set 20
Premio Ig nobel 2014: ecco i vincitori e le loro ricerche
Bucce di banana, quadri tanto brutti da “far male”, e un premio per l’Economia niente meno che… all’Istat, l’Istituto italiano di Statistica: l’elenco degli studi scientifici più improbabili dell’anno.
Anche l’edizione 2014 dell’assegnazione degli Ig Nobel (o “Ignobel”, se preferite) si è conclusa e, come ogni anno, vale la pena dare un’occhiata alle improbabili ricerche scientifiche premiate. Per farsi due risate e, soprattutto, perché quest’anno l’Italia ha fatto incetta di premi, portando a casa l’Ig Nobel per l’Arte e il prestigioso Ig Nobel per l’Economia.
Nella cornice del Sanders Theatre dell’Università di Harvard si è celebrato il lato più leggero e scanzonato della Scienza, attraverso gli studi che “prima fanno sorridere, e poi riflettere” secondo il motto degli Annals of Improbable Research, la rivista dell’organizzazione che assegna gli Ig Nobel.
Ecco l’elenco degli studi annunciati da veri Premi Nobel e premiati con un trilione di dollari dello Zimbabwe (33 centesimi di dollaro Usa) portati su un vassoio.
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Economia
Il premio per l’Arte non ci bastava, così abbiamo incassato anche quello per l’Economia, che è stato assegnato all’Istat: l’Istituto Nazionale per la Statistica ha vinto “per aver preso l’iniziativa nell’adempiere il mandato dell’Unione Europea per ogni paese di aumentare la portata della propria economia nazionale includendo le rendite derivanti dalla prostituzione, dalle droghe illegali, dal contrabbando e da altre transazioni finanziarie illecite tra partecipanti volontari”. Una volta tanto, in fatto di economia facciamo scuola. -
Fisica
L’Ig Nobel per la Fisica, che l’anno scorso era toccato all’Italia – ma non potevamo vincere mica tutto noi! – è andato meritatamente ai ricercatori giapponesi Kiyoshi Mabuchi, Kensei Tanaka, Daichi Uchijima and Rina Sakai, per aver misurato la frizione che agisce tra una scarpa e una buccia di banana, e tra la suddetta buccia e l’asfalto, quando malauguratamente calpestiamo il scivoloso scarto. -
Scienze artiche
La categoria può apparire un po’ strana, ma è azzeccata: Eigil Reimers e Sindre Eftestøl, ricercatori tedeschi e norvegesi, hanno studiato le reazioni di spavento che le renne provano al cospetto degli orsi bianchi. O meglio, di uomini travestiti da orsi bianchi (i ricercatori stessi). Povere renne. -
Neuroscienze
Un team di scienziati cinesi e canadesi, composto da Jiangang Liu, Jun Li, Lu Feng, Ling Li, Jie Tian e Kang Lee, si è aggiudicato l’Ig Nobel per le neuroscienze, per aver studiato cosa succede nel cervello delle persone che vedono il volto di Gesù Cristo sulle fette di pane tostato bruciate (un fenomeno scientifico conosciuto come pareidolia). -
Psicologia
Un altro notevole contributo allo studio del cervello è stato dato, quest’anno, da Peter K. Jonason, Amy Jones e Minna Lyons, da Australia, Regno Unito e USA, per aver dimostrato che effettivamente, chi va a dormire tardi ha più tendenze narcisiste e psicopatiche di chi invece preferisce alzarsi presto alla mattina. Insomma, alla larga dai nottambuli. -
Salute pubblica
Chi ha un gatto in casa sarà grato a Jaroslav Flegr, Jan Havlíček, Jitka Hanušova-Lindova, David Hanauer, Naren Ramakrishnan e Lisa Seyfried, da Repubblica Ceca, Giappone, USA e India, per aver studiato come il possesso di un gatto possa influenzare la salute mentale del suo padrone (c’entrano i morsi del felino e il parassita responsabile della Toxoplasmosi). Le ricerche sono valse al team l’Ig Nobel per la Salute pubblica. -
Arte
Partiamo dagli italiani. L’Ig Nobel per l’Arte è andato a Marina de Tommaso, Michele Sardaro e Paolo Livrea, neuroscienziati dell’Università di Bari, per aver misurato il dolore che si prova a guardare una brutta opera d’arte, mentre si viene colpiti da un raggio laser. Secondo lo studio, pubblicato su Consciousness and Cognition, i capolavori dell’arte avrebbero l’effetto opposto, e funzionerebbero quasi da anestetici. Da tenere a mente per il prossimo appuntamento dal dentista, come ha ironicamente ricordato Marina de Tommaso, ritirando il premio. -
Biologia
A proposito di animali domestici, un gruppo di ricercatori di Repubblica Ceca, Germania e Zambia capitanato da Vlastimil Hart si è guadagnato l’Ig Nobel per la Biologia, per aver dimostrato che i cani, quando devono fare i loro bisogni, allineano il proprio corpo con le linee nord-sud del campo magnetico terrestre. Non ve ne eravate ancora accorti? -
Medicina
L’Ig Nobel per la Medicina avrà per una volta ripercussioni pratiche: chi soffre di continue epistassi può provare a fermare l’emorragia con carne di maiale stagionata. Secondo Ian Humphreys e colleghi, ricercatori americani e indiani vincitori del premio, funziona. -
Nutrizione
Poiché il tema di quest’anno era il cibo, un Ig Nobel è stato assegnato anche a un gruppo di nutrizionisti spagnoli, guidato da Raquel Rubio, per aver isolato batteri delle feci dei bambini e averli utilizzati per produrre salsicce probiotiche. Gli scienziati non sono riusciti a partecipare alla cerimonia ma hanno gentilmente inviato ai presenti alcune salsicce da assaggiare.
Set 19
I misteri del “Progetto ISIS” del KGB (la mummia di un alieno in Egitto)
Vogliamo riproporre qui una storia dimenticata ma che oggi dovrebbe farci riflettere su tante cose.
Il progetto sovietico “ISIS” è nato negli anni ’60 in seguito al ritrovamento nella piana delle piramidi di Giza, di una tomba risalente al 10500 Avanti Cristo, con all’interno il corpo di un presunto extraterrestre, il “Dio Osiris”, il primo Faraone dell’Egitto.
Il filmato che vi presentiamo, è stato reso pubblico alla fine degli anni ’90 rivelando il progetto segreto ISIS, nato negli anni ’60 a seguito del ritrovamento nella piana delle piramidi di Giza (Egitto), di una tomba con all’interno il corpo di un presunto extraterrestre, il “Dio Osiris”, il primo faraone dell’egitto.
Nel 1959 il 43% degli aiuti che l’URSS dava alle nazioni in via di sviluppo erano destinati all’Egitto, inoltre nello stesso anno risultavano presenti sul territorio egiziano circa 20.000 soldati sovietici.
Il 24 luglio 1960, il KGB si interessò ad un racconto fatto da due beduini ricoverati in stato confusionale all’ospedale del Cairo, questi continuavano a ripetere di aver trovato la “Tomba del visitatore”.
Partì subito una spedizione che portò alla luce la tomba.
Le persone presenti all’apertura del sarcofago iniziarono ad avvertire dei malori e rendendosi conto era colpa delle esalazioni da essi fuoriuscite, abbandonarono subito la stanza.
Dopo l’evaquazione furono effettuati dei rilevamenti ambientali per valutare i rischi di una permanenza prolungata nella camera di sepoltura.
Una volta accertato che ormai non vi era più pericolo anche i civili appartenenti alla spedizione poterono visitare la tomba, all’interno, su una parete, era riportata una profezia sul ritorno degli “Dei alati”.
La mummia ritrovata nel sarcofago, risultava avere un’altezza decisamente superiore ai due metri, ben maggiore quindi alla media degli abitanti dell’antico Egitto.
Durante le normali valutazioni di ordine storico-scientifico, ci si rese conto che l’ambiente provocava una sensazione di benessere, ma toccando le pareti da queste veniva sprigionata una potente forza repulsiva che non si fu in grado di spiegare.
Oggi, grazie alle tecniche di computer-grafica, è stato possibile ricostruire il volto della mummia, che sembra ricordare molto da vicino quello dei soliti “grigi”.
Stando ai rapporti del KGB, furono recuperati oltre al corpo mummificato, il sarcofago, 15 casse contenenti numerosi reperti ed 8 stele.
Un documento del 1999, andato in onda in USA sul canale Sci-Fi, confermò l’ipotesi dei sovietici secondo cui la tomba risalirebbe al 10.500 A.C.
L’età è stata dedotta adottando lo stesso metodo usato dai sovietici, calcolando cioè l’esatta posizione delle stelle nella volta celeste e confrontandola con la posizione delle costruzioni della piana di Giza.
Così facendo ci si rese conto che nel 10.500 A.C. c’era una perfetta corrispondenza tra l’allineamento delle tre piramidi e le tre stelle della cintura di “Orione”, concludendo quindi che sia le piramidi che la tomba, furono costruite in quella data.
Successivamente furono tracciate una serie di traiettorie tra le stelle della costellazione di Orione e la tangente tra la sfinge e le piramidi, mettendo in luce così una perfetta sovrapposizione tra queste.
Con questo procedimento, inoltre, viene evidenziata una stella con caratteristiche molto simili al nostro sole.
Nel 1981 il progetto ISIS fu abbandonato, ma chi vi prese parte cambiò per sempre, infetti mentre alcuni persero la ragione, altri fondarono la setta dei “seguaci” rifacendosi agli “Akhu-Shemsu-Hor” cioè i “seguaci di Horus”.
Questo culto rimase sconosciuto fino al 23 aprile 1985, quando un pullman di turisti sovietici che si disse appartenente alla setta e che probabilmente avevano partecipato al progetto ISIS, scomparve miseriosamente in Egitto.
Verso la fine del video le immagini in cui probabilmente, si trova la spiegazione di questa misteriosa sparizione.
Quando Sci-Fi mandò in onda il documentario una donna Russa affermò di aver riconosciuto nel filmato i propri genitori, i quali, disse, avevano partecipato al progetto ISIS.
Una ipotesi sulla scomparsa di queste persone, afferma che nel momento in cui il sarcofago su aperto partì un segnale, che provocò un messaggio di risposta il quale, una volta codificato, indicava che gli “Dei alati” sarebbero tornati in quel luogo di sepoltura il 23 aprile 1985.
Coloro che parteciparono al progetto decisero di essere presenti quando questo fosse avvenuto.
Il culto di Osiris è praticato ancora oggi dalla setta del “Tempio dei figli di Osiris” che si trova in Nepal e il cui Gran Maestro e sua moglie vengono chiamati dagli adepti, rispettivamente, “Re Immortale” e “Figlia di Iside”.
Il Video
Articolo tratto dal canale You Tube